Nel corso di "Bordocampo – II Tempo", trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto Cristiano Giaretta, già dirigente di Udinese e Watford: “Il Napoli è la sorpresa del campionato, che può sembrare forte perché gli azzurri non possono essere una sorpresa, ma vista la scorsa stagione voglio sottolineare il grande lavoro fatto da Antonio Conte, che così ha sorpreso un po’ tutti. Ha dato un concetto, o meglio dei concetti tattici, i giocatori si sentono importanti di fronte all’allenatore, hanno diverse soluzioni, l’impronta del mister si vede benissimo. A Udine c’è molta qualità quest’anno: Thauvin, Lucca, Davies, che dopo gli infortuni sarà pronto. Questo binomio di fisicità e qualità permette loro di fare molto bene. Solet poi è stata una grande intuizione, può diventare uno dei migliori in Serie A. La cessione di Kvara è stato sicuramente qualcosa di grosso, per la mancanza che genera nel Napoli, ma è stata fatta ragionandoci sopra. Evidentemente il club crede molto in Conte, nella sua capacità di sopperire ad assenze importanti, sta trovando quello che manca nelle caratteristiche di altri giocatori presenti in rosa. Se punti ad un giocatore che sta facendo bene nella sua squadra: se mi chiedi un titolare che sta facendo bene, con poco tempo a disposizione, ci sta chiedere qualcosa di più. A gennaio si muovono giocatori che non trovano spazio oppure che vengono pagati tanti soldi. Bruno Fernandes al Napoli nel 2016? Sono sincero, non si arrivò ad una vera e propria trattativa, fu più che altro un pour parler”.
di Napoli Magazine
07/02/2025 - 20:56
Nel corso di "Bordocampo – II Tempo", trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto Cristiano Giaretta, già dirigente di Udinese e Watford: “Il Napoli è la sorpresa del campionato, che può sembrare forte perché gli azzurri non possono essere una sorpresa, ma vista la scorsa stagione voglio sottolineare il grande lavoro fatto da Antonio Conte, che così ha sorpreso un po’ tutti. Ha dato un concetto, o meglio dei concetti tattici, i giocatori si sentono importanti di fronte all’allenatore, hanno diverse soluzioni, l’impronta del mister si vede benissimo. A Udine c’è molta qualità quest’anno: Thauvin, Lucca, Davies, che dopo gli infortuni sarà pronto. Questo binomio di fisicità e qualità permette loro di fare molto bene. Solet poi è stata una grande intuizione, può diventare uno dei migliori in Serie A. La cessione di Kvara è stato sicuramente qualcosa di grosso, per la mancanza che genera nel Napoli, ma è stata fatta ragionandoci sopra. Evidentemente il club crede molto in Conte, nella sua capacità di sopperire ad assenze importanti, sta trovando quello che manca nelle caratteristiche di altri giocatori presenti in rosa. Se punti ad un giocatore che sta facendo bene nella sua squadra: se mi chiedi un titolare che sta facendo bene, con poco tempo a disposizione, ci sta chiedere qualcosa di più. A gennaio si muovono giocatori che non trovano spazio oppure che vengono pagati tanti soldi. Bruno Fernandes al Napoli nel 2016? Sono sincero, non si arrivò ad una vera e propria trattativa, fu più che altro un pour parler”.