Calcio
IL PENSIERO - Sabatini: "Spalletti? Critiche ingenerose, non ci sono molti talenti"
01.07.2024 23:00 di Napoli Magazine

Il dirigente sportivo Walter Sabatini ha parlato dell'Europeo dell'Italia di Spalletti ai microfoni di TvPlay: "Spalletti? Davvero indecoroso attaccarlo alle spalle. Non si attacca un CT dopo pochi mesi di lavoro. Ho sentito critiche ingenerose, i moduli si possono cambiare anche 3 volte durante la partita. Il City lo cambia 3-4 volte a match. I calciatori devono adeguarsi e soprattutto quando si indossa la maglia azzurra non è possibile giocare in questo modo. La condizione di molti calciatori è stata inadeguata. Non si è fatto gruppo? I calciatori devono avere qualità individuali, quello di altissimo livello devono avere generosità e altruismo. Le sconfitte, poi, capitano. Mancano i talenti del calcio italiano? E’ vero non ce ne sono sicuramente a grappoli, ma non è colpa degli stranieri. Gli stranieri se sono forti non possono essere considerati dannosi perché trasmettono conoscenza. Le scuole calcio comprimono il talento, troppa tattica. Una volta a livello giovanile c’era molta più libertà e istinto. Il dribbling è uno strumento tattico e tecnico necessario per creare superiorità numerica. Il Belgio? Negli ultimi anni alcuni calciatori sono cresciuti tantissimo, anzi mi sarei aspettato qualcosa in più. Il mio futuro? Mi piacerebbe tornare in pista, la voglia non manca mai. C’è qualche squadra? No, per il momento”.

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IL PENSIERO - Sabatini: "Spalletti? Critiche ingenerose, non ci sono molti talenti"

di Napoli Magazine

01/07/2024 - 23:00

Il dirigente sportivo Walter Sabatini ha parlato dell'Europeo dell'Italia di Spalletti ai microfoni di TvPlay: "Spalletti? Davvero indecoroso attaccarlo alle spalle. Non si attacca un CT dopo pochi mesi di lavoro. Ho sentito critiche ingenerose, i moduli si possono cambiare anche 3 volte durante la partita. Il City lo cambia 3-4 volte a match. I calciatori devono adeguarsi e soprattutto quando si indossa la maglia azzurra non è possibile giocare in questo modo. La condizione di molti calciatori è stata inadeguata. Non si è fatto gruppo? I calciatori devono avere qualità individuali, quello di altissimo livello devono avere generosità e altruismo. Le sconfitte, poi, capitano. Mancano i talenti del calcio italiano? E’ vero non ce ne sono sicuramente a grappoli, ma non è colpa degli stranieri. Gli stranieri se sono forti non possono essere considerati dannosi perché trasmettono conoscenza. Le scuole calcio comprimono il talento, troppa tattica. Una volta a livello giovanile c’era molta più libertà e istinto. Il dribbling è uno strumento tattico e tecnico necessario per creare superiorità numerica. Il Belgio? Negli ultimi anni alcuni calciatori sono cresciuti tantissimo, anzi mi sarei aspettato qualcosa in più. Il mio futuro? Mi piacerebbe tornare in pista, la voglia non manca mai. C’è qualche squadra? No, per il momento”.