Paolo Condò, giornalista, scrive nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "Era dai tempi dell’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus (2018) che non si registrava in Serie A un hype tecnico del valore di quello generato dall’arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli. De Bruyne è stato per dieci anni il braccio possente del Manchester City di Guardiola, la mezzala di lotta e di governo che ha dominato la Premier vincendo la bellezza di sei campionati (e una Champions). Una serie di acciacchi nelle ultime due stagioni, con relative assenze, ha portato a una separazione più o meno condivisa. Forse meno da parte sua, il che ne moltiplicherà la determinazione a prendersi una rivincita, che poi è il motivo per cui De Laurentiis, Manna e Conte l’hanno giustamente giudicato una scommessa a basso rischio".
di Napoli Magazine
16/07/2025 - 13:19
Paolo Condò, giornalista, scrive nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "Era dai tempi dell’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus (2018) che non si registrava in Serie A un hype tecnico del valore di quello generato dall’arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli. De Bruyne è stato per dieci anni il braccio possente del Manchester City di Guardiola, la mezzala di lotta e di governo che ha dominato la Premier vincendo la bellezza di sei campionati (e una Champions). Una serie di acciacchi nelle ultime due stagioni, con relative assenze, ha portato a una separazione più o meno condivisa. Forse meno da parte sua, il che ne moltiplicherà la determinazione a prendersi una rivincita, che poi è il motivo per cui De Laurentiis, Manna e Conte l’hanno giustamente giudicato una scommessa a basso rischio".