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IL PENSIERO - Paolo Cannavaro: "Felice per la promozione, il Sassuolo per me è una famiglia, ritornare da allenatore? Un sogno"
14.04.2025 14:15 di Napoli Magazine

Paolo Cannavaro, ex difensore tra le altre di Napoli e Sassuolo, ha rilasciato un'intervista a Gazzetta.it: "Sono molto felice per la promozione, il merito è tutto della squadra e di mister Grosso. È stato fatto un capolavoro. Il Sassuolo, per me, è una famiglia. Con quella maglia ho vissuto momenti indimenticabili. Dalla retrocessione evitata per pochissimo al 3-0 rifilato all’Athletic Bilbao al debutto europeo. In quel gruppo c’era anche Berardi, eroe pure in questa stagione. Berardi? Mimmo è il Sassuolo, non c’è altro modo per descrivere il legame tra lui e la squadra. Non sarebbe mai andato via, soprattutto quest’anno. Il suo è un atto d’amore verso i tifosi e di estrema gratitudine verso la famiglia Squinzi. Per tutto quello che ha dimostrato avrebbe potuto giocare in qualsiasi top club d’Europa. Tornare da allenatore sarebbe un sogno. Da calciatore ho cambiato pochissime squadre, con la città e quei colori ho un legame fortissimo. Per il momento festeggio la promozione, poi chissà".

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IL PENSIERO - Paolo Cannavaro: "Felice per la promozione, il Sassuolo per me è una famiglia, ritornare da allenatore? Un sogno"

di Napoli Magazine

14/04/2025 - 14:15

Paolo Cannavaro, ex difensore tra le altre di Napoli e Sassuolo, ha rilasciato un'intervista a Gazzetta.it: "Sono molto felice per la promozione, il merito è tutto della squadra e di mister Grosso. È stato fatto un capolavoro. Il Sassuolo, per me, è una famiglia. Con quella maglia ho vissuto momenti indimenticabili. Dalla retrocessione evitata per pochissimo al 3-0 rifilato all’Athletic Bilbao al debutto europeo. In quel gruppo c’era anche Berardi, eroe pure in questa stagione. Berardi? Mimmo è il Sassuolo, non c’è altro modo per descrivere il legame tra lui e la squadra. Non sarebbe mai andato via, soprattutto quest’anno. Il suo è un atto d’amore verso i tifosi e di estrema gratitudine verso la famiglia Squinzi. Per tutto quello che ha dimostrato avrebbe potuto giocare in qualsiasi top club d’Europa. Tornare da allenatore sarebbe un sogno. Da calciatore ho cambiato pochissime squadre, con la città e quei colori ho un legame fortissimo. Per il momento festeggio la promozione, poi chissà".