Calcio
IL PARERE - Tarallo: "Kvaratskhelia? L'addio a gennaio poteva essere evitato"
13.01.2025 11:43 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità":

C’è stato un terremoto in casa Napoli, ma sembra non aver minimamente toccato il gruppo squadra di Antonio Conte.

"Assolutamente no. Abbiamo infatti battuto, convincendo, il Verona. Anzi, sai cosa dico? Forse la soluzione di questa vicenda darà persino un po’ più di compattezza al gruppo. Dopodiché, naturalmente, aspetto di capire come finirà, perché sono sicuro che arriverà un rinforzo importante, un sostituto all’altezza. Considerando anche il rendimento attuale di Kvaratskhelia, magari si migliorerà persino la rosa, se non tecnicamente, almeno come voglia".

Fra i tanti nomi che si fanno, chi vede più vicino al Napoli per sostituire Kvara?

"Premettiamo che l’allenatore aveva già messo in panchina Kvara, e forse proprio da lì è nato il malumore. Per quanto riguarda i nomi, non mi avventuro, perché non sono un esperto di calciomercato. Però, traducendo un po’ le parole di Conte, sia di ieri che di due giorni fa in conferenza stampa, non andremo a prendere un semplice rincalzo: arriverà un titolare. Uno che, quando gioca, non farà rimpiangere chi sta andando via. Questo addio a gennaio poteva essere evitato, considerando il poco tempo per trovare una soluzione adeguata, questa cosa mi ha deluso tantissimo. Parliamo di un ragazzo di 23 anni, con un riconoscimento unanime per il suo talento. Non c’era tutta questa fretta di scappare via a metà stagione, piantando una squadra prima in classifica. È vero che il calcio è cambiato, ma un po’ di buon senso avrebbe fatto la differenza. Bastava aspettare sei mesi e chiudere la stagione con il Napoli, magari vincendo un altro scudetto. Facendo un confronto, abbiamo visto Kvara comportarsi così, e dall’altro lato Di Lorenzo, che ha risposto sul campo nonostante le critiche della piazza dopo una comprensibile richiesta di cessione al termine della passata stagione. Di Lorenzo, nonostante le difficoltà e i malumori della scorsa stagione, ha dimostrato professionalità e si è rigenerato tecnicamente e mentalmente. È questo il punto: hai un contratto fino al 2027, puoi andare dove vuoi, ma scegliendo il momento opportuno, non a metà stagione e con la squadra in corsa per obiettivi importanti".

Parlando di procuratori, ieri Conte ha usato il termine “entourage” quando si riferiva a Kvara. Secondo lei, perché?

"Probabilmente perché chi gestisce Kvara, come Mamuka Jugeli, non è un agente FIFA abilitato, non ha i titoli per fare l’agente. Conte, usando quel termine, ha mandato una frecciata a chi si occupa degli interessi del ragazzo. Purtroppo, oggi ci sono troppi personaggi improvvisati che ruotano attorno a un solo giocatore. Invece di avere un procuratore professionista, si creano situazioni ingestibili, con decine di persone che cercano di trarre vantaggio da un singolo talento. Se Kvaratskhelia lasciasse il calcio, una ottantina di persone dovrebbero cercarsi un lavoro, ed è per questo che lo consigliano male. Servirebbero regole più chiare e rigide per limitare il numero di persone coinvolte. Così facendo, si proteggerebbero meglio i calciatori, evitando che vengano influenzati da troppi interessi personali. Kvara è un esempio lampante: un ragazzo giovane, catapultato dai campionati minori direttamente al Napoli, senza le basi per gestire situazioni di questo tipo. Doveva agire con più cautela e aspettare".

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IL PARERE - Tarallo: "Kvaratskhelia? L'addio a gennaio poteva essere evitato"

di Napoli Magazine

13/01/2025 - 11:43

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità":

C’è stato un terremoto in casa Napoli, ma sembra non aver minimamente toccato il gruppo squadra di Antonio Conte.

"Assolutamente no. Abbiamo infatti battuto, convincendo, il Verona. Anzi, sai cosa dico? Forse la soluzione di questa vicenda darà persino un po’ più di compattezza al gruppo. Dopodiché, naturalmente, aspetto di capire come finirà, perché sono sicuro che arriverà un rinforzo importante, un sostituto all’altezza. Considerando anche il rendimento attuale di Kvaratskhelia, magari si migliorerà persino la rosa, se non tecnicamente, almeno come voglia".

Fra i tanti nomi che si fanno, chi vede più vicino al Napoli per sostituire Kvara?

"Premettiamo che l’allenatore aveva già messo in panchina Kvara, e forse proprio da lì è nato il malumore. Per quanto riguarda i nomi, non mi avventuro, perché non sono un esperto di calciomercato. Però, traducendo un po’ le parole di Conte, sia di ieri che di due giorni fa in conferenza stampa, non andremo a prendere un semplice rincalzo: arriverà un titolare. Uno che, quando gioca, non farà rimpiangere chi sta andando via. Questo addio a gennaio poteva essere evitato, considerando il poco tempo per trovare una soluzione adeguata, questa cosa mi ha deluso tantissimo. Parliamo di un ragazzo di 23 anni, con un riconoscimento unanime per il suo talento. Non c’era tutta questa fretta di scappare via a metà stagione, piantando una squadra prima in classifica. È vero che il calcio è cambiato, ma un po’ di buon senso avrebbe fatto la differenza. Bastava aspettare sei mesi e chiudere la stagione con il Napoli, magari vincendo un altro scudetto. Facendo un confronto, abbiamo visto Kvara comportarsi così, e dall’altro lato Di Lorenzo, che ha risposto sul campo nonostante le critiche della piazza dopo una comprensibile richiesta di cessione al termine della passata stagione. Di Lorenzo, nonostante le difficoltà e i malumori della scorsa stagione, ha dimostrato professionalità e si è rigenerato tecnicamente e mentalmente. È questo il punto: hai un contratto fino al 2027, puoi andare dove vuoi, ma scegliendo il momento opportuno, non a metà stagione e con la squadra in corsa per obiettivi importanti".

Parlando di procuratori, ieri Conte ha usato il termine “entourage” quando si riferiva a Kvara. Secondo lei, perché?

"Probabilmente perché chi gestisce Kvara, come Mamuka Jugeli, non è un agente FIFA abilitato, non ha i titoli per fare l’agente. Conte, usando quel termine, ha mandato una frecciata a chi si occupa degli interessi del ragazzo. Purtroppo, oggi ci sono troppi personaggi improvvisati che ruotano attorno a un solo giocatore. Invece di avere un procuratore professionista, si creano situazioni ingestibili, con decine di persone che cercano di trarre vantaggio da un singolo talento. Se Kvaratskhelia lasciasse il calcio, una ottantina di persone dovrebbero cercarsi un lavoro, ed è per questo che lo consigliano male. Servirebbero regole più chiare e rigide per limitare il numero di persone coinvolte. Così facendo, si proteggerebbero meglio i calciatori, evitando che vengano influenzati da troppi interessi personali. Kvara è un esempio lampante: un ragazzo giovane, catapultato dai campionati minori direttamente al Napoli, senza le basi per gestire situazioni di questo tipo. Doveva agire con più cautela e aspettare".