Calcio
IL PARERE - Jacomuzzi: "Il Napoli deve resistere alla pressione e non avrà problemi con nessuno"
27.03.2023 13:30 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore di Napoli ed Atalanta:

 

Davvero in Italia non ci sono giocatori meritevoli della maglia azzurra?

 

“Secondo me i calciatori ci sono. I Pinamonti, Cancellieri e Petagna ne sono un esempio. Ci si dovrebbe domandare, però, se sia più conveniente far vedere che si è scovato un talento da lontano o far maturare calciatori che già ci sono. L’Italia ha sempre prodotto grandi talenti, ed ora invece pare non ne sia più capace. Il problema sono anche le infrastrutture, e le possibilità che club ed allenatori concedono ai giovani per poter crescere. Recentemente l’Under 19 ha vinto tre a due contro la Germania, qualcosa di buono, quindi, ci sarà. Nella scelta delle formazioni dei club, i tecnici si chiedono in cosa rischierebbero di meno tra uno straniero o un italiano titolare. Si è scelto Retegui per la maglia azzurra, ed è sicuramente un buon giocatore, ma mi viene da chiedere se anche Pinamonti non sia un buon giocatore, meritevole della convocazione. Malta sarebbe stata un’opportunità, per molti giovani, di esordire senza le pressioni di un match complicato. Va ricordato come la Nazionale abbia vinto tanto, e senza l’apporto degli oriundi”.

 

Convocare altri oriundi sarebbe una sconfitta?

 

“È chiaro che sarebbe una sconfitta. Convocarne altri, significherebbe che quelli attualmente convocati non siano stati all’altezza. L’assenza di un centravanti italiano in Nazionale vede una delle sue cause principali il fatto che, tranne la Lazio, tutti i club di A hanno punte straniere. Anche Raspadori, nel Napoli, rischia di essere sempre la seconda scelta tra gli azzurri”.

 

Azzurro che ha rubato l’occhio?

 

“Ci sono molti giocatori che hanno fatto bene, come Tonali. Sono contento anche per la gara di Romagnoli, mi ha fatto piacere sia tornato ai livelli che gli spettano. Sono calciatori che dovranno maturare l’esperienza alla pressione che soltanto le competizioni internazionali sanno garantire. Giocatori che possono giovare anche della preparazione gara che il nostro campionato può garantire. Berardi, invece, mi sembra meno spavaldo di quanto ammirato nel Sassuolo. Avrebbe, dunque, bisogno di fiducia e continuità per poter crescere. Retegui, invece, giunge da una terra lontana, senza conoscere quelle che sono le pressioni nazionali. Inoltre, è un prodotto di un club dallo spessore noto come il Boca Juniors”.

 

Come vedrebbe Ancelotti in verdeoro?

 

“E’ un vincente, c’è poco da dire. Ho lavorato con lui all’Everton, ed aveva dato alla squadra la mentalità vincente. Ovunque va, riesce a far crescere giocatori ed a trovare le potenzialità per lottare al titolo. Tuttavia, credo che anche lui abbia bisogno dell’aiuto di Coverciano nello sviluppo dei nostri talenti”.

 

Commento sull’addio di Conte al Tottenham?

 

“Mi dispiace, perché un allenatore come Conte alla guida di una squadra forte come il Tottenham era un vanto per il nostro Paese. Le dichiarazioni del tecnico sono state forti, ma va ricordato come l’Inghilterra sia, in tal senso, una nazione scandalistica. I giornali inglesi sono inclini a raccontare lo scandalo. Si cerca di fare sempre scena ed individuare un colpevole. Non escludo, però, che anche i recenti problemi fisici abbiano influito sulla decisione finale. Può aver perso continuità nella gestione del collettivo. Conte è un professionista non al cento per cento, ma al mille”.

 

Previsioni sulle sfide tra Napoli e Milan di aprile?

 

“Se il Napoli resiste alle pressioni dei suoi tifosi, non credo avrà problemi con nessuno. Le qualità e la fame agonistica potranno fare la differenza, anche se la palla è tonda ed ogni gara andrà giocata”.

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IL PARERE - Jacomuzzi: "Il Napoli deve resistere alla pressione e non avrà problemi con nessuno"

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27/03/2023 - 13:30

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore di Napoli ed Atalanta:

 

Davvero in Italia non ci sono giocatori meritevoli della maglia azzurra?

 

“Secondo me i calciatori ci sono. I Pinamonti, Cancellieri e Petagna ne sono un esempio. Ci si dovrebbe domandare, però, se sia più conveniente far vedere che si è scovato un talento da lontano o far maturare calciatori che già ci sono. L’Italia ha sempre prodotto grandi talenti, ed ora invece pare non ne sia più capace. Il problema sono anche le infrastrutture, e le possibilità che club ed allenatori concedono ai giovani per poter crescere. Recentemente l’Under 19 ha vinto tre a due contro la Germania, qualcosa di buono, quindi, ci sarà. Nella scelta delle formazioni dei club, i tecnici si chiedono in cosa rischierebbero di meno tra uno straniero o un italiano titolare. Si è scelto Retegui per la maglia azzurra, ed è sicuramente un buon giocatore, ma mi viene da chiedere se anche Pinamonti non sia un buon giocatore, meritevole della convocazione. Malta sarebbe stata un’opportunità, per molti giovani, di esordire senza le pressioni di un match complicato. Va ricordato come la Nazionale abbia vinto tanto, e senza l’apporto degli oriundi”.

 

Convocare altri oriundi sarebbe una sconfitta?

 

“È chiaro che sarebbe una sconfitta. Convocarne altri, significherebbe che quelli attualmente convocati non siano stati all’altezza. L’assenza di un centravanti italiano in Nazionale vede una delle sue cause principali il fatto che, tranne la Lazio, tutti i club di A hanno punte straniere. Anche Raspadori, nel Napoli, rischia di essere sempre la seconda scelta tra gli azzurri”.

 

Azzurro che ha rubato l’occhio?

 

“Ci sono molti giocatori che hanno fatto bene, come Tonali. Sono contento anche per la gara di Romagnoli, mi ha fatto piacere sia tornato ai livelli che gli spettano. Sono calciatori che dovranno maturare l’esperienza alla pressione che soltanto le competizioni internazionali sanno garantire. Giocatori che possono giovare anche della preparazione gara che il nostro campionato può garantire. Berardi, invece, mi sembra meno spavaldo di quanto ammirato nel Sassuolo. Avrebbe, dunque, bisogno di fiducia e continuità per poter crescere. Retegui, invece, giunge da una terra lontana, senza conoscere quelle che sono le pressioni nazionali. Inoltre, è un prodotto di un club dallo spessore noto come il Boca Juniors”.

 

Come vedrebbe Ancelotti in verdeoro?

 

“E’ un vincente, c’è poco da dire. Ho lavorato con lui all’Everton, ed aveva dato alla squadra la mentalità vincente. Ovunque va, riesce a far crescere giocatori ed a trovare le potenzialità per lottare al titolo. Tuttavia, credo che anche lui abbia bisogno dell’aiuto di Coverciano nello sviluppo dei nostri talenti”.

 

Commento sull’addio di Conte al Tottenham?

 

“Mi dispiace, perché un allenatore come Conte alla guida di una squadra forte come il Tottenham era un vanto per il nostro Paese. Le dichiarazioni del tecnico sono state forti, ma va ricordato come l’Inghilterra sia, in tal senso, una nazione scandalistica. I giornali inglesi sono inclini a raccontare lo scandalo. Si cerca di fare sempre scena ed individuare un colpevole. Non escludo, però, che anche i recenti problemi fisici abbiano influito sulla decisione finale. Può aver perso continuità nella gestione del collettivo. Conte è un professionista non al cento per cento, ma al mille”.

 

Previsioni sulle sfide tra Napoli e Milan di aprile?

 

“Se il Napoli resiste alle pressioni dei suoi tifosi, non credo avrà problemi con nessuno. Le qualità e la fame agonistica potranno fare la differenza, anche se la palla è tonda ed ogni gara andrà giocata”.