Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale italiana, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport, a margine del Globe Soccer Europei a Cala di Volpe: "Quando penso alla mia carriera penso quasi sempre alle sconfitte, perché sono gli unici momenti in cui uno si ferma e pensa. Sono momenti per migliorare, per renderti più forte. La vittoria invece ti inebria e non ti fa pensare tanto. Tornare in Germania sarà bellissimo, così come essere capo delegazione di un gruppo di ragazzi eccezionale e una squadra secondo me di livello molto alto. Saremo protagonisti perché la nostra storia ce lo suggerisce, per non dire che ce lo impone. Spalletti ci ha portato un senso d’appartenenza spiccato, un modo di lavorare serio, con le difficoltà che vanno affrontate per poi uscirne migliori. Sta provando a spaccar il capello e anche l’atomo per dare qualcosa a questa squadra. Albania? Sarei ipocrita a dire che è la più difficile, probabilmente è la più delicata, perché iniziare nel giusto modo farebbe bene a tutti noi. Curioso di vedere quello che posso dare e curioso di vedere come affronteremo questo appuntamento. Un'eredità enorme. Non posso neanche pensare di poter fare una corsa con loro, perche' arriverei staccato. Consapevole di questo devo solo cercare di fare il mio meglio per dare quello che posso. Come penso di guidarli? Avendoli conosciuti bene credo che abbiano poco bisogno di orientamento, perche' non sono dei ragazzi disorientati. Quelle poche volte che magari puo' capitare che qualche singolo vada fuori dall'alveo credo che gia' la presenza del mister basti a farlo rientrare in questo letto. La mia presenza puo' risultare quindi utile in altre situazioni". E a chi scherza con una nuova gag in onore del ritardo di Vialli agli scorsi Europei: "Guardiamo, la fantasia non ci manca...".
di Napoli Magazine
28/05/2024 - 22:05
Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale italiana, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport, a margine del Globe Soccer Europei a Cala di Volpe: "Quando penso alla mia carriera penso quasi sempre alle sconfitte, perché sono gli unici momenti in cui uno si ferma e pensa. Sono momenti per migliorare, per renderti più forte. La vittoria invece ti inebria e non ti fa pensare tanto. Tornare in Germania sarà bellissimo, così come essere capo delegazione di un gruppo di ragazzi eccezionale e una squadra secondo me di livello molto alto. Saremo protagonisti perché la nostra storia ce lo suggerisce, per non dire che ce lo impone. Spalletti ci ha portato un senso d’appartenenza spiccato, un modo di lavorare serio, con le difficoltà che vanno affrontate per poi uscirne migliori. Sta provando a spaccar il capello e anche l’atomo per dare qualcosa a questa squadra. Albania? Sarei ipocrita a dire che è la più difficile, probabilmente è la più delicata, perché iniziare nel giusto modo farebbe bene a tutti noi. Curioso di vedere quello che posso dare e curioso di vedere come affronteremo questo appuntamento. Un'eredità enorme. Non posso neanche pensare di poter fare una corsa con loro, perche' arriverei staccato. Consapevole di questo devo solo cercare di fare il mio meglio per dare quello che posso. Come penso di guidarli? Avendoli conosciuti bene credo che abbiano poco bisogno di orientamento, perche' non sono dei ragazzi disorientati. Quelle poche volte che magari puo' capitare che qualche singolo vada fuori dall'alveo credo che gia' la presenza del mister basti a farlo rientrare in questo letto. La mia presenza puo' risultare quindi utile in altre situazioni". E a chi scherza con una nuova gag in onore del ritardo di Vialli agli scorsi Europei: "Guardiamo, la fantasia non ci manca...".