Calcio
IL PARERE - Chiariello: "Il mercato del Napoli sarà aperto fino alla chiusura dei battenti, estate di fuoco per Manna"
19.07.2024 15:07 di Napoli Magazine

Su Radio CRC, nel corso della trasmissione In Ritiro Con Te, ha rilasciato alcune dichiarazioni Umberto Chiariello: "Ho visto nascere Antonio Conte come calciatore: si mise in luce con la squadra della sua città, esordì con il Lecce e me lo ricordo anche a marcare Maradona. Aveva caratteristiche alla Tardelli, era un’incontrista incursore e faceva del fatto agonistico il suo punto di forza. Un giocatore di buona gamba, che si lanciava negli spazi, con anche un buon senso della rete e tecnicamente non eccelso. Era uno di quei classici giocatori che in una squadra fanno la differenza sul piano caratteriale. A Lecce è diventato bandiera e la Juventus se lo andò a prendere. Anche lì, continuando il suo percorso di calciatore di grande personalità, è stato un punto riferimento, diventandone capitano: fu lui ad alzare la Champions dopo la finale ai rigori con l’Axaj. Ha mostrato sempre una grande personalità, un grande agonismo, una grande capacità di lavoro. Ieri ai nostri microfoni, chiedendo un giudizio su Conte, l’immenso ed eterno Dino Zoff lo ha ricordato come un gran giocatore ed un’ottima persona. Gli ha fatto tutti gli auguri del mondo, considerandolo uno su cui puntare. Ha detto che seguirà il Napoli con attenzione e simpatia. Quindi, le premesse che Conte diventasse un allenatore di successo c’erano tutte. Come calciatore si faceva molto amare, perché era esattamente quel calciatore che piace alla folla: anche se non aveva i colpi del campione, sudava la maglia. Queste caratteristiche le ha conservate esattamente da allenatore: è uno che sostiene e pretende che in campo si dia sempre tutto. Non riesce a contemplare le sconfitte, è un tormentato: una specie di Arrigo Sacchi in salsa moderna. Conte ha una personalità enorme, fortissima e la trasmette. Quello che ho notato fin dal primo giorno di conferenza stampa è la sua capacità di trasmissione di energia positiva a chi lo circonda ed ha uno sguardo determinato. Lele Oriali e Conte sono una coppia dirompente, pazzesca. Pochissime parole, ma basta uno sguardo per annichilirti o per trasmetterti la giusta energia. Ieri Conte in conferenza stampa ha fatto capire una cosa, smentendo le nostre previsioni. Pensavamo che con Hermoso e Lukaku la squadra fosse praticamente fatta. Ed invece manco per niente. Conte l’ha sparata subito, senza mezzi termini: il livello delle seconde linee, considerando che per lo più ha questo a disposizione a Dimaro, è medio, non è alto. Oriali ci ha messo il carico da novanta: sono contento di come stiamo lavorando, ma non soddisfatto. Hanno chiarito che la rosa va rifondata e che per Manna ci sarà lavoro. Perché se vanno bene quelli che ci sono è fatta, ma se c’è da buttare qualcosa, si deve buttare. In questa dimensione entrano in discussione altri calciatori. A Juan Jesus è stato chiesto di trovarsi squadra, Cajuste è andato in discussione, Ngonge e Raspadori da valutare, come Cheddira e Simeone. Quindi, se pensavamo ad un’estate tranquilla con la squadra al completo a Castel di Sangro, questo ci è stato clamorosamente smentito ieri. Il mercato del Napoli sarà aperto fino alla chiusura dei battenti, sarà un’estate di fuoco per il povero Giovanni Manna, che dovrà gestire un’intera squadra di esuberi da piazzare e sostituirli con profili adatti alle richieste di Conte. Estate torrida cari tifosi, e non solo al mare o sul campo, ma tutti i giorni il mercato ci dirà cose nuove".

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IL PARERE - Chiariello: "Il mercato del Napoli sarà aperto fino alla chiusura dei battenti, estate di fuoco per Manna"

di Napoli Magazine

19/07/2024 - 15:07

Su Radio CRC, nel corso della trasmissione In Ritiro Con Te, ha rilasciato alcune dichiarazioni Umberto Chiariello: "Ho visto nascere Antonio Conte come calciatore: si mise in luce con la squadra della sua città, esordì con il Lecce e me lo ricordo anche a marcare Maradona. Aveva caratteristiche alla Tardelli, era un’incontrista incursore e faceva del fatto agonistico il suo punto di forza. Un giocatore di buona gamba, che si lanciava negli spazi, con anche un buon senso della rete e tecnicamente non eccelso. Era uno di quei classici giocatori che in una squadra fanno la differenza sul piano caratteriale. A Lecce è diventato bandiera e la Juventus se lo andò a prendere. Anche lì, continuando il suo percorso di calciatore di grande personalità, è stato un punto riferimento, diventandone capitano: fu lui ad alzare la Champions dopo la finale ai rigori con l’Axaj. Ha mostrato sempre una grande personalità, un grande agonismo, una grande capacità di lavoro. Ieri ai nostri microfoni, chiedendo un giudizio su Conte, l’immenso ed eterno Dino Zoff lo ha ricordato come un gran giocatore ed un’ottima persona. Gli ha fatto tutti gli auguri del mondo, considerandolo uno su cui puntare. Ha detto che seguirà il Napoli con attenzione e simpatia. Quindi, le premesse che Conte diventasse un allenatore di successo c’erano tutte. Come calciatore si faceva molto amare, perché era esattamente quel calciatore che piace alla folla: anche se non aveva i colpi del campione, sudava la maglia. Queste caratteristiche le ha conservate esattamente da allenatore: è uno che sostiene e pretende che in campo si dia sempre tutto. Non riesce a contemplare le sconfitte, è un tormentato: una specie di Arrigo Sacchi in salsa moderna. Conte ha una personalità enorme, fortissima e la trasmette. Quello che ho notato fin dal primo giorno di conferenza stampa è la sua capacità di trasmissione di energia positiva a chi lo circonda ed ha uno sguardo determinato. Lele Oriali e Conte sono una coppia dirompente, pazzesca. Pochissime parole, ma basta uno sguardo per annichilirti o per trasmetterti la giusta energia. Ieri Conte in conferenza stampa ha fatto capire una cosa, smentendo le nostre previsioni. Pensavamo che con Hermoso e Lukaku la squadra fosse praticamente fatta. Ed invece manco per niente. Conte l’ha sparata subito, senza mezzi termini: il livello delle seconde linee, considerando che per lo più ha questo a disposizione a Dimaro, è medio, non è alto. Oriali ci ha messo il carico da novanta: sono contento di come stiamo lavorando, ma non soddisfatto. Hanno chiarito che la rosa va rifondata e che per Manna ci sarà lavoro. Perché se vanno bene quelli che ci sono è fatta, ma se c’è da buttare qualcosa, si deve buttare. In questa dimensione entrano in discussione altri calciatori. A Juan Jesus è stato chiesto di trovarsi squadra, Cajuste è andato in discussione, Ngonge e Raspadori da valutare, come Cheddira e Simeone. Quindi, se pensavamo ad un’estate tranquilla con la squadra al completo a Castel di Sangro, questo ci è stato clamorosamente smentito ieri. Il mercato del Napoli sarà aperto fino alla chiusura dei battenti, sarà un’estate di fuoco per il povero Giovanni Manna, che dovrà gestire un’intera squadra di esuberi da piazzare e sostituirli con profili adatti alle richieste di Conte. Estate torrida cari tifosi, e non solo al mare o sul campo, ma tutti i giorni il mercato ci dirà cose nuove".