Calcio
Il RIMPIANTO - Zaccheroni: "Un peccato non aver potuto lavorare con Ronaldo e Ibrahimovic"
24.04.2020 19:36 di Napoli Magazine

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Alberto Zaccheroni, ex allenatore di Milan, Inter, Lazio e Juventus tra le tante, il quale si è soffermato sull'emergenza che sta colpendo il calcio italiano e non solo, ecco quanto emerso:

 

La ripresa dei campionati - "E' un'annata negativa, bisogna valutare il rischio sul guadagno. La ripresa del campionato è difficilmente praticabile, l'aspetto economico non può avere priorità rispetto alla salute degli interessati. La serie A è l’unica che può garantire ai tesserati la sicurezza che il governo chiede, purtroppo se si infetta un giocatore si rischia di contaminare l'intera squadra e di conseguenza chiudere definitivamente la stagione. “

 

Categorie inferiori - "Le categorie inferiori, che conosco da tempo, non possono garantire la sicurezza richiesta, non esiste personale qualificato alle dipendenze delle società da trattenere in un tutto il periodo agonistico. In C la decurtazione degli ingaggi non ci sta, parliamo di persone che non hanno ulteriori entrate. Ripeto la soluzione perfetta non esiste..."

 

Gravina - "Ci teneva tanto a ricoprire questa carica, è presente da molti anni nel mondo del calcio, era il coronamento di una carriera prima da presidente di club e poi da dirigente, sicuramente quando si è candidato non poteva pensare minimamente a questa situazione. Gravina ha tutto l'interesse di portare avanti il campionato, ma se si parte ovviamente si deve anche poi chiudere. Personalmente avrei piacere che il campionato riprendesse anche a porte chiuse, ma il rischio c'è e non vedo soluzione."

 

Le dichiarazioni di Lukaku - "Ai calciatori verranno fatti tutti test e tamponi, quindi inizieranno tranquilli e con tanto entusiasmo, essendo stati fermi da tempo. Nel calcio si tende ad ingigantire un pò tutto, magari Lukaku ha voluto solo calcare l'onda con queste dichiarazioni, qualche sintomo di influenzale è stato scambiato per altro, insomma bisogna analizzare le dichiarazioni nel contesto giusto, ma non la vedo una cosa grave. Se fosse successo un qualcosa di anomalo i medici sarebbero intervenuti immediatamente."

 

Scudetto con il Milan - "Ho avuto la certezza dello scudetto solo alla fine dell'ultima giornata, ma avevo intuito che si poteva realizzare un qualcosa di importante durante la trasferta di Udine, quando uno stewart del volo ci comunicò che la Lazio aveva perso in casa contro la Juventus, guardando gli occhi dei miei ragazzi vidi quella luce che ci avrebbe portato a vincere nettamente le restanti sette partite, tranne con la Sampdoria di Montella e Spalletti, in lotta per la salvezza, dove riuscimmo a spuntarla solo nel finale. Con Galliani fui profetico dicendo che avremmo fatto bottino pieno aspettando poi i risultati dei biancocelesti."

 

Un peccato - "Ho allenato tanti attaccanti considerato che ho potuto guidare squadre come Milan, Inter, Lazio, Juventus, Torino e Udinese. Molti centravanti con me si sono espressi ad altissimi livelli, un peccato è stato sicuramente di non aver potuto lavorare con Ronaldo ed Ibrahimovic."

 

Giappone - "Ho fatto una scelta 10 anni fa dopo l'esperienza alla Juventus, accettando l'offerta della nazionale giapponese, una decisione anomala, ma volevo provare un qualcosa di diverso e così sono rimasto fuori per diverso tempo."

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Il RIMPIANTO - Zaccheroni: "Un peccato non aver potuto lavorare con Ronaldo e Ibrahimovic"

di Napoli Magazine

24/04/2020 - 19:36

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Alberto Zaccheroni, ex allenatore di Milan, Inter, Lazio e Juventus tra le tante, il quale si è soffermato sull'emergenza che sta colpendo il calcio italiano e non solo, ecco quanto emerso:

 

La ripresa dei campionati - "E' un'annata negativa, bisogna valutare il rischio sul guadagno. La ripresa del campionato è difficilmente praticabile, l'aspetto economico non può avere priorità rispetto alla salute degli interessati. La serie A è l’unica che può garantire ai tesserati la sicurezza che il governo chiede, purtroppo se si infetta un giocatore si rischia di contaminare l'intera squadra e di conseguenza chiudere definitivamente la stagione. “

 

Categorie inferiori - "Le categorie inferiori, che conosco da tempo, non possono garantire la sicurezza richiesta, non esiste personale qualificato alle dipendenze delle società da trattenere in un tutto il periodo agonistico. In C la decurtazione degli ingaggi non ci sta, parliamo di persone che non hanno ulteriori entrate. Ripeto la soluzione perfetta non esiste..."

 

Gravina - "Ci teneva tanto a ricoprire questa carica, è presente da molti anni nel mondo del calcio, era il coronamento di una carriera prima da presidente di club e poi da dirigente, sicuramente quando si è candidato non poteva pensare minimamente a questa situazione. Gravina ha tutto l'interesse di portare avanti il campionato, ma se si parte ovviamente si deve anche poi chiudere. Personalmente avrei piacere che il campionato riprendesse anche a porte chiuse, ma il rischio c'è e non vedo soluzione."

 

Le dichiarazioni di Lukaku - "Ai calciatori verranno fatti tutti test e tamponi, quindi inizieranno tranquilli e con tanto entusiasmo, essendo stati fermi da tempo. Nel calcio si tende ad ingigantire un pò tutto, magari Lukaku ha voluto solo calcare l'onda con queste dichiarazioni, qualche sintomo di influenzale è stato scambiato per altro, insomma bisogna analizzare le dichiarazioni nel contesto giusto, ma non la vedo una cosa grave. Se fosse successo un qualcosa di anomalo i medici sarebbero intervenuti immediatamente."

 

Scudetto con il Milan - "Ho avuto la certezza dello scudetto solo alla fine dell'ultima giornata, ma avevo intuito che si poteva realizzare un qualcosa di importante durante la trasferta di Udine, quando uno stewart del volo ci comunicò che la Lazio aveva perso in casa contro la Juventus, guardando gli occhi dei miei ragazzi vidi quella luce che ci avrebbe portato a vincere nettamente le restanti sette partite, tranne con la Sampdoria di Montella e Spalletti, in lotta per la salvezza, dove riuscimmo a spuntarla solo nel finale. Con Galliani fui profetico dicendo che avremmo fatto bottino pieno aspettando poi i risultati dei biancocelesti."

 

Un peccato - "Ho allenato tanti attaccanti considerato che ho potuto guidare squadre come Milan, Inter, Lazio, Juventus, Torino e Udinese. Molti centravanti con me si sono espressi ad altissimi livelli, un peccato è stato sicuramente di non aver potuto lavorare con Ronaldo ed Ibrahimovic."

 

Giappone - "Ho fatto una scelta 10 anni fa dopo l'esperienza alla Juventus, accettando l'offerta della nazionale giapponese, una decisione anomala, ma volevo provare un qualcosa di diverso e così sono rimasto fuori per diverso tempo."