Calcio
IL PARERE - Sabatini: "Calafiori all'Arsenal è una sciagura per il calcio italiano"
04.07.2024 19:00 di Napoli Magazine

Walter Sabatini, dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva: "Calafiori all'Arsenal? E' una sciagura quando escono i giovani forti come lui del nostro campionato. 45 milioni di euro come valutazione è una somma ingente però i difensori sono stati pagati anche di più. Credo sia il minimo per uno come lui: mancino, imponente fisicamente, autorevole e con personalità nel gioco. Ricordiamo quello che ha fatto al 96' contro la Croazia: è uscito palla al piede, ha fatto quaranta metri, ha puntato la difesa e ha scaricato palla. Sono giocate se fai solo se hai qualità e coraggio e il coraggio di prendere rischi e di affondare l'azione ce l'hanno solo i grandi giocatori. Il calcio italiano resta in crisi? Non saremo in crisi indeterminata o irreversibile. Le sconfitte della Nazionale non devono essere testimonianza di una crisi calcistica, sono frutto di una partita e di un risultato. Ci siamo arrivati male a livello psico-fisico. Ci sono giocatori che per attitudine e caratteristiche, penso per esempio a Barella e Di Lorenzo, sono arrivati in ginocchio. E non so da cosa dipenda e non dal numero di gare giocate, visto che hanno giocato come e più di noi anche gli altri. I giovani intanto, se ne vanno. Ultimi della lista sono Della Rovere al Bayern Monaco e Natali al Bayer Leverkusen? A Scamacca promettemmo la prima squadra e decise di andare al PSV Eindhoven. Per me fu una sconfitta che anche oggi mi fa soffrire, a volte i giocatori e le famiglie prendono scelte e strade diverse. Per fortuna poi Gianluca ha rimesso la testa fuori andando al Sassuolo, è una sciagura quando i ragazzi se ne vanno". 

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IL PARERE - Sabatini: "Calafiori all'Arsenal è una sciagura per il calcio italiano"

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04/07/2024 - 19:00

Walter Sabatini, dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva: "Calafiori all'Arsenal? E' una sciagura quando escono i giovani forti come lui del nostro campionato. 45 milioni di euro come valutazione è una somma ingente però i difensori sono stati pagati anche di più. Credo sia il minimo per uno come lui: mancino, imponente fisicamente, autorevole e con personalità nel gioco. Ricordiamo quello che ha fatto al 96' contro la Croazia: è uscito palla al piede, ha fatto quaranta metri, ha puntato la difesa e ha scaricato palla. Sono giocate se fai solo se hai qualità e coraggio e il coraggio di prendere rischi e di affondare l'azione ce l'hanno solo i grandi giocatori. Il calcio italiano resta in crisi? Non saremo in crisi indeterminata o irreversibile. Le sconfitte della Nazionale non devono essere testimonianza di una crisi calcistica, sono frutto di una partita e di un risultato. Ci siamo arrivati male a livello psico-fisico. Ci sono giocatori che per attitudine e caratteristiche, penso per esempio a Barella e Di Lorenzo, sono arrivati in ginocchio. E non so da cosa dipenda e non dal numero di gare giocate, visto che hanno giocato come e più di noi anche gli altri. I giovani intanto, se ne vanno. Ultimi della lista sono Della Rovere al Bayern Monaco e Natali al Bayer Leverkusen? A Scamacca promettemmo la prima squadra e decise di andare al PSV Eindhoven. Per me fu una sconfitta che anche oggi mi fa soffrire, a volte i giocatori e le famiglie prendono scelte e strade diverse. Per fortuna poi Gianluca ha rimesso la testa fuori andando al Sassuolo, è una sciagura quando i ragazzi se ne vanno".