Calcio
IL PARERE - Rivera: "Il Milan ha qualche problema, Rangnick? Mai sentito"
12.06.2020 04:00 di Napoli Magazine

Gianni Rivera, leggenda del Milan, ha parlato a Radio Sportiva.


Prospettive del Milan in questa stagione, domani la Juventus. "I tifosi si aspettano sempre di più dalla squadra per cui fanno il tifo, giusto che sia così. Il Milan ha qualche problema, adesso speriamo che vengano risolti. Dove metterei le mani, se potessi? Io non lo so. Non c'entro nulla con questa società, con l'ambiente e con tutto. Io aspetto di capire cosa succederà nel futuro. Ce lo devono dire loro".


Il confronto tra i giocatori del Milan e la società. Giusto che i calciatori chiedano spiegazioni al club? "Se uno legge che ci sono situazioni non chiare a livello societario, chiaro che vorrebbe sapere come funziona tutto e come si può migliorare - dice Gianni Rivera a Radio Sportiva - per i calciatori avere una società che non ha le idee chiare su come procedere non è un divertimento".



Milan diverso dai tempi d'oro, un po' come dice Ibrahimovic? "Quando si lotta sempre per vincere un campionato o una coppa, vuol dire che le cose vanno bene a tutti i livelli, da quello tecnico a quello societario".



Milan che punta sui giovani, ma non tutti sono forti come Gianni Rivera. "Sui giovani si deve puntare quando si hanno dei dati certi - dice Gianni Rivera - i dati certi si possono avere da come cresce un ragazzo nel settore giovanile. Lo deve capire uno che capisce di calcio".


Pioli in bilico e l'ombra di Rangnick. "Io non conosco Rangnick, non l'ho mai sentito. Non ho idea. Non conosco gli allenatori stranieri e non sono in grado di valutarli. Pioli sta facendo quello che può fare con la squadra che gli hanno dato, con l'ambiente che gli hanno creato - dice Gianni Rivera a Sportiva - è tutta una situazione generale in cui se le cose vanno male paga il tecnico. E' difficile che una società mandi via se stessa, in genere mandano via l'allenatore".


Gianni Rivera si candida a diventare allenatore del Milan visto che ora ha il patentino? "Io sono pronto dove mi chiederanno di partecipare, con le mie idee che ho raccolto al corso di Coverciano e poi con quello che mi hanno insegnato i tecnici che mi hanno allenato. In particolare Rocco, Liedholm e Fabbri, quelli che dal mio punto di vista avevano le idee più chiare. Mi piaceva anche Silvestri, però questi tre mi hanno dato molte cose. Anzi tutto sapendo che in campo vanno i giocatori e non gli allenatori, questa è la prima cosa. Io sono candidato a fare l'allenatore, ho fatto questo corso. Sono pronto laddove decideranno di chiamarmi, sapendo che idee ho. Sono le idee che mi porto dietro dal passato, anche da giocatore. L'accostamento tra Rivera e il Milan fa saltare sulla sedia? Lo so, magari non ci sono altri interessati".


La ripartenza del calcio. "Lo stadio senza tifosi è uno stadio senza senso, ma per un po' si può accettare l'idea. Ma devono tornare anche i tifosi, non solo i calciatori. Prima si rivedrà il pubblico, meglio sarà".

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IL PARERE - Rivera: "Il Milan ha qualche problema, Rangnick? Mai sentito"

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12/06/2020 - 04:00

Gianni Rivera, leggenda del Milan, ha parlato a Radio Sportiva.


Prospettive del Milan in questa stagione, domani la Juventus. "I tifosi si aspettano sempre di più dalla squadra per cui fanno il tifo, giusto che sia così. Il Milan ha qualche problema, adesso speriamo che vengano risolti. Dove metterei le mani, se potessi? Io non lo so. Non c'entro nulla con questa società, con l'ambiente e con tutto. Io aspetto di capire cosa succederà nel futuro. Ce lo devono dire loro".


Il confronto tra i giocatori del Milan e la società. Giusto che i calciatori chiedano spiegazioni al club? "Se uno legge che ci sono situazioni non chiare a livello societario, chiaro che vorrebbe sapere come funziona tutto e come si può migliorare - dice Gianni Rivera a Radio Sportiva - per i calciatori avere una società che non ha le idee chiare su come procedere non è un divertimento".



Milan diverso dai tempi d'oro, un po' come dice Ibrahimovic? "Quando si lotta sempre per vincere un campionato o una coppa, vuol dire che le cose vanno bene a tutti i livelli, da quello tecnico a quello societario".



Milan che punta sui giovani, ma non tutti sono forti come Gianni Rivera. "Sui giovani si deve puntare quando si hanno dei dati certi - dice Gianni Rivera - i dati certi si possono avere da come cresce un ragazzo nel settore giovanile. Lo deve capire uno che capisce di calcio".


Pioli in bilico e l'ombra di Rangnick. "Io non conosco Rangnick, non l'ho mai sentito. Non ho idea. Non conosco gli allenatori stranieri e non sono in grado di valutarli. Pioli sta facendo quello che può fare con la squadra che gli hanno dato, con l'ambiente che gli hanno creato - dice Gianni Rivera a Sportiva - è tutta una situazione generale in cui se le cose vanno male paga il tecnico. E' difficile che una società mandi via se stessa, in genere mandano via l'allenatore".


Gianni Rivera si candida a diventare allenatore del Milan visto che ora ha il patentino? "Io sono pronto dove mi chiederanno di partecipare, con le mie idee che ho raccolto al corso di Coverciano e poi con quello che mi hanno insegnato i tecnici che mi hanno allenato. In particolare Rocco, Liedholm e Fabbri, quelli che dal mio punto di vista avevano le idee più chiare. Mi piaceva anche Silvestri, però questi tre mi hanno dato molte cose. Anzi tutto sapendo che in campo vanno i giocatori e non gli allenatori, questa è la prima cosa. Io sono candidato a fare l'allenatore, ho fatto questo corso. Sono pronto laddove decideranno di chiamarmi, sapendo che idee ho. Sono le idee che mi porto dietro dal passato, anche da giocatore. L'accostamento tra Rivera e il Milan fa saltare sulla sedia? Lo so, magari non ci sono altri interessati".


La ripartenza del calcio. "Lo stadio senza tifosi è uno stadio senza senso, ma per un po' si può accettare l'idea. Ma devono tornare anche i tifosi, non solo i calciatori. Prima si rivedrà il pubblico, meglio sarà".