Calcio
L'ANALISI - La Marca: "Eintracht avversario da non sottovalutare, grande spirito di abnegazione di Elmas, rinforzo a centrocampo? Atta in crescita esponenziale"
04.11.2025 12:29 di Napoli Magazine
aA

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Come valuta il pari tra Napoli e Como?

“Non c’erano dubbi che sarebbe stata una partita complicata: il Como è una squadra organizzata e dotata di grande qualità. A Napoli ha proposto il suo calcio, che reputo ulteriormente migliorato rispetto alla scorsa stagione, soprattutto in termini di intensità e di prima aggressione. Impressionante la capacità e la facilità con cui l’undici di Fàbregas riesce a trovare il terzo uomo. Detto ciò, se andiamo ad analizzare le occasioni da gol create dai lariani — eccezion fatta per il calcio di rigore, frutto dell’unica imperfezione della retroguardia del Napoli — il Como non ha costruito particolari azioni pericolose. Inoltre, il talento cristallino di Nico Paz è stato limitato notevolmente dai partenopei, che non gli hanno mai concesso la possibilità di accendersi. Da questo punto di vista, il Napoli ha offerto una prova esemplare e di altissima applicazione, e il recupero di Rrahmani è stato fondamentale. È chiaro, tuttavia, che il Napoli abbia sofferto in fase di costruzione, soprattutto contro un Como che andava a mille all’ora. L’assenza di giocatori in grado di dettare i tempi di gioco — praticamente il Napoli ha dovuto fare a meno di Lobotka e Gilmour — ha costretto la squadra a costruire poco in fase offensiva. Nonostante l’ingresso di Elmas, che ha mostrato grande spirito di abnegazione, il contributo offensivo è stato limitato. Højlund deve ancora ritrovare la miglior condizione, mentre Neres, nelle occasioni in cui ha avuto l’uno contro uno, non è riuscito a essere brillante”.

Che cosa si aspetta dalla sfida di Champions con l’Eintracht Francoforte?

“È una sfida fondamentale per il cammino del Napoli in Champions League. Il margine di errore per gli azzurri si assottiglia sempre di più e, giocando in casa, hanno l’obbligo di conquistare i tre punti. L’Eintracht sta vivendo sino a questo momento una stagione caratterizzata da alti e bassi, alternando prestazioni di grande livello ad altre meno convincenti. Basti pensare al suo percorso in Champions League: dopo il travolgente 5-1 inflitto al Galatasaray, la squadra tedesca ha subito due pesanti sconfitte consecutive, entrambe con lo stesso punteggio, contro Atlético Madrid e Liverpool. Nonostante ciò, resta un avversario da non sottovalutare, poiché dispone di diversi giocatori di qualità in grado di creare pericoli. In particolare, la punta Burkardt e l’esterno Doan rappresentano due armi offensive di spessore. Sarà invece pesante l’assenza del gioiellino Can Uzun. A centrocampo, il giocatore da tenere maggiormente d’occhio è Hugo Larsson. Negli ultimi anni, l’Eintracht ha svolto un lavoro eccezionale sul piano societario, grazie a un’attività di scouting di altissimo livello che ha permesso al club di realizzare plusvalenze notevoli con giocatori come Ekitiké, Marmoush, Kolo Muani, Pancho e Lindstrøm, solo per citarne alcuni. Da questo punto di vista si può parlare di una società modello, capace non solo di ottenere risultati sportivi importanti, ma anche di consolidarsi economicamente, reinvestendo parte dei proventi su giovani di prospettiva come Can Uzun, Bahoya, Hugo Larsson e Wahi”.

Secondo lei quale potrebbe essere il nome giusto per rinforzare il centrocampo del Napoli?

“Atta è un giocatore che mi sta davvero impressionando: ha avuto una crescita esponenziale, l’ennesimo grande colpo da parte dell’Udinese, che ancora una volta si conferma un’eccellenza nello scovare gemme preziose. Nel giro di una stagione e mezza è diventato il leader tecnico della squadra, nonostante si tratti di un classe 2003. È un centrocampista moderno, dotato di una struttura fisica importante e capace di adattarsi a diversi ruoli in mediana. Ha mostrato mezzi tecnici di altissimo livello ed è un giocatore che fa del dribbling e del cambio di passo due delle sue qualità principali. Sappiamo quanto sia fondamentale, soprattutto nel calcio italiano, la capacità di creare superiorità numerica, e in questo Atta eccelle. Atta possiede caratteristiche peculiari che si incastrerebbero alla perfezione nel centrocampo del Napoli, che ha bisogno di un profilo strutturato ma al tempo stesso dotato di qualità. Difficilmente l’Udinese se ne priverà già a gennaio, considerando che il rendimento di questo ragazzo continua a crescere partita dopo partita. Potrebbe però diventare un tema caldo per il prossimo mercato estivo: anticipare la concorrenza sarebbe fondamentale, perché un giocatore del genere non potrà che attirare l’interesse dei grandi club europei, soprattutto della Premier League”.

Dopo la Champions ci sarà il Bologna che incontro sarà per il Napoli?

“Il Bologna, insieme al Como, è una delle squadre che più sta impressionando in questo momento, non solo per la qualità della proposta di gioco, ma anche per la capacità del club di confermarsi ad altissimi livelli e, anzi, di migliorarsi in termini di autorevolezza. Tutto questo nonostante in estate siano arrivate le cessioni di due pezzi pregiati come Beukema e Ndoye. Bisogna riconoscere i meriti di una società che ha saputo muoversi con grande intelligenza sul mercato. Al posto di un perno fondamentale come Beukema è arrivato Heggem, centrale norvegese che nel giro di poche partite è diventato un pilastro della difesa, formando con Lucumí una coppia davvero affidabile. Un altro esempio è Cambiaghi: arrivato due anni fa, ha saputo attendere il suo momento dopo l’infortunio che lo aveva frenato nella scorsa stagione, e oggi è uno dei migliori esterni del campionato. Inoltre, Castro si è finalmente sbloccato in questa stagione, mentre Orsolini continua a migliorare e maturare sotto la guida di Italiano, che sta riuscendo a valorizzare al massimo le qualità dei suoi giocatori. Per il Napoli sarà una partita complicatissima, anche se gli azzurri affronteranno un Bologna che, come loro, sarà impegnato in Europa contro il Brann. Gli emiliani, tuttavia, giocheranno giovedì, e avranno quindi poco tempo per recuperare prima della sfida di campionato, inoltre il Brann ha già raccolto sei punti in Europa League e si è dimostrato un avversario tutt’altro che facile da affrontare”.

Come giudica il primo approccio di Spalletti con la Juventus?

“Luciano Spalletti rappresenta con ogni probabilità la scelta ideale per la Juventus in questa fase di transizione. La società bianconera aveva bisogno di un tecnico esperto, carismatico e dotato di una chiara identità tattica, e Spalletti risponde pienamente a questo profilo. Le condizioni contrattuali accettate dimostrano la sua grande motivazione nel voler tornare a misurarsi con il calcio di club ad altissimo livello. È però fondamentale concedergli il tempo necessario per lavorare e trasmettere le sue idee alla squadra. Tra gli obiettivi principali c’è il rilancio di giocatori che hanno rappresentato investimenti importanti negli ultimi anni, come Koopmeiners, David e Openda, dai quali ci si aspetta un rendimento decisivo. Il successo contro la Cremonese, indirizzato subito dalla rete lampo di Kostic, ha offerto buone indicazioni, ma il primo vero banco di prova arriverà con la sfida di Champions League contro lo Sporting Lisbona, formazione organizzata e con grande esperienza internazionale. La Juventus ha bisogno di una vittoria in Europa non solo per rimettersi pienamente in corsa in ottica qualificazione, ma anche per rafforzare la fiducia nel nuovo corso tecnico e misurare la crescita del gruppo. Se Spalletti riuscirà a trasmettere la sua filosofia e a valorizzare i giocatori chiave, il progetto bianconero potrà tornare competitivo su tutti i fronti”.

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'ANALISI - La Marca: "Eintracht avversario da non sottovalutare, grande spirito di abnegazione di Elmas, rinforzo a centrocampo? Atta in crescita esponenziale"

di Napoli Magazine

04/11/2025 - 12:29

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Come valuta il pari tra Napoli e Como?

“Non c’erano dubbi che sarebbe stata una partita complicata: il Como è una squadra organizzata e dotata di grande qualità. A Napoli ha proposto il suo calcio, che reputo ulteriormente migliorato rispetto alla scorsa stagione, soprattutto in termini di intensità e di prima aggressione. Impressionante la capacità e la facilità con cui l’undici di Fàbregas riesce a trovare il terzo uomo. Detto ciò, se andiamo ad analizzare le occasioni da gol create dai lariani — eccezion fatta per il calcio di rigore, frutto dell’unica imperfezione della retroguardia del Napoli — il Como non ha costruito particolari azioni pericolose. Inoltre, il talento cristallino di Nico Paz è stato limitato notevolmente dai partenopei, che non gli hanno mai concesso la possibilità di accendersi. Da questo punto di vista, il Napoli ha offerto una prova esemplare e di altissima applicazione, e il recupero di Rrahmani è stato fondamentale. È chiaro, tuttavia, che il Napoli abbia sofferto in fase di costruzione, soprattutto contro un Como che andava a mille all’ora. L’assenza di giocatori in grado di dettare i tempi di gioco — praticamente il Napoli ha dovuto fare a meno di Lobotka e Gilmour — ha costretto la squadra a costruire poco in fase offensiva. Nonostante l’ingresso di Elmas, che ha mostrato grande spirito di abnegazione, il contributo offensivo è stato limitato. Højlund deve ancora ritrovare la miglior condizione, mentre Neres, nelle occasioni in cui ha avuto l’uno contro uno, non è riuscito a essere brillante”.

Che cosa si aspetta dalla sfida di Champions con l’Eintracht Francoforte?

“È una sfida fondamentale per il cammino del Napoli in Champions League. Il margine di errore per gli azzurri si assottiglia sempre di più e, giocando in casa, hanno l’obbligo di conquistare i tre punti. L’Eintracht sta vivendo sino a questo momento una stagione caratterizzata da alti e bassi, alternando prestazioni di grande livello ad altre meno convincenti. Basti pensare al suo percorso in Champions League: dopo il travolgente 5-1 inflitto al Galatasaray, la squadra tedesca ha subito due pesanti sconfitte consecutive, entrambe con lo stesso punteggio, contro Atlético Madrid e Liverpool. Nonostante ciò, resta un avversario da non sottovalutare, poiché dispone di diversi giocatori di qualità in grado di creare pericoli. In particolare, la punta Burkardt e l’esterno Doan rappresentano due armi offensive di spessore. Sarà invece pesante l’assenza del gioiellino Can Uzun. A centrocampo, il giocatore da tenere maggiormente d’occhio è Hugo Larsson. Negli ultimi anni, l’Eintracht ha svolto un lavoro eccezionale sul piano societario, grazie a un’attività di scouting di altissimo livello che ha permesso al club di realizzare plusvalenze notevoli con giocatori come Ekitiké, Marmoush, Kolo Muani, Pancho e Lindstrøm, solo per citarne alcuni. Da questo punto di vista si può parlare di una società modello, capace non solo di ottenere risultati sportivi importanti, ma anche di consolidarsi economicamente, reinvestendo parte dei proventi su giovani di prospettiva come Can Uzun, Bahoya, Hugo Larsson e Wahi”.

Secondo lei quale potrebbe essere il nome giusto per rinforzare il centrocampo del Napoli?

“Atta è un giocatore che mi sta davvero impressionando: ha avuto una crescita esponenziale, l’ennesimo grande colpo da parte dell’Udinese, che ancora una volta si conferma un’eccellenza nello scovare gemme preziose. Nel giro di una stagione e mezza è diventato il leader tecnico della squadra, nonostante si tratti di un classe 2003. È un centrocampista moderno, dotato di una struttura fisica importante e capace di adattarsi a diversi ruoli in mediana. Ha mostrato mezzi tecnici di altissimo livello ed è un giocatore che fa del dribbling e del cambio di passo due delle sue qualità principali. Sappiamo quanto sia fondamentale, soprattutto nel calcio italiano, la capacità di creare superiorità numerica, e in questo Atta eccelle. Atta possiede caratteristiche peculiari che si incastrerebbero alla perfezione nel centrocampo del Napoli, che ha bisogno di un profilo strutturato ma al tempo stesso dotato di qualità. Difficilmente l’Udinese se ne priverà già a gennaio, considerando che il rendimento di questo ragazzo continua a crescere partita dopo partita. Potrebbe però diventare un tema caldo per il prossimo mercato estivo: anticipare la concorrenza sarebbe fondamentale, perché un giocatore del genere non potrà che attirare l’interesse dei grandi club europei, soprattutto della Premier League”.

Dopo la Champions ci sarà il Bologna che incontro sarà per il Napoli?

“Il Bologna, insieme al Como, è una delle squadre che più sta impressionando in questo momento, non solo per la qualità della proposta di gioco, ma anche per la capacità del club di confermarsi ad altissimi livelli e, anzi, di migliorarsi in termini di autorevolezza. Tutto questo nonostante in estate siano arrivate le cessioni di due pezzi pregiati come Beukema e Ndoye. Bisogna riconoscere i meriti di una società che ha saputo muoversi con grande intelligenza sul mercato. Al posto di un perno fondamentale come Beukema è arrivato Heggem, centrale norvegese che nel giro di poche partite è diventato un pilastro della difesa, formando con Lucumí una coppia davvero affidabile. Un altro esempio è Cambiaghi: arrivato due anni fa, ha saputo attendere il suo momento dopo l’infortunio che lo aveva frenato nella scorsa stagione, e oggi è uno dei migliori esterni del campionato. Inoltre, Castro si è finalmente sbloccato in questa stagione, mentre Orsolini continua a migliorare e maturare sotto la guida di Italiano, che sta riuscendo a valorizzare al massimo le qualità dei suoi giocatori. Per il Napoli sarà una partita complicatissima, anche se gli azzurri affronteranno un Bologna che, come loro, sarà impegnato in Europa contro il Brann. Gli emiliani, tuttavia, giocheranno giovedì, e avranno quindi poco tempo per recuperare prima della sfida di campionato, inoltre il Brann ha già raccolto sei punti in Europa League e si è dimostrato un avversario tutt’altro che facile da affrontare”.

Come giudica il primo approccio di Spalletti con la Juventus?

“Luciano Spalletti rappresenta con ogni probabilità la scelta ideale per la Juventus in questa fase di transizione. La società bianconera aveva bisogno di un tecnico esperto, carismatico e dotato di una chiara identità tattica, e Spalletti risponde pienamente a questo profilo. Le condizioni contrattuali accettate dimostrano la sua grande motivazione nel voler tornare a misurarsi con il calcio di club ad altissimo livello. È però fondamentale concedergli il tempo necessario per lavorare e trasmettere le sue idee alla squadra. Tra gli obiettivi principali c’è il rilancio di giocatori che hanno rappresentato investimenti importanti negli ultimi anni, come Koopmeiners, David e Openda, dai quali ci si aspetta un rendimento decisivo. Il successo contro la Cremonese, indirizzato subito dalla rete lampo di Kostic, ha offerto buone indicazioni, ma il primo vero banco di prova arriverà con la sfida di Champions League contro lo Sporting Lisbona, formazione organizzata e con grande esperienza internazionale. La Juventus ha bisogno di una vittoria in Europa non solo per rimettersi pienamente in corsa in ottica qualificazione, ma anche per rafforzare la fiducia nel nuovo corso tecnico e misurare la crescita del gruppo. Se Spalletti riuscirà a trasmettere la sua filosofia e a valorizzare i giocatori chiave, il progetto bianconero potrà tornare competitivo su tutti i fronti”.