In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giacomo Tedesco, allenatore ed ex calciatore Salernitana: “Salernitana? Campionato deludente, la squadra non è mai stata attaccata al treno salvezza. La gente merita altro, è una piazza in cui in qualsiasi categoria si giochi, è sempre lì a incitare la squadra. I problemi con Dia? L'inizio, dal ritiro, non è andato come doveva. Il suo nome è girato in tutta Europa, non voleva rimanere e si sapeva, forse bisognava fare qualcosa di più per cederlo. Si è creato un malumore nello spogliatoio ed è mancato come valori in campo rispetto al campionato precedente. Cessione del club? Non credo che Iervolino molli facilmente la Salernitana, sono convinto che continuerà e cercherà di mantenere lo zoccolo duro, l'entusiasmo non si può esaurire così facilmente, le sconfitte fanno parte del gioco. Salerno ha un fascino particolare, chiunque vorrebbe giocarci. Bisogna innanzitutto scegliere l'allenatore giusto che capisca l'ambiente. Sicuramente quello di Empoli' è un modello italiano da seguire e che porta a casa bilanci molto positivi. Scegliere Salerno è un'opportunità. Può capitare un anno sbagliato, e molto lo fanno le motivazioni. Quando arrivai a Salerno, io come qualcun altro, venivamo da campionati sottotono, ma proprio le motivazioni ci permisero di fare un campionato importante, tale poi da andare in A. Il prossimo mister? Bisogna capire ora il presidente che profilo sceglierà, basta che sia uno che porti entusiasmo. Ci vuole poco ad una piazza come quella, una partita, anche un'amichevole... e Salerno esplode! Mi piacerebbe un giorno allenare la Salernitana, attendo una telefonata, da Salerno come da Reggio Calabria, un'altra piazza dove sono stato come a casa. Mi sento pronto anche per contesti giovanili, per far vedere che c’è ancora tanta voglia di trasmettere i giusti valori ai ragazzi”.
di Napoli Magazine
30/05/2024 - 18:55
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giacomo Tedesco, allenatore ed ex calciatore Salernitana: “Salernitana? Campionato deludente, la squadra non è mai stata attaccata al treno salvezza. La gente merita altro, è una piazza in cui in qualsiasi categoria si giochi, è sempre lì a incitare la squadra. I problemi con Dia? L'inizio, dal ritiro, non è andato come doveva. Il suo nome è girato in tutta Europa, non voleva rimanere e si sapeva, forse bisognava fare qualcosa di più per cederlo. Si è creato un malumore nello spogliatoio ed è mancato come valori in campo rispetto al campionato precedente. Cessione del club? Non credo che Iervolino molli facilmente la Salernitana, sono convinto che continuerà e cercherà di mantenere lo zoccolo duro, l'entusiasmo non si può esaurire così facilmente, le sconfitte fanno parte del gioco. Salerno ha un fascino particolare, chiunque vorrebbe giocarci. Bisogna innanzitutto scegliere l'allenatore giusto che capisca l'ambiente. Sicuramente quello di Empoli' è un modello italiano da seguire e che porta a casa bilanci molto positivi. Scegliere Salerno è un'opportunità. Può capitare un anno sbagliato, e molto lo fanno le motivazioni. Quando arrivai a Salerno, io come qualcun altro, venivamo da campionati sottotono, ma proprio le motivazioni ci permisero di fare un campionato importante, tale poi da andare in A. Il prossimo mister? Bisogna capire ora il presidente che profilo sceglierà, basta che sia uno che porti entusiasmo. Ci vuole poco ad una piazza come quella, una partita, anche un'amichevole... e Salerno esplode! Mi piacerebbe un giorno allenare la Salernitana, attendo una telefonata, da Salerno come da Reggio Calabria, un'altra piazza dove sono stato come a casa. Mi sento pronto anche per contesti giovanili, per far vedere che c’è ancora tanta voglia di trasmettere i giusti valori ai ragazzi”.