Calcio
IL PARERE - Breda: "McTominay? Conte sa esaltare al meglio le sue qualità"
08.10.2024 00:35 di Napoli Magazine

Roberto Breda, tecnico attualmente svincolato, è intervenuto ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it e ha affrontato il tema riguardante la complicata situazione relativa al rinnovo di Kvicha Kvaratskhelia. Poi, Zaniolo e tutti gli altri temi:

Sul rinnovo di Kvaratskhelia: “Situazione complessa per quanto visto l’anno scorso. In linea generale, mi sento di dire che la questione Osimhen debba essere una lezione per identificare anche questa: o si risolve in fretta, o si prendono altre strade. Arriva da sconosciuto, fa una stagione da fenomeno, per poi perdersi l’anno scorso. Sono situazioni che possono influire sul rapporto con l’ambiente, non inteso come tifoseria, quanto con la società. Non so come andrà a finire, ma è inevitabile che vada affrontata in fretta. Fino a quando il Napoli avrà una posizione di forza, potrà valutare il da farsi: magari venderlo e cercare da altre parti”. 

Su Lobotka: “La sua, ogni anno, è una situazione davvero particolare: emerge in determinate stagioni e va in difficoltà in altre. Certo è che in un contesto fortemente organizzato, appare più semplice fornire il proprio apporto e risultare decisivo come sta succedendo a Lobotka agli ordini di Conte. Ha bisogno di sentire fiducia e il suo ruolo va sicuramente contestualizzato in un determinato contesto. L’anno scorso è stato fatto vedere come non vanno fatte le cose, con tutto il rispetto per le scelte dei vari protagonisti, ma quest’anno sta davvero cambiando tutto. La squadra può solo migliorare”. 

Su McTominay: “Ha avuto un grande impatto: si è immediatamente addentrato nella realtà italiana. Conte sa esaltare al meglio le sue qualità e far sì che possa esprimersi al massimo delle proprie potenzialità avendo lavorato anch’egli in Premier League. L’esperienza internazionale di Conte sta certamente influendo nell’inserimento di McTominay nel contesto tattico”. 

Su Zaniolo: “Personalità, forza fisica dirompente e qualità. Ho avuto la possibilità di far esordire Zaniolo a 17 anni, all’epoca dell’esperienza all’Entella e si vedevano in lui già grandissime qualità. Emergeva rispetto ai compagni e non immaginavo potesse diventare un calciatore così importante. Mi spiace sia stato penalizzato da tantissimi infortuni, perché le qualità non si discutono. Zaniolo ha bisogno di tempo e di lavoro, di continuità e i problemi fisici, uniti a qualche atteggiamento, non gli hanno ancora permesso di fare il salto di qualità finale. Tuttavia, è ancora giovane e può consacrarsi agli ordini di Gasperini, tecnico esperto in materia. Bergamo è una piazza che tira fuori il meglio da chiunque”. 

Su Davide Nicola: “Non avrei mai detto potesse diventare allenatore: grande giocatore, ottimo temperamento e carattere, senza alcun dubbio. Persona simpatica, empatica a livello di spogliatoio: purtroppo, come accade a molti, gli è stata attaccata un’etichetta dalla quale è complicato divincolarsi. Credo, però, abbia una grande opportunità quest’anno, in una piazza importante. Nel calcio, in questo senso, qualcosa sta cambiando: può emulare il percorso di Baroni, ad esempio: è giovane e può ancora ambire in alto, ma quella di Cagliari rappresenta già un’ottima opportunità”. 

Su Amatucci: “Giocatore molto, molto interessante. L’ho avuto l’anno scorso alla Ternana: ha la faccia da bimbo, ma picchia come un fabbro e ha grande temperamento calcistico. Si tratta di un centrocampista giovanissimo, ha 20 anni, ma ha già tutto per poter emergere. Gioca nella Salernitana, il suo cartellino è di proprietà della Fiorentina; è bravissimo a organizzare il gioco, ottimo nelle due fasi. Dal punto di vista morale, è un ragazzo d’oro: gli auguro di vederlo presto in Serie A”. 

Su De Rossi-Juric e la situazione alla Roma: “Probabilmente, ci sono informazioni di cui non siamo a conoscenza e che hanno fatto propendere per l’esonero di Daniele De Rossi. Altrimenti, senza motivazioni particolari, sarebbe una scelta senza senso. Fatico a pensare che sia dipeso solo dai risultati. Juric era partito benissimo, con un netto 3-0 all’Udinese. Poi, credo sia stato sfortunato negli episodi. Quella di Roma è un’esperienza un po’ particolare: non può andare contro al credo della società, come successo in passato, ma troverà comunque il modo di compattare il gruppo e imporsi ed essere convincente agli occhi dei calciatori. Juric è un allenatore che merita quest’opportunità, ma che ha la responsabilità di sostituire una grande personalità come quella di De Rossi".

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IL PARERE - Breda: "McTominay? Conte sa esaltare al meglio le sue qualità"

di Napoli Magazine

08/10/2024 - 00:35

Roberto Breda, tecnico attualmente svincolato, è intervenuto ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it e ha affrontato il tema riguardante la complicata situazione relativa al rinnovo di Kvicha Kvaratskhelia. Poi, Zaniolo e tutti gli altri temi:

Sul rinnovo di Kvaratskhelia: “Situazione complessa per quanto visto l’anno scorso. In linea generale, mi sento di dire che la questione Osimhen debba essere una lezione per identificare anche questa: o si risolve in fretta, o si prendono altre strade. Arriva da sconosciuto, fa una stagione da fenomeno, per poi perdersi l’anno scorso. Sono situazioni che possono influire sul rapporto con l’ambiente, non inteso come tifoseria, quanto con la società. Non so come andrà a finire, ma è inevitabile che vada affrontata in fretta. Fino a quando il Napoli avrà una posizione di forza, potrà valutare il da farsi: magari venderlo e cercare da altre parti”. 

Su Lobotka: “La sua, ogni anno, è una situazione davvero particolare: emerge in determinate stagioni e va in difficoltà in altre. Certo è che in un contesto fortemente organizzato, appare più semplice fornire il proprio apporto e risultare decisivo come sta succedendo a Lobotka agli ordini di Conte. Ha bisogno di sentire fiducia e il suo ruolo va sicuramente contestualizzato in un determinato contesto. L’anno scorso è stato fatto vedere come non vanno fatte le cose, con tutto il rispetto per le scelte dei vari protagonisti, ma quest’anno sta davvero cambiando tutto. La squadra può solo migliorare”. 

Su McTominay: “Ha avuto un grande impatto: si è immediatamente addentrato nella realtà italiana. Conte sa esaltare al meglio le sue qualità e far sì che possa esprimersi al massimo delle proprie potenzialità avendo lavorato anch’egli in Premier League. L’esperienza internazionale di Conte sta certamente influendo nell’inserimento di McTominay nel contesto tattico”. 

Su Zaniolo: “Personalità, forza fisica dirompente e qualità. Ho avuto la possibilità di far esordire Zaniolo a 17 anni, all’epoca dell’esperienza all’Entella e si vedevano in lui già grandissime qualità. Emergeva rispetto ai compagni e non immaginavo potesse diventare un calciatore così importante. Mi spiace sia stato penalizzato da tantissimi infortuni, perché le qualità non si discutono. Zaniolo ha bisogno di tempo e di lavoro, di continuità e i problemi fisici, uniti a qualche atteggiamento, non gli hanno ancora permesso di fare il salto di qualità finale. Tuttavia, è ancora giovane e può consacrarsi agli ordini di Gasperini, tecnico esperto in materia. Bergamo è una piazza che tira fuori il meglio da chiunque”. 

Su Davide Nicola: “Non avrei mai detto potesse diventare allenatore: grande giocatore, ottimo temperamento e carattere, senza alcun dubbio. Persona simpatica, empatica a livello di spogliatoio: purtroppo, come accade a molti, gli è stata attaccata un’etichetta dalla quale è complicato divincolarsi. Credo, però, abbia una grande opportunità quest’anno, in una piazza importante. Nel calcio, in questo senso, qualcosa sta cambiando: può emulare il percorso di Baroni, ad esempio: è giovane e può ancora ambire in alto, ma quella di Cagliari rappresenta già un’ottima opportunità”. 

Su Amatucci: “Giocatore molto, molto interessante. L’ho avuto l’anno scorso alla Ternana: ha la faccia da bimbo, ma picchia come un fabbro e ha grande temperamento calcistico. Si tratta di un centrocampista giovanissimo, ha 20 anni, ma ha già tutto per poter emergere. Gioca nella Salernitana, il suo cartellino è di proprietà della Fiorentina; è bravissimo a organizzare il gioco, ottimo nelle due fasi. Dal punto di vista morale, è un ragazzo d’oro: gli auguro di vederlo presto in Serie A”. 

Su De Rossi-Juric e la situazione alla Roma: “Probabilmente, ci sono informazioni di cui non siamo a conoscenza e che hanno fatto propendere per l’esonero di Daniele De Rossi. Altrimenti, senza motivazioni particolari, sarebbe una scelta senza senso. Fatico a pensare che sia dipeso solo dai risultati. Juric era partito benissimo, con un netto 3-0 all’Udinese. Poi, credo sia stato sfortunato negli episodi. Quella di Roma è un’esperienza un po’ particolare: non può andare contro al credo della società, come successo in passato, ma troverà comunque il modo di compattare il gruppo e imporsi ed essere convincente agli occhi dei calciatori. Juric è un allenatore che merita quest’opportunità, ma che ha la responsabilità di sostituire una grande personalità come quella di De Rossi".