Calcio
JUVENTUS - Kulusevski: "Sapevo che venendo a Torino non sarebbe stato facile ma non ho rimpianti"
07.05.2021 17:26 di Napoli Magazine

Dejan Kulusevski, attaccante della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in vista della gara di domenica sera tra Juventus e Milan: "Non abbiamo iniziato a pensare al Milan da lunedì o martedì, lo faremo solo alla vigilia della partita. Sono sfide che se si vivono prima si rischia di arrivare scarichi mentalmente. nello spogliatoio c'è grande serenità. Da fuori, magari, a qualcuno può fare impressione che la Juventus sia ancora lì a giocarsi la Champions League ma all'interno siamo molto sereni. Chi toglierei al Milan? Troppo facile: il mio idolo Ibrahimovic. Secondo me dovremo fare una gara molto attenta a livello di equilibrio, non dovremo buttarci in attacco, ma avere pazienza. Ho cambiato ruoli e modo di giocare. I concetti, però, sono stati sempre gli stessi: dialogare coi compagni, giocare vicino alle punte ed essere sempre nel vivo del gioco. Ho fatto meno assist e meno gol dell'anno prima, ma è normale. In alcune partite ho fatto meglio, in altre peggio. Più di questo però non avrei potuto fare e non ho rimpianti

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JUVENTUS - Kulusevski: "Sapevo che venendo a Torino non sarebbe stato facile ma non ho rimpianti"

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07/05/2021 - 17:26

Dejan Kulusevski, attaccante della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in vista della gara di domenica sera tra Juventus e Milan: "Non abbiamo iniziato a pensare al Milan da lunedì o martedì, lo faremo solo alla vigilia della partita. Sono sfide che se si vivono prima si rischia di arrivare scarichi mentalmente. nello spogliatoio c'è grande serenità. Da fuori, magari, a qualcuno può fare impressione che la Juventus sia ancora lì a giocarsi la Champions League ma all'interno siamo molto sereni. Chi toglierei al Milan? Troppo facile: il mio idolo Ibrahimovic. Secondo me dovremo fare una gara molto attenta a livello di equilibrio, non dovremo buttarci in attacco, ma avere pazienza. Ho cambiato ruoli e modo di giocare. I concetti, però, sono stati sempre gli stessi: dialogare coi compagni, giocare vicino alle punte ed essere sempre nel vivo del gioco. Ho fatto meno assist e meno gol dell'anno prima, ma è normale. In alcune partite ho fatto meglio, in altre peggio. Più di questo però non avrei potuto fare e non ho rimpianti