Calcio
L'ALLENATORE - Zidane: "Spero di tornare ad allenare presto, mi manca l’adrenalina"
25.06.2023 13:42 di Napoli Magazine

In occasione del suo 51° compleanno Zinedine Zidane ha concesso un’intervista a Telefoot, in onda su TF1, in cui ha parlato del suo futuro: “Spero solo di tornare ad allenare presto. Mi manca l’adrenalina. Ne ho bisogno. Non l’ho avuta per forse due anni, ma arriverà. Non puoi fare a meno del calcio quando ti piace. Quando sei appassionato, la passione rimane intatta. Ci sono momenti in cui sei più rilassato. Ne ho bisogno anch’io. Lavorare di nuovo in Francia? Sì, niente dovrebbe essere proibito. Devi sentire le cose, volerle. So cosa voglio oggi oggi e cosa non voglio. Mi dico solo: se c’è questa pausa, deve esserci, devi accettare quello che arriva e vedremo più tardi”. Dal futuro più prossimo su una panchina agli albori su un rettangolo verde, con un percorso inverso spiega cosa è cambiato da quando è entrato nel mondo del pallone: “Ai miei tempi il calcio era un po’ meno fisico di adesso. Con la sola tecnica potevi andare lontano. Ora penso che sia più complicato. Il calcio di oggi è diverso, se avessi giocato in questo momento forse il mio fisico mi avrebbe giocato un brutto scherzo”. Quindi un commento sui campioni che ha allenato: “Se c’è un giocatore che mi solleva dalla sedia, quello è Karim Benzema. Magari anche Luka Modric, giocatori che, quando hanno palla, pensi che la perderanno, invece no, riescono sempre a farla franca”.

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L'ALLENATORE - Zidane: "Spero di tornare ad allenare presto, mi manca l’adrenalina"

di Napoli Magazine

25/06/2023 - 13:42

In occasione del suo 51° compleanno Zinedine Zidane ha concesso un’intervista a Telefoot, in onda su TF1, in cui ha parlato del suo futuro: “Spero solo di tornare ad allenare presto. Mi manca l’adrenalina. Ne ho bisogno. Non l’ho avuta per forse due anni, ma arriverà. Non puoi fare a meno del calcio quando ti piace. Quando sei appassionato, la passione rimane intatta. Ci sono momenti in cui sei più rilassato. Ne ho bisogno anch’io. Lavorare di nuovo in Francia? Sì, niente dovrebbe essere proibito. Devi sentire le cose, volerle. So cosa voglio oggi oggi e cosa non voglio. Mi dico solo: se c’è questa pausa, deve esserci, devi accettare quello che arriva e vedremo più tardi”. Dal futuro più prossimo su una panchina agli albori su un rettangolo verde, con un percorso inverso spiega cosa è cambiato da quando è entrato nel mondo del pallone: “Ai miei tempi il calcio era un po’ meno fisico di adesso. Con la sola tecnica potevi andare lontano. Ora penso che sia più complicato. Il calcio di oggi è diverso, se avessi giocato in questo momento forse il mio fisico mi avrebbe giocato un brutto scherzo”. Quindi un commento sui campioni che ha allenato: “Se c’è un giocatore che mi solleva dalla sedia, quello è Karim Benzema. Magari anche Luka Modric, giocatori che, quando hanno palla, pensi che la perderanno, invece no, riescono sempre a farla franca”.