Xavier Jacobelli, giornalista, scrive nel suo editoriale per Tuttosport: "Le strade di Spalletti e del Napoli tornano a incontrarsi proprio oggi; esattamente due anni fa, il 7 dicembre, il consiglio comunale di Napoli attribuisce la cittadinanza onoraria all’allenatore che ha firmato il terzo scudetto partenopeo. Nella circostanza, Spalletti dichiara: 'Mi sento ufficialmente uno scugnizzo'. Un groviglio di emozioni e di passioni nel quale si tuffano stasera i cinquantamila del Maradona. A Torino, c’è chi afferma che la decisione di andare e tornare in giornata sia legata anche all’emotività. Per certi versi, la Juve di Elkann ha affidato a Luciano lo stesso compito di ricostruzione che assegnò ad Antonio Conte la Juve di Agnelli nel 2010. I bianconeri si erano lasciati alle spalle due settimi posti, il morale fu risollevato dal ritorno a casa di un simbolo. Comolli ha chiamato Spalletti il 30 ottobre scorso, sesto allenatore in cinque anni, mai successo nella storia della Signora. L’auspicio è che duri più a lungo. A Napoli verrà accolto da fischi o applausi? Merita i secondi; come diceva Luciano De Crescenzo, il tempo è un’emozione che va misurato in larghezza, sulla base dell’intensità e della qualità delle esperienze vissute".
di Napoli Magazine
07/12/2025 - 12:08
Xavier Jacobelli, giornalista, scrive nel suo editoriale per Tuttosport: "Le strade di Spalletti e del Napoli tornano a incontrarsi proprio oggi; esattamente due anni fa, il 7 dicembre, il consiglio comunale di Napoli attribuisce la cittadinanza onoraria all’allenatore che ha firmato il terzo scudetto partenopeo. Nella circostanza, Spalletti dichiara: 'Mi sento ufficialmente uno scugnizzo'. Un groviglio di emozioni e di passioni nel quale si tuffano stasera i cinquantamila del Maradona. A Torino, c’è chi afferma che la decisione di andare e tornare in giornata sia legata anche all’emotività. Per certi versi, la Juve di Elkann ha affidato a Luciano lo stesso compito di ricostruzione che assegnò ad Antonio Conte la Juve di Agnelli nel 2010. I bianconeri si erano lasciati alle spalle due settimi posti, il morale fu risollevato dal ritorno a casa di un simbolo. Comolli ha chiamato Spalletti il 30 ottobre scorso, sesto allenatore in cinque anni, mai successo nella storia della Signora. L’auspicio è che duri più a lungo. A Napoli verrà accolto da fischi o applausi? Merita i secondi; come diceva Luciano De Crescenzo, il tempo è un’emozione che va misurato in larghezza, sulla base dell’intensità e della qualità delle esperienze vissute".