A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica la sconfitta dell’Italia in casa contro la Norvegia?
“Era noto già da tempo che l’Italia sarebbe approdata agli spareggi per accedere alla fase finale e, in questo senso, il risultato contro la Norvegia non avrebbe inciso sulla classifica. Tuttavia, chiudere l’anno con una sconfitta così netta non rappresenta certo la preparazione ideale in vista dei play-off, anche perché proprio la Norvegia costituiva il primo vero banco di prova del nuovo corso guidato da Gattuso. Si tratta di una battuta d’arresto particolarmente pesante, nonostante l’unica nota positiva rappresentata da un Pio Esposito ormai stabilmente inserito nel progetto tecnico. La differenza principale si è vista soprattutto sul piano dell’intensità di gioco, ambito nel quale gli scandinavi hanno mostrato un ritmo superiore. Questo evidenzia una criticità che va affrontata partendo dal nostro campionato, dove il tempo di gioco effettivo deve necessariamente aumentare. Gattuso dovrà ora ricostruire il collettivo. L’Italia dispone di un buon livello di qualità individuale, ma la nostra Nazionale ha sempre trovato la propria forza nel gioco corale e nell’organizzazione tattica: due aspetti che devono tornare al centro del progetto. Va anche sottolineato come il movimento italiano continui a produrre talenti, come dimostra il percorso rilevante dell’Under 17 al Mondiale di categoria. La sfida, oggi, è riuscire ad accompagnare questi giovani nel calcio professionistico, consentendo loro di maturare nel modo corretto e raggiungere il massimo del proprio potenziale”.
Cosa si aspetta da questa settimana in casa Napoli?
“È una settimana cruciale: dopo la sconfitta di Bologna si torna finalmente a lavorare con continuità, in attesa del rientro degli ultimi nazionali. Questo consentirà anche di stemperare il clima creatosi attorno alle numerose voci e alle “presunte” indiscrezioni che hanno caratterizzato gli ultimi giorni. Saranno giorni importanti per ripartire, e mi aspetto un Antonio Conte determinato, capace di trasmettere nuova energia e di dare una scossa all’ambiente. In questo momento la squadra ha bisogno di ritrovare compattezza e ritmo, ma anche di ricostruire fiducia attraverso il lavoro quotidiano. L’obiettivo dev’essere quello di trasformare le difficoltà recenti in uno stimolo per rialzare il livello delle prestazioni, sia sul piano tecnico sia su quello mentale. Conte è l’allenatore che più di tutti dispone dell’esperienza, della credibilità e della leadership necessarie per guidare questo percorso e per riportare il gruppo verso i risultati attesi”.
Che partita sarà Napoli-Atalanta?
“È una partita imprevedibile, innanzitutto per la solita incognita legata alla sosta per le nazionali. Basti pensare che, in casa Napoli, molti riflettori saranno puntati sulla sfida che deciderà la qualificazione diretta al Mondiale tra Scozia e Danimarca, con il confronto diretto tra McTominay e Højlund. Sarà quindi fondamentale capire in che condizioni rientreranno i calciatori impegnati con le rispettive selezioni, sia dal punto di vista mentale sia, soprattutto, da quello fisico, considerando anche che in questa sosta il Napoli ha già perso Anguissa. A ciò si aggiunge che l’avversario, l’Atalanta, ha appena cambiato guida tecnica e in casa nerazzurra c’è grande voglia di riscatto dopo il passo falso casalingo con il Sassuolo. Una partita al Maradona contro i campioni d’Italia rappresenta per loro un’occasione ideale per rilanciarsi e trovare nuove motivazioni. Il Napoli, dal canto suo, vivrà questa settimana con particolare attenzione: la sfida con l’Atalanta può diventare un momento chiave per gli azzurri, l’opportunità per reagire e rimettere in carreggiata una stagione nella quale, al netto delle difficoltà, tutto è ancora pienamente in gioco”.
Si avvicina il rientro di Lukaku, quanto è importante il suo recupero?
“Sarà fondamentale il suo recupero, sia in termini di presenza in campo – quindi sul piano tattico – sia sotto il profilo della leadership, dentro il campo e all’interno dello spogliatoio. L’assenza di Lukaku è stata un fattore determinante per questo Napoli, che aveva impostato gran parte del lavoro estivo immaginando di poter contare proprio su di lui, anche nell’intesa tecnica con De Bruyne. Purtroppo questo scenario non si è concretizzato e la squadra ne ha inevitabilmente risentito. Il suo ritorno sarà importante anche per i centrocampisti: basti pensare che McTominay, nella scorsa stagione, ha beneficiato enormemente del lavoro di Lukaku che, pur garantendo un apporto incredibile alla manovra è riuscito comunque a essere decisivo, chiudendo con una doppia doppia tra gol e assist. Naturalmente servirà cautela: l’infortunio è stato grave e, considerando la sua imponente struttura fisica, avrà bisogno di più tempo per ritrovare la migliore condizione. Resta il fatto che con il suo recupero parliamo di un grande acquisto per il Napoli, un giocatore in grado di spostare gli equilibri nel nostro campionato. È importante sottolineare anche il feeling che lo lega ad Antonio Conte: un aspetto che il Napoli dovrà valorizzare, perché il rientro di Lukaku rappresenta un passaggio chiave per il prosieguo della stagione”.
Quali indicazioni ci potrà fornire Fiorentina-Juventus in merito al percorso intrapreso dalla squadra di Spalletti?
“Sarà una partita particolarmente probante per la Juventus, che si troverà di fronte una Fiorentina con la necessità di risalire immediatamente la classifica e reduce da un cambio di guida tecnica durante la sosta. L’ambiente di Firenze cercherà senza dubbio di trascinare la squadra, considerando anche quanto questa sfida sia sentita dalla piazza, e per questo la Juventus dovrà offrire una prova matura, solida e soprattutto concreta. Sarà anche un test indicativo per valutare il percorso intrapreso da Spalletti alla guida dei bianconeri. Inoltre, alla luce degli impegni con le nazionali, questa potrebbe essere l’occasione per vedere Openda o Jonathan David dal primo minuto nel ruolo di centravanti: il recupero pieno di questi giocatori di talento rappresenta un elemento fondamentale per cercare di ottenere soddisfazioni in questa stagione”.
di Napoli Magazine
18/11/2025 - 13:21
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica la sconfitta dell’Italia in casa contro la Norvegia?
“Era noto già da tempo che l’Italia sarebbe approdata agli spareggi per accedere alla fase finale e, in questo senso, il risultato contro la Norvegia non avrebbe inciso sulla classifica. Tuttavia, chiudere l’anno con una sconfitta così netta non rappresenta certo la preparazione ideale in vista dei play-off, anche perché proprio la Norvegia costituiva il primo vero banco di prova del nuovo corso guidato da Gattuso. Si tratta di una battuta d’arresto particolarmente pesante, nonostante l’unica nota positiva rappresentata da un Pio Esposito ormai stabilmente inserito nel progetto tecnico. La differenza principale si è vista soprattutto sul piano dell’intensità di gioco, ambito nel quale gli scandinavi hanno mostrato un ritmo superiore. Questo evidenzia una criticità che va affrontata partendo dal nostro campionato, dove il tempo di gioco effettivo deve necessariamente aumentare. Gattuso dovrà ora ricostruire il collettivo. L’Italia dispone di un buon livello di qualità individuale, ma la nostra Nazionale ha sempre trovato la propria forza nel gioco corale e nell’organizzazione tattica: due aspetti che devono tornare al centro del progetto. Va anche sottolineato come il movimento italiano continui a produrre talenti, come dimostra il percorso rilevante dell’Under 17 al Mondiale di categoria. La sfida, oggi, è riuscire ad accompagnare questi giovani nel calcio professionistico, consentendo loro di maturare nel modo corretto e raggiungere il massimo del proprio potenziale”.
Cosa si aspetta da questa settimana in casa Napoli?
“È una settimana cruciale: dopo la sconfitta di Bologna si torna finalmente a lavorare con continuità, in attesa del rientro degli ultimi nazionali. Questo consentirà anche di stemperare il clima creatosi attorno alle numerose voci e alle “presunte” indiscrezioni che hanno caratterizzato gli ultimi giorni. Saranno giorni importanti per ripartire, e mi aspetto un Antonio Conte determinato, capace di trasmettere nuova energia e di dare una scossa all’ambiente. In questo momento la squadra ha bisogno di ritrovare compattezza e ritmo, ma anche di ricostruire fiducia attraverso il lavoro quotidiano. L’obiettivo dev’essere quello di trasformare le difficoltà recenti in uno stimolo per rialzare il livello delle prestazioni, sia sul piano tecnico sia su quello mentale. Conte è l’allenatore che più di tutti dispone dell’esperienza, della credibilità e della leadership necessarie per guidare questo percorso e per riportare il gruppo verso i risultati attesi”.
Che partita sarà Napoli-Atalanta?
“È una partita imprevedibile, innanzitutto per la solita incognita legata alla sosta per le nazionali. Basti pensare che, in casa Napoli, molti riflettori saranno puntati sulla sfida che deciderà la qualificazione diretta al Mondiale tra Scozia e Danimarca, con il confronto diretto tra McTominay e Højlund. Sarà quindi fondamentale capire in che condizioni rientreranno i calciatori impegnati con le rispettive selezioni, sia dal punto di vista mentale sia, soprattutto, da quello fisico, considerando anche che in questa sosta il Napoli ha già perso Anguissa. A ciò si aggiunge che l’avversario, l’Atalanta, ha appena cambiato guida tecnica e in casa nerazzurra c’è grande voglia di riscatto dopo il passo falso casalingo con il Sassuolo. Una partita al Maradona contro i campioni d’Italia rappresenta per loro un’occasione ideale per rilanciarsi e trovare nuove motivazioni. Il Napoli, dal canto suo, vivrà questa settimana con particolare attenzione: la sfida con l’Atalanta può diventare un momento chiave per gli azzurri, l’opportunità per reagire e rimettere in carreggiata una stagione nella quale, al netto delle difficoltà, tutto è ancora pienamente in gioco”.
Si avvicina il rientro di Lukaku, quanto è importante il suo recupero?
“Sarà fondamentale il suo recupero, sia in termini di presenza in campo – quindi sul piano tattico – sia sotto il profilo della leadership, dentro il campo e all’interno dello spogliatoio. L’assenza di Lukaku è stata un fattore determinante per questo Napoli, che aveva impostato gran parte del lavoro estivo immaginando di poter contare proprio su di lui, anche nell’intesa tecnica con De Bruyne. Purtroppo questo scenario non si è concretizzato e la squadra ne ha inevitabilmente risentito. Il suo ritorno sarà importante anche per i centrocampisti: basti pensare che McTominay, nella scorsa stagione, ha beneficiato enormemente del lavoro di Lukaku che, pur garantendo un apporto incredibile alla manovra è riuscito comunque a essere decisivo, chiudendo con una doppia doppia tra gol e assist. Naturalmente servirà cautela: l’infortunio è stato grave e, considerando la sua imponente struttura fisica, avrà bisogno di più tempo per ritrovare la migliore condizione. Resta il fatto che con il suo recupero parliamo di un grande acquisto per il Napoli, un giocatore in grado di spostare gli equilibri nel nostro campionato. È importante sottolineare anche il feeling che lo lega ad Antonio Conte: un aspetto che il Napoli dovrà valorizzare, perché il rientro di Lukaku rappresenta un passaggio chiave per il prosieguo della stagione”.
Quali indicazioni ci potrà fornire Fiorentina-Juventus in merito al percorso intrapreso dalla squadra di Spalletti?
“Sarà una partita particolarmente probante per la Juventus, che si troverà di fronte una Fiorentina con la necessità di risalire immediatamente la classifica e reduce da un cambio di guida tecnica durante la sosta. L’ambiente di Firenze cercherà senza dubbio di trascinare la squadra, considerando anche quanto questa sfida sia sentita dalla piazza, e per questo la Juventus dovrà offrire una prova matura, solida e soprattutto concreta. Sarà anche un test indicativo per valutare il percorso intrapreso da Spalletti alla guida dei bianconeri. Inoltre, alla luce degli impegni con le nazionali, questa potrebbe essere l’occasione per vedere Openda o Jonathan David dal primo minuto nel ruolo di centravanti: il recupero pieno di questi giocatori di talento rappresenta un elemento fondamentale per cercare di ottenere soddisfazioni in questa stagione”.