Calcio
IL PARERE - Ventura: “Oltre all’Inter, nessuno può insidiare il Napoli, Anguissa centrocampista completo"
31.10.2025 23:04 di Napoli Magazine
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Gian Piero Ventura, ex allenatore del Napoli ed ex ct della Nazionale italiana, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Le squadre di bassa classifica devono necessariamente affidarsi alla prima punta, mentre quelle di alta classifica possono trovare altre soluzioni. Il Como è una delle sorprese del campionato. Sviluppa un calcio piacevole, subisce anche molto, ma piace. C’è un’organizzazione. E c’è la possibilità di vedere qualcosa di importante nei prossimi anni. Credo siano nella posizione che desideravano. Nico Paz è diventato la punta di diamante, ma è una squadra che gioca e quando lo fa bene è godibile e piacevole. Al di là dell’Inter, non vedo grandi possibilità altrui per insidiare il Napoli. Il Milan è una buonissima squadra, ma dovrebbe prendere una punta. L’assenza più importante dei rossoneri è quella di Pulisic. Leao potenzialmente è un grande giocatore, ma continua a essere di un’indolenza insopportabile e Gimenez credo che senta il peso della maglia del Milan e di San Siro. Le dichiarazioni post Napoli-Inter? Sono cose del calcio. Io ho vissuto il pre-VAR e ho visto cose inenarrabili. Chi ha fatto calcio sa, cose che non si possono neanche raccontare. Però queste cose fanno veramente parte del calcio. Tutti gli allenatori che sono stati con Marotta, lo stesso Conte, hanno ‘usufruito’ di Marotta. Lo fanno tutti. Io sui rigorini sono d’accordo. Per come vedo il calcio io non ce n’era nemmeno uno. Mi chiedo quanti rigori avrebbe Maradona nel calcio di oggi? Penso che farebbe cinque gol a partita. Il calcio che va in questa direzione rischia. Porta tanti spettatori, ma fuori guardano solo gli highlights. Sugli infortuni bisogna anche farsi delle domande. A parte Meret, sono tutti problemi muscolari. Difficile se non si è dentro fare dei commenti. È fuori dubbio che, quando si perdono cinque titolari diventa una penalizzazione. Su De Bruyne sorrido un po’, perché sentir dire che la sua perdita è un vantaggio è troppo demenziale. Forse chi lo ha detto si riferiva al fatto che senza di lui, Conte può puntare sul lavoro svolto l’anno scorso. Spalletti è andato alla Juventus dopo un brutto fallimento in Nazionale. Il suo obiettivo era fare il percorso con l’Italia, con un grande Europeo e poi i Mondiali. Oggi è rientrato in una delle squadre principali della Serie A. Io credo che Anguissa verrà considerato come uno dei centrocampisti più forti. Quello che fa lo vede un centrocampista completo. Con Spalletti aveva fatto bene, ma non bene come quest’anno. Il Como ha già pagato più di una situazione per il portiere. Ma nel momento in cui un allenatore crede in un modo di essere e partecipare, una squadra deve osare e sforzare. Loro concedono molto in fase difensiva, ma se la fai giocare ti fa male. È una partita importante per il Napoli. Ha delle possibilità di fare delle verifiche su sé stesso. Contro il Lecce ho visto la voglia di lottare. Prima si cercava di più la qualità, mentre martedì c’è stata tanta ferocia negli occhi dei giocatori. Contro l’Eintracht credo che il Napoli abbia le potenzialità di portare a casa la partita. Se non la porti a casa poi si complica. Con Benfica e Chelsea saranno complicate, quindi le altre vanno centrate per andare almeno ai playoff”.

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31/10/2025 - 23:04

Gian Piero Ventura, ex allenatore del Napoli ed ex ct della Nazionale italiana, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Le squadre di bassa classifica devono necessariamente affidarsi alla prima punta, mentre quelle di alta classifica possono trovare altre soluzioni. Il Como è una delle sorprese del campionato. Sviluppa un calcio piacevole, subisce anche molto, ma piace. C’è un’organizzazione. E c’è la possibilità di vedere qualcosa di importante nei prossimi anni. Credo siano nella posizione che desideravano. Nico Paz è diventato la punta di diamante, ma è una squadra che gioca e quando lo fa bene è godibile e piacevole. Al di là dell’Inter, non vedo grandi possibilità altrui per insidiare il Napoli. Il Milan è una buonissima squadra, ma dovrebbe prendere una punta. L’assenza più importante dei rossoneri è quella di Pulisic. Leao potenzialmente è un grande giocatore, ma continua a essere di un’indolenza insopportabile e Gimenez credo che senta il peso della maglia del Milan e di San Siro. Le dichiarazioni post Napoli-Inter? Sono cose del calcio. Io ho vissuto il pre-VAR e ho visto cose inenarrabili. Chi ha fatto calcio sa, cose che non si possono neanche raccontare. Però queste cose fanno veramente parte del calcio. Tutti gli allenatori che sono stati con Marotta, lo stesso Conte, hanno ‘usufruito’ di Marotta. Lo fanno tutti. Io sui rigorini sono d’accordo. Per come vedo il calcio io non ce n’era nemmeno uno. Mi chiedo quanti rigori avrebbe Maradona nel calcio di oggi? Penso che farebbe cinque gol a partita. Il calcio che va in questa direzione rischia. Porta tanti spettatori, ma fuori guardano solo gli highlights. Sugli infortuni bisogna anche farsi delle domande. A parte Meret, sono tutti problemi muscolari. Difficile se non si è dentro fare dei commenti. È fuori dubbio che, quando si perdono cinque titolari diventa una penalizzazione. Su De Bruyne sorrido un po’, perché sentir dire che la sua perdita è un vantaggio è troppo demenziale. Forse chi lo ha detto si riferiva al fatto che senza di lui, Conte può puntare sul lavoro svolto l’anno scorso. Spalletti è andato alla Juventus dopo un brutto fallimento in Nazionale. Il suo obiettivo era fare il percorso con l’Italia, con un grande Europeo e poi i Mondiali. Oggi è rientrato in una delle squadre principali della Serie A. Io credo che Anguissa verrà considerato come uno dei centrocampisti più forti. Quello che fa lo vede un centrocampista completo. Con Spalletti aveva fatto bene, ma non bene come quest’anno. Il Como ha già pagato più di una situazione per il portiere. Ma nel momento in cui un allenatore crede in un modo di essere e partecipare, una squadra deve osare e sforzare. Loro concedono molto in fase difensiva, ma se la fai giocare ti fa male. È una partita importante per il Napoli. Ha delle possibilità di fare delle verifiche su sé stesso. Contro il Lecce ho visto la voglia di lottare. Prima si cercava di più la qualità, mentre martedì c’è stata tanta ferocia negli occhi dei giocatori. Contro l’Eintracht credo che il Napoli abbia le potenzialità di portare a casa la partita. Se non la porti a casa poi si complica. Con Benfica e Chelsea saranno complicate, quindi le altre vanno centrate per andare almeno ai playoff”.