Se c'è un protagonista più... protagonista di altri in "Inter, due stelle sul cuore", il film che racconta il ventesimo scudetto nerazzurro, è sicuramente Lautaro Martinez. L'argentino ha rivissuto così le emozioni della scorsa annata: "Questa seconda stella mi resterà dentro per sempre, così come per i miei compagni, una cosa speciale, è la verità. A livello di club l'emozione più grande della mia vita, poi certo c'è il Mondiale con l'Argentina che era il mio sogno da bambino: è molto difficile fare una classifica".
Il capitano interista, parlando a La Gazzetta dello Sport, sceglie un'immagine su tutte che descriva lo scorso campionato: "Io al fischio finale del derby del 22 aprile (quello della matematica certezza del titolo, ndr) che avrei voluto correre sotto la curva dai tifosi ma non ci riesco perché come bloccato dall'emozione. In quegli istanti mi sono passati per la testa i momenti difficili vissuti col gruppo (probabilmente si riferisce allo scudetto sfumato nel 2022 nel rush col Milan, ndr) e allo stesso la soddisfazione per essere riusciti ad andare oltre: il lavoro ha pagato. Un anno impegnativo, col lavoro di gruppo abbiamo costruito qualcosa di incredibile".
Giusto celebrare il passato, altrettanto giusto guardare al futuro: "Nuovi film? Speriamo... più facile l'Oscar per la recitazione o il Pallone d'Oro? Il Pallone d'Oro! Quello scudetto per noi è stato importante ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare a vincere più trofei e portare l'Inter più in alto possibile. L'obiettivo è alzare sempre il livello".
di Napoli Magazine
13/09/2024 - 13:13
Se c'è un protagonista più... protagonista di altri in "Inter, due stelle sul cuore", il film che racconta il ventesimo scudetto nerazzurro, è sicuramente Lautaro Martinez. L'argentino ha rivissuto così le emozioni della scorsa annata: "Questa seconda stella mi resterà dentro per sempre, così come per i miei compagni, una cosa speciale, è la verità. A livello di club l'emozione più grande della mia vita, poi certo c'è il Mondiale con l'Argentina che era il mio sogno da bambino: è molto difficile fare una classifica".
Il capitano interista, parlando a La Gazzetta dello Sport, sceglie un'immagine su tutte che descriva lo scorso campionato: "Io al fischio finale del derby del 22 aprile (quello della matematica certezza del titolo, ndr) che avrei voluto correre sotto la curva dai tifosi ma non ci riesco perché come bloccato dall'emozione. In quegli istanti mi sono passati per la testa i momenti difficili vissuti col gruppo (probabilmente si riferisce allo scudetto sfumato nel 2022 nel rush col Milan, ndr) e allo stesso la soddisfazione per essere riusciti ad andare oltre: il lavoro ha pagato. Un anno impegnativo, col lavoro di gruppo abbiamo costruito qualcosa di incredibile".
Giusto celebrare il passato, altrettanto giusto guardare al futuro: "Nuovi film? Speriamo... più facile l'Oscar per la recitazione o il Pallone d'Oro? Il Pallone d'Oro! Quello scudetto per noi è stato importante ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare a vincere più trofei e portare l'Inter più in alto possibile. L'obiettivo è alzare sempre il livello".