Calcio
IL PARERE - Delio Rossi: "La Lazio dovrebbe proiettarsi in una nuova dimensione"
13.11.2020 09:00 di Napoli Magazine

In Buongiorno Sportiva su Radio Sportiva è intervenuto Delio Rossi, ex allenatore di Palermo, Lazio, Fiorentina e tante altre squadre della nostra serie A.



SULL'OPPORTUNITA' DI GIOCARE AMICHEVOLI NAZIONALI - Non è facile dare una risposta, parliamo di qualcosa che non era immaginabile neppure dal migliore degli scienziati. Sono impegni già presi poi è chiaro che puoi anche cambiare di fronte all'imponderabile, so che non è il massimo mandare in giro per il mondo i giocatori adesso e che i club non sono contenti ma gli accordi sono quelli e bisogna fare di necessità virtù.



INZAGHI E CASO TAMPONI  - Simone sta dando prova delle sue qualità, non solo tecniche ma anche gestionali non è facile allestire una squadra senza saperre chi hai a disposizione. Se sai che certi giocatori non ce li hai te ne fai una ragione e la prepari di conseguenza ma così non è facile, Inzaghi sta dimostrando anche questa qualità non scontata.


SU DOPPIO IMPEGNO LAZIO -  Io penso che se dopo tanti anni ritorni in Champions, l'ultima volta l'hanno fatta con me 13 anni fa, c'è il rischio che qualcosa perdi in campionato al di là anche della profondità di rosa comunque inferiore a Inter e Juve, ma perché nella testa del giocatore e dell'ambiente c'è solo la Champions. Dopo tanti anni se non sei abituato a giocarti la partita della vita ogni 3 giorni rischi sul fronte che pesa meno, ovvero il campionato, fermo restando che la Lazio non può vincere la Champions ma comunque fare un buon torneo io credo che dovrebbe proiettarsi in una nuova dimensione: quella di pensare di poter lottare ogni anno per giocare la Champions, altrimenti devi mettere in conto che rischi di pagare qualcosa in campionato.



SULLA FIORENTINA - Mi è capitato di subentrare a colleghi come del resto è capitato il contrario per fortuna meno spesso, nel momento in cui c'è un avicendamento è perché le cose non vanno bene. Io a Firenze non trovai difficoltà ambientali ma perché la squadra secondo me non era allestita bene e poi il campionato ha detto che era così, ma sono problemi che avrei avuto ovunque, a Prandelli non do consigli semmai me li da lui per come conosce Firenze meglio di me. Poi penso di non essere la persona adatta a dare consigli, quelli che danno consigli dovrebbero vivere in quel momento quella situazione: c'è un bel proverbio indiano che dice 'prima di dare un giudizio su una persona devi camminare due giorni con i suoi mocassini", tutti coloro che danno sentenze per me sbagliano perché possono anche aver ragione ma non vivono quella situazione in quel momento.



SUI RITORNI - Mi è capitato spesso di tornare dove avevo già lavorato: a Pescara, Palermo, Salerno, e mi fa piacere perché significa che hai lasciato qualcosa al di là dell'aspetto tecnico. Se ti richiamano in più posti significa che ti hanno apprezzato.
 

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IL PARERE - Delio Rossi: "La Lazio dovrebbe proiettarsi in una nuova dimensione"

di Napoli Magazine

13/11/2020 - 09:00

In Buongiorno Sportiva su Radio Sportiva è intervenuto Delio Rossi, ex allenatore di Palermo, Lazio, Fiorentina e tante altre squadre della nostra serie A.



SULL'OPPORTUNITA' DI GIOCARE AMICHEVOLI NAZIONALI - Non è facile dare una risposta, parliamo di qualcosa che non era immaginabile neppure dal migliore degli scienziati. Sono impegni già presi poi è chiaro che puoi anche cambiare di fronte all'imponderabile, so che non è il massimo mandare in giro per il mondo i giocatori adesso e che i club non sono contenti ma gli accordi sono quelli e bisogna fare di necessità virtù.



INZAGHI E CASO TAMPONI  - Simone sta dando prova delle sue qualità, non solo tecniche ma anche gestionali non è facile allestire una squadra senza saperre chi hai a disposizione. Se sai che certi giocatori non ce li hai te ne fai una ragione e la prepari di conseguenza ma così non è facile, Inzaghi sta dimostrando anche questa qualità non scontata.


SU DOPPIO IMPEGNO LAZIO -  Io penso che se dopo tanti anni ritorni in Champions, l'ultima volta l'hanno fatta con me 13 anni fa, c'è il rischio che qualcosa perdi in campionato al di là anche della profondità di rosa comunque inferiore a Inter e Juve, ma perché nella testa del giocatore e dell'ambiente c'è solo la Champions. Dopo tanti anni se non sei abituato a giocarti la partita della vita ogni 3 giorni rischi sul fronte che pesa meno, ovvero il campionato, fermo restando che la Lazio non può vincere la Champions ma comunque fare un buon torneo io credo che dovrebbe proiettarsi in una nuova dimensione: quella di pensare di poter lottare ogni anno per giocare la Champions, altrimenti devi mettere in conto che rischi di pagare qualcosa in campionato.



SULLA FIORENTINA - Mi è capitato di subentrare a colleghi come del resto è capitato il contrario per fortuna meno spesso, nel momento in cui c'è un avicendamento è perché le cose non vanno bene. Io a Firenze non trovai difficoltà ambientali ma perché la squadra secondo me non era allestita bene e poi il campionato ha detto che era così, ma sono problemi che avrei avuto ovunque, a Prandelli non do consigli semmai me li da lui per come conosce Firenze meglio di me. Poi penso di non essere la persona adatta a dare consigli, quelli che danno consigli dovrebbero vivere in quel momento quella situazione: c'è un bel proverbio indiano che dice 'prima di dare un giudizio su una persona devi camminare due giorni con i suoi mocassini", tutti coloro che danno sentenze per me sbagliano perché possono anche aver ragione ma non vivono quella situazione in quel momento.



SUI RITORNI - Mi è capitato spesso di tornare dove avevo già lavorato: a Pescara, Palermo, Salerno, e mi fa piacere perché significa che hai lasciato qualcosa al di là dell'aspetto tecnico. Se ti richiamano in più posti significa che ti hanno apprezzato.