Calcio
L'ANALISI - Guido Clemente di San Luca: "Gli arbitri sbagliano, ma se c’è una successione di errori in maniera preponderante a favore di una sola squadra è giusto porsi un dubbio"
15.11.2018 17:07 di Napoli Magazine

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione su Radio CRC Targato Italia è intervenuto Guido Clemente di San Luca, professore dell'Università Vanvitelli: “La sudditanza psicologica è un concetto di ordine psicologico, è una percezione opinabile per definizione. È normale che per De Magistris ci sia e per Salvini no. È normale che il Ministro dell’Interno deve rassicurare la funzionalità del sistema. Chi è il capo dell’amministrazione locale eletto dal popolo che avverte più fortemente i disagi è evidente che debba dire quello. Il mio libro si chiama “Campionato di Calcio e Stato di Diritto”. Il libro raccoglie l’atto di studio che abbiamo fatto tutti noi professori ordinari dell’’università Vanvitelli a Giugno. Il mio intervento è intitolato “Discrezionalità tecnica e accertamenti tecnici nelle decisioni di arbitri e VAR” e verte sull’impianto normativo e la sua applicazione con riguardo ad 8 partite della Juventus dello scorso campionato, in cui c’è una dimostrazione obiettiva delle decisioni illegittime assunte a favore della Juve. Quali siano queste decisioni non spetta a noi dirlo, ma ai giudici. Non tocca ad uno studioso rilevare la causa, ma può supporla ed entriamo nella logica della sudditanza. Se tu riscontri che su 100 decisioni 80 sono favorevoli alla Juventus allora ti accorgi che c’è un sospetto non infondato, non peregrino e ti accorgi che il modo in cui avvengono è orientato. Gli arbitri sbagliano e va bene, ma se c’è una successione di errori in maniera preponderante a favore di una sola squadra è giusto porsi un dubbio. Se ci si pone il dubbio, il giudice potrà indagare. Questa così incostante illeggibilità potrebbe costituire una sorta di notizia criminis. Noi non abbiamo un giudice amministrativo per le decisioni in campo, perché le decisioni in campo hanno il crisma della contemporaneità. L’unico giudice amministrativo potrebbe essere il Var perché consente di circoscrivere i margini di errore in maniera consistente. Mi chiedo perché quest’anno anziché renderlo più effettivo il nuovo protocollo riduce la sua capacità di efficacia. Quando poi potrebbe essere il giudice di appello della contemporaneità”.

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di Napoli Magazine

15/11/2024 - 17:07

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione su Radio CRC Targato Italia è intervenuto Guido Clemente di San Luca, professore dell'Università Vanvitelli: “La sudditanza psicologica è un concetto di ordine psicologico, è una percezione opinabile per definizione. È normale che per De Magistris ci sia e per Salvini no. È normale che il Ministro dell’Interno deve rassicurare la funzionalità del sistema. Chi è il capo dell’amministrazione locale eletto dal popolo che avverte più fortemente i disagi è evidente che debba dire quello. Il mio libro si chiama “Campionato di Calcio e Stato di Diritto”. Il libro raccoglie l’atto di studio che abbiamo fatto tutti noi professori ordinari dell’’università Vanvitelli a Giugno. Il mio intervento è intitolato “Discrezionalità tecnica e accertamenti tecnici nelle decisioni di arbitri e VAR” e verte sull’impianto normativo e la sua applicazione con riguardo ad 8 partite della Juventus dello scorso campionato, in cui c’è una dimostrazione obiettiva delle decisioni illegittime assunte a favore della Juve. Quali siano queste decisioni non spetta a noi dirlo, ma ai giudici. Non tocca ad uno studioso rilevare la causa, ma può supporla ed entriamo nella logica della sudditanza. Se tu riscontri che su 100 decisioni 80 sono favorevoli alla Juventus allora ti accorgi che c’è un sospetto non infondato, non peregrino e ti accorgi che il modo in cui avvengono è orientato. Gli arbitri sbagliano e va bene, ma se c’è una successione di errori in maniera preponderante a favore di una sola squadra è giusto porsi un dubbio. Se ci si pone il dubbio, il giudice potrà indagare. Questa così incostante illeggibilità potrebbe costituire una sorta di notizia criminis. Noi non abbiamo un giudice amministrativo per le decisioni in campo, perché le decisioni in campo hanno il crisma della contemporaneità. L’unico giudice amministrativo potrebbe essere il Var perché consente di circoscrivere i margini di errore in maniera consistente. Mi chiedo perché quest’anno anziché renderlo più effettivo il nuovo protocollo riduce la sua capacità di efficacia. Quando poi potrebbe essere il giudice di appello della contemporaneità”.