“La squadra ha feeling con Conte e ha capito che era il momento di svoltare dopo lo sfogo di Bologna. Antonio ha poi lasciato il gruppo per qualche giorno, dando libertà ai calciatori e nel contempo sottolineando l’importanza della situazione. A Roma - ha detto l’ex difensore e dirigente Lorenzo Amoruso a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - si è vista una squadra determinata, compatta e unita. Le vittorie nascono anche dalla voglia di sacrificarsi e in questo Conte è bravissimo a insegnarlo ai ragazzi. Il ritorno alla difesa a tre è stato naturale per un tecnico come lui che conosce a menadito quel sistema di gioco. Del resto ha iniziato in quel modo anche a Napoli. In questa fase era più congeniale quel sistema, ma poi l’interpretazione può cambiare nel corso della gara. Per la lotta scudetto ci sono tante squadre in lizza, con la Juve che è un po’ più indietro e che ora patisce l’assenza di Vlahovic. La Roma mi ha sorpreso, non pensavo che fosse così in alto perché non ha fatto un mercato scintillante e non pensavo che la squadra metabolizzasse così in fretta i suoi dettami. Per ora la lotta è aperta, probabilmente quando ci saranno meno partite e meno impegni di coppa capiremo davvero chi può vincere il titolo, da gennaio in poi avremo una classifica più definita”.
di Napoli Magazine
02/12/2025 - 18:42
“La squadra ha feeling con Conte e ha capito che era il momento di svoltare dopo lo sfogo di Bologna. Antonio ha poi lasciato il gruppo per qualche giorno, dando libertà ai calciatori e nel contempo sottolineando l’importanza della situazione. A Roma - ha detto l’ex difensore e dirigente Lorenzo Amoruso a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - si è vista una squadra determinata, compatta e unita. Le vittorie nascono anche dalla voglia di sacrificarsi e in questo Conte è bravissimo a insegnarlo ai ragazzi. Il ritorno alla difesa a tre è stato naturale per un tecnico come lui che conosce a menadito quel sistema di gioco. Del resto ha iniziato in quel modo anche a Napoli. In questa fase era più congeniale quel sistema, ma poi l’interpretazione può cambiare nel corso della gara. Per la lotta scudetto ci sono tante squadre in lizza, con la Juve che è un po’ più indietro e che ora patisce l’assenza di Vlahovic. La Roma mi ha sorpreso, non pensavo che fosse così in alto perché non ha fatto un mercato scintillante e non pensavo che la squadra metabolizzasse così in fretta i suoi dettami. Per ora la lotta è aperta, probabilmente quando ci saranno meno partite e meno impegni di coppa capiremo davvero chi può vincere il titolo, da gennaio in poi avremo una classifica più definita”.