A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità":
Sam Beukema è un nuovo calciatore del Napoli. Trenta milioni di parte fissa e due di bonus: secondo lei sono cifre giuste?
"Che ce ne importa? Non li paghiamo noi! Come dice De Laurentiis: ‘Parlate sempre di soldi!’. E invece no, va bene così. Sto scherzando, vanno fatti i complimenti perché il Napoli sta facendo un mercato chirurgico, davvero da 10. Davvero da 10! Sono cifre giuste, sì. Secondo me sono assolutamente in linea, anche perché vai a prendere un titolare, non una riserva. Questo è uno che gioca anche se stanno tutti bene. È stato uno dei perni del Bologna di Thiago Motta, una squadra che è andata in Champions, e si è confermato con Italiano. Finalmente abbiamo trovato un sostituto all’altezza. E poi abbiamo anche la Champions, quindi è fondamentale. Sono contento, soddisfatto. Anzi, speriamo che quei bonus li paghiamo davvero, vorrebbe dire che abbiamo centrato gli obiettivi!"
In merito alla trattativa tra Galatasaray e Napoli per Victor Osimhen, che idea si è fatto? Crede che i turchi riusciranno ad accontentare le pretese di De Laurentiis?
"Penso che alla fine troveranno un accordo, perché quando si arriva a discutere di dettagli minimi significa che ci siamo quasi. Il rischio, altrimenti, è che Osimhen resti fermo, o vada via in prestito. Dobbiamo iniziare a farci una domanda: perché nessun club inglese, spagnolo o il Paris Saint-Germain si è fatto avanti? Osimhen ci ha fatto sognare, ha vinto lo scudetto, è un grande, ma ha anche una fama difficile. Purtroppo si è fatto la nomea del pianta grane, e il suo entourage, in parte, è formato da persone inesperte. Questo incide. I club europei top nemmeno ti chiamano se chiedi 75 milioni per uno con certi atteggiamenti. Una volta, Osimhen sarebbe costato 90 milioni. Oggi le squadre ci pensano due volte. La verità è che il Galatasaray è una grande squadra turca. Non è che non ha i soldi o le garanzie. Non è che ti fa la cambiale e non te la paga. È un club con risorse vere. Secondo me, quando sarà il momento, si farà. Anche perché il Napoli ha cambiato strategia: prima ha investito e poi proverà a vendere. Non era mai successo prima".
Secondo lei, quanto ha influito l’ascendente di Antonio Conte su questo cambio di gestione da parte di Aurelio De Laurentiis?
"Secondo me De Laurentiis ha in mente qualcosa di più grande. Attenzione, non è una notizia, è una mia sensazione: credo che stia preparando il Napoli per venderlo tra un paio d’anni. Lo vuole portare a un livello top, strutturato, con lo stadio sistemato e la squadra competitiva in Champions. Vuole chiudere in bellezza. I soldi li ha sempre avuti, ha gestito in modo sano e ha sempre guadagnato. Ora vuole alzare l’asticella, forse sognando una finale di Champions prima di vendere. E sì, secondo me poi venderà. Anche perché non vedo un successore credibile: Luigi, suo figlio, non mi pare abbia quella passione o quelle capacità. Anche per Edo, stesso discorso. Il padre è un unicum. Poi, con lo stadio ristrutturato – e magari anche con una convenzione col Comune per averne la gestione pluriennale – diventa tutto più appetibile per un acquirente. Insomma, credo che stia costruendo le basi per vendere il Napoli a più di un miliardo di euro".
Secondo lei, quanto è vicino il Napoli ad aggiudicarsi il Maradona in esclusiva?
"Ci siamo, i progetti proseguono, il sindaco Manfredi vuole farlo. Vuole lasciare un segno: magari lo stadio rifatto, Bagnoli rilanciata, l'America's Cup. È un momento speciale per Napoli. Tutta la città ha vissuto un percorso positivo negli ultimi 7-8 anni, ed ora è arrivato il momento di fare lo step successivo. Secondo me, ci siamo davvero, poi Manfredi potrà puntare alla presidenza della Regione".
Andrebbe su Lorenzo Lucca dell’Udinese oppure attenderebbe la cessione di Osimhen per acquistare Núñez dal Liverpool?
"Io andrei su Lucca. Non voglio creare una competizione esasperata con Lukaku, perché sul belga Conte punta tutto. Certo, l’anno scorso ha vissuto alti e bassi, ma il suo l’ha fatto. E ha bisogno di serenità. Lucca è forte, ma non ti crea problemi se parte dalla panchina. Non ti fa saltare il banco. E poi: Lucca, Lukaku… hanno pure un’assonanza divertente! A parte le battute, Lucca viene dall’Udinese, arriva al Napoli, gioca la Champions: insomma, ci verrebbe a piedi, sarebbe molto motivato. Su 50 partite che ci auguriamo di fare, gioca 20-25 volte: va bene così. Non voglio problemi nello spogliatoio, e fortunatamente non ne abbiamo mai avuti. Raspadori, per esempio, è forse più forte di Lucca e, nonostante abbia giocato pochissimo, si è sempre comportato benissimo. Io guardo anche al lato comportamentale. Lucca è equilibrato, non distrugge lo spogliatoio. Se invece prendi Núñez dal Liverpool, poi nasce il paragone con Lukaku, e i tifosi iniziano a pressare esprimendosi su chi debba giocare. Non andrebbe bene".
di Napoli Magazine
14/07/2025 - 11:48
A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità":
Sam Beukema è un nuovo calciatore del Napoli. Trenta milioni di parte fissa e due di bonus: secondo lei sono cifre giuste?
"Che ce ne importa? Non li paghiamo noi! Come dice De Laurentiis: ‘Parlate sempre di soldi!’. E invece no, va bene così. Sto scherzando, vanno fatti i complimenti perché il Napoli sta facendo un mercato chirurgico, davvero da 10. Davvero da 10! Sono cifre giuste, sì. Secondo me sono assolutamente in linea, anche perché vai a prendere un titolare, non una riserva. Questo è uno che gioca anche se stanno tutti bene. È stato uno dei perni del Bologna di Thiago Motta, una squadra che è andata in Champions, e si è confermato con Italiano. Finalmente abbiamo trovato un sostituto all’altezza. E poi abbiamo anche la Champions, quindi è fondamentale. Sono contento, soddisfatto. Anzi, speriamo che quei bonus li paghiamo davvero, vorrebbe dire che abbiamo centrato gli obiettivi!"
In merito alla trattativa tra Galatasaray e Napoli per Victor Osimhen, che idea si è fatto? Crede che i turchi riusciranno ad accontentare le pretese di De Laurentiis?
"Penso che alla fine troveranno un accordo, perché quando si arriva a discutere di dettagli minimi significa che ci siamo quasi. Il rischio, altrimenti, è che Osimhen resti fermo, o vada via in prestito. Dobbiamo iniziare a farci una domanda: perché nessun club inglese, spagnolo o il Paris Saint-Germain si è fatto avanti? Osimhen ci ha fatto sognare, ha vinto lo scudetto, è un grande, ma ha anche una fama difficile. Purtroppo si è fatto la nomea del pianta grane, e il suo entourage, in parte, è formato da persone inesperte. Questo incide. I club europei top nemmeno ti chiamano se chiedi 75 milioni per uno con certi atteggiamenti. Una volta, Osimhen sarebbe costato 90 milioni. Oggi le squadre ci pensano due volte. La verità è che il Galatasaray è una grande squadra turca. Non è che non ha i soldi o le garanzie. Non è che ti fa la cambiale e non te la paga. È un club con risorse vere. Secondo me, quando sarà il momento, si farà. Anche perché il Napoli ha cambiato strategia: prima ha investito e poi proverà a vendere. Non era mai successo prima".
Secondo lei, quanto ha influito l’ascendente di Antonio Conte su questo cambio di gestione da parte di Aurelio De Laurentiis?
"Secondo me De Laurentiis ha in mente qualcosa di più grande. Attenzione, non è una notizia, è una mia sensazione: credo che stia preparando il Napoli per venderlo tra un paio d’anni. Lo vuole portare a un livello top, strutturato, con lo stadio sistemato e la squadra competitiva in Champions. Vuole chiudere in bellezza. I soldi li ha sempre avuti, ha gestito in modo sano e ha sempre guadagnato. Ora vuole alzare l’asticella, forse sognando una finale di Champions prima di vendere. E sì, secondo me poi venderà. Anche perché non vedo un successore credibile: Luigi, suo figlio, non mi pare abbia quella passione o quelle capacità. Anche per Edo, stesso discorso. Il padre è un unicum. Poi, con lo stadio ristrutturato – e magari anche con una convenzione col Comune per averne la gestione pluriennale – diventa tutto più appetibile per un acquirente. Insomma, credo che stia costruendo le basi per vendere il Napoli a più di un miliardo di euro".
Secondo lei, quanto è vicino il Napoli ad aggiudicarsi il Maradona in esclusiva?
"Ci siamo, i progetti proseguono, il sindaco Manfredi vuole farlo. Vuole lasciare un segno: magari lo stadio rifatto, Bagnoli rilanciata, l'America's Cup. È un momento speciale per Napoli. Tutta la città ha vissuto un percorso positivo negli ultimi 7-8 anni, ed ora è arrivato il momento di fare lo step successivo. Secondo me, ci siamo davvero, poi Manfredi potrà puntare alla presidenza della Regione".
Andrebbe su Lorenzo Lucca dell’Udinese oppure attenderebbe la cessione di Osimhen per acquistare Núñez dal Liverpool?
"Io andrei su Lucca. Non voglio creare una competizione esasperata con Lukaku, perché sul belga Conte punta tutto. Certo, l’anno scorso ha vissuto alti e bassi, ma il suo l’ha fatto. E ha bisogno di serenità. Lucca è forte, ma non ti crea problemi se parte dalla panchina. Non ti fa saltare il banco. E poi: Lucca, Lukaku… hanno pure un’assonanza divertente! A parte le battute, Lucca viene dall’Udinese, arriva al Napoli, gioca la Champions: insomma, ci verrebbe a piedi, sarebbe molto motivato. Su 50 partite che ci auguriamo di fare, gioca 20-25 volte: va bene così. Non voglio problemi nello spogliatoio, e fortunatamente non ne abbiamo mai avuti. Raspadori, per esempio, è forse più forte di Lucca e, nonostante abbia giocato pochissimo, si è sempre comportato benissimo. Io guardo anche al lato comportamentale. Lucca è equilibrato, non distrugge lo spogliatoio. Se invece prendi Núñez dal Liverpool, poi nasce il paragone con Lukaku, e i tifosi iniziano a pressare esprimendosi su chi debba giocare. Non andrebbe bene".