Calcio
L'AGENTE - Giuffredi: "Di Lorenzo gioca da sei mesi con un dito rotto, Marianucci piace al Torino e non solo"
24.12.2025 21:42 di Napoli Magazine
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Mario Giuffredi, agente di diversi calciatori azzurri, ha rilasciato un'intervista a CalcioNapoli 24 Tv:

"Di Lorenzo si avvicina a Maradona per trofei? Sicuramente la vittoria della Supercoppa è simbolicamente qualcosa di importante, proprio perché a livello di trofei si avvicina a Maradona, che è stato il giocatore più grande di tutti i tempi. Per Di Lorenzo avvicinarsi a questo traguardo è qualcosa di importantissimo, di grandioso, e penso che per la sua carriera sia qualcosa di sensazionale. Speriamo solo di poter magari pareggiare le coppe con la vittoria di un altro Scudetto, ce lo auguriamo per il centenario, certo, assolutamente".

Da quando c’è Conte, per Di Lorenzo e Politano sta cambiando qualcosa nella carriera?
"Io penso che Di Lorenzo, in qualsiasi ruolo lo metti, abbia dimostrato di fare sempre bene e di avere grande continuità nel rendimento. Credo quindi che il ruolo cambi ben poco per lui, perché non tutti sanno che sono cinque o sei mesi che gioca con un dito rotto. È un giocatore che ha un infortunio del genere e in questo momento non può operarsi, perché starebbe fuori tanto tempo, eppure continua a fare prestazioni di questo livello. Non è una questione di ruolo, ma di performance personali: è un giocatore che si esprime sempre a grandi livelli".

Il futuro di Ambrosino, Vergara e Marianucci?
"Come ho già detto precedentemente, noi sapevamo che per questi tre ragazzi — che facciamo un provino, io li ho presi da poco, quindi non è stato un percorso programmato da me — per quanto riguarda Marianucci e Vergara invece è stato un percorso programmato. Sapevamo che catapultarsi in una realtà come il Napoli, con una squadra di questo livello, poteva significare avere poco spazio. Però mi sembrava giusto provarci, perché nella vita chi vuole ambire a qualcosa di importante deve anche tentare cose quasi impossibili. Sapevamo che potevano avere poco spazio, ma anche che ci sarebbero stati benefici: allenarsi con un gruppo di grandi giocatori come quelli del Napoli e con un allenatore come Conte. A fine dicembre, periodo in cui avremmo fatto delle valutazioni, troviamo comunque giocatori migliorati, perché quando lavori con un allenatore del genere e un gruppo del genere, inevitabilmente migliori.

Qualche piccola soddisfazione c’è stata: Vergara in particolare ha debuttato in tutte e quattro le competizioni. Ha messo piede in campo in Supercoppa, in campionato, in Champions e in Coppa Italia, dove ha anche fatto un assist. Ha dimostrato di essere un giocatore da Serie A. A differenza di Marianucci, Vergara la Serie A non l’aveva mai fatta. Anche se hanno avuto poco spazio, ci sono aspetti positivi da prendere. È normale che ora ci siano valutazioni da fare, perché sono giocatori forti, di grande talento, e io non ho mai visto nessuno fare carriera dalla panchina. Magari è giusto che vadano a giocare con continuità e, se dimostrano in Serie A di essere bravi, possono anche ritornare al mittente l’anno prossimo".

Poco spazio?

"Quando parlano gli allenatori bisogna sempre contestualizzare il momento e le situazioni. Io sapevo che sarebbero stati mesi difficili e ho preparato i ragazzi a non avere grosse aspettative dal punto di vista del minutaggio. Ho sempre detto loro di lavorare, stare sereni, e che a fine anno, a fine dicembre, avremmo tirato le somme. È normale che il giocatore o il suo entourage sperassero in qualche minuto in più, ma va bene così: da questa esperienza tiriamo fuori tante cose positive".

Marianucci piace al Torino?

"Sì, Marianucci piace al Torino, piace a Petrachi, il nuovo direttore sportivo. Ma ci sono anche altre squadre interessate. Nei prossimi giorni, dopo Natale, cercheremo di scendere nel dettaglio e capire qual è la soluzione tecnica migliore. Devo parlare anche con i ragazzi, cosa che fino a oggi non sono riuscito a fare perché erano impegnati in Supercoppa. Siamo tornati ieri, oggi doppio allenamento, poi arriva Natale e poi c’è la Cremonese. Dopo il 28 avremo modo di parlarne e capire la soluzione migliore, ma il Torino è sicuramente una squadra a cui Marianucci piace".

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L'AGENTE - Giuffredi: "Di Lorenzo gioca da sei mesi con un dito rotto, Marianucci piace al Torino e non solo"

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24/12/2025 - 21:42

Mario Giuffredi, agente di diversi calciatori azzurri, ha rilasciato un'intervista a CalcioNapoli 24 Tv:

"Di Lorenzo si avvicina a Maradona per trofei? Sicuramente la vittoria della Supercoppa è simbolicamente qualcosa di importante, proprio perché a livello di trofei si avvicina a Maradona, che è stato il giocatore più grande di tutti i tempi. Per Di Lorenzo avvicinarsi a questo traguardo è qualcosa di importantissimo, di grandioso, e penso che per la sua carriera sia qualcosa di sensazionale. Speriamo solo di poter magari pareggiare le coppe con la vittoria di un altro Scudetto, ce lo auguriamo per il centenario, certo, assolutamente".

Da quando c’è Conte, per Di Lorenzo e Politano sta cambiando qualcosa nella carriera?
"Io penso che Di Lorenzo, in qualsiasi ruolo lo metti, abbia dimostrato di fare sempre bene e di avere grande continuità nel rendimento. Credo quindi che il ruolo cambi ben poco per lui, perché non tutti sanno che sono cinque o sei mesi che gioca con un dito rotto. È un giocatore che ha un infortunio del genere e in questo momento non può operarsi, perché starebbe fuori tanto tempo, eppure continua a fare prestazioni di questo livello. Non è una questione di ruolo, ma di performance personali: è un giocatore che si esprime sempre a grandi livelli".

Il futuro di Ambrosino, Vergara e Marianucci?
"Come ho già detto precedentemente, noi sapevamo che per questi tre ragazzi — che facciamo un provino, io li ho presi da poco, quindi non è stato un percorso programmato da me — per quanto riguarda Marianucci e Vergara invece è stato un percorso programmato. Sapevamo che catapultarsi in una realtà come il Napoli, con una squadra di questo livello, poteva significare avere poco spazio. Però mi sembrava giusto provarci, perché nella vita chi vuole ambire a qualcosa di importante deve anche tentare cose quasi impossibili. Sapevamo che potevano avere poco spazio, ma anche che ci sarebbero stati benefici: allenarsi con un gruppo di grandi giocatori come quelli del Napoli e con un allenatore come Conte. A fine dicembre, periodo in cui avremmo fatto delle valutazioni, troviamo comunque giocatori migliorati, perché quando lavori con un allenatore del genere e un gruppo del genere, inevitabilmente migliori.

Qualche piccola soddisfazione c’è stata: Vergara in particolare ha debuttato in tutte e quattro le competizioni. Ha messo piede in campo in Supercoppa, in campionato, in Champions e in Coppa Italia, dove ha anche fatto un assist. Ha dimostrato di essere un giocatore da Serie A. A differenza di Marianucci, Vergara la Serie A non l’aveva mai fatta. Anche se hanno avuto poco spazio, ci sono aspetti positivi da prendere. È normale che ora ci siano valutazioni da fare, perché sono giocatori forti, di grande talento, e io non ho mai visto nessuno fare carriera dalla panchina. Magari è giusto che vadano a giocare con continuità e, se dimostrano in Serie A di essere bravi, possono anche ritornare al mittente l’anno prossimo".

Poco spazio?

"Quando parlano gli allenatori bisogna sempre contestualizzare il momento e le situazioni. Io sapevo che sarebbero stati mesi difficili e ho preparato i ragazzi a non avere grosse aspettative dal punto di vista del minutaggio. Ho sempre detto loro di lavorare, stare sereni, e che a fine anno, a fine dicembre, avremmo tirato le somme. È normale che il giocatore o il suo entourage sperassero in qualche minuto in più, ma va bene così: da questa esperienza tiriamo fuori tante cose positive".

Marianucci piace al Torino?

"Sì, Marianucci piace al Torino, piace a Petrachi, il nuovo direttore sportivo. Ma ci sono anche altre squadre interessate. Nei prossimi giorni, dopo Natale, cercheremo di scendere nel dettaglio e capire qual è la soluzione tecnica migliore. Devo parlare anche con i ragazzi, cosa che fino a oggi non sono riuscito a fare perché erano impegnati in Supercoppa. Siamo tornati ieri, oggi doppio allenamento, poi arriva Natale e poi c’è la Cremonese. Dopo il 28 avremo modo di parlarne e capire la soluzione migliore, ma il Torino è sicuramente una squadra a cui Marianucci piace".