Calcio
INTER - Marotta: "Quando scadrà il contratto lascerò il club, mi occuperò dei giovani”
23.03.2024 14:26 di Napoli Magazine

L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, intervenuto nel corso di una conferenza stampa alla Sala Montanari di Varese, al fianco dell’omologo della Pallacanestro Varese Luis Scola, per affrontare il tema della sostenibilità nelle società sportive, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul suo futuro, annunciando che non intende prolungare il suo rapporto professionale con l’Inter alla scadenza del contratto che lo lega al club nerazzurro. Queste le sue parole nello specifico: “Tra due anni, quando terminerà il mio contratto con l’Inter e lascerò il club, mi occuperò soltanto dei giovani. Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che sia sbagliato far pagare lo sport ai giovani, dovrebbe essere gratuito. Così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie più povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta”.

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INTER - Marotta: "Quando scadrà il contratto lascerò il club, mi occuperò dei giovani”

di Napoli Magazine

23/03/2024 - 14:26

L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, intervenuto nel corso di una conferenza stampa alla Sala Montanari di Varese, al fianco dell’omologo della Pallacanestro Varese Luis Scola, per affrontare il tema della sostenibilità nelle società sportive, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul suo futuro, annunciando che non intende prolungare il suo rapporto professionale con l’Inter alla scadenza del contratto che lo lega al club nerazzurro. Queste le sue parole nello specifico: “Tra due anni, quando terminerà il mio contratto con l’Inter e lascerò il club, mi occuperò soltanto dei giovani. Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che sia sbagliato far pagare lo sport ai giovani, dovrebbe essere gratuito. Così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie più povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta”.