Bruno Longhi, giornalista, analizza su X la sconfitta dell'Inter contro il Milan nella finale di Supercoppa Italiana: “C’è un errore di base quando si giudica l’Inter e si tenta di spiegarne le (rare) sconfitte. Si pensa che abbia la rosa più completa, ed è vero. E che la squadra sia la più forte: ma lo è solo quando la sua cifra tecnica complessiva non viene impoverita dai cambi. Se andate a rivedere gli 11 che erano in campo nei finali delle partite con Juventus (4-4),Leverkusen (0-1) e nella Supercoppa col Milan (2-3) ve ne renderete conto. Perché Asllani non è Calhanoglu. Taremi non è Thuram, Frattesi non è Barella, Zielinski non è Mkhitaryan, Carlos non è Dimarco, e così via. I calciatori non sono tutti uguali e non incidono alla stessa maniera. Considerazione banale, ma talvolta necessaria per spiegare il motivo per cui la stessa squadra non è sempre la stessa squadra. E può anche perdere o non vincere contro avversari ritenuti inferiori”.
C’è un errore di base quando si giudica l’Inter e si tenta di spiegarne le (rare) sconfitte. Si pensa che abbia la rosa più completa , ed è vero. E che la la squadra sia la più forte: ma lo è solo quando la sua cifra tecnica complessiva non viene impoverita dai cambi.
— bruno longhi (@bruno_longhi) January 7, 2025
Se andate…
di Napoli Magazine
07/01/2025 - 18:56
Bruno Longhi, giornalista, analizza su X la sconfitta dell'Inter contro il Milan nella finale di Supercoppa Italiana: “C’è un errore di base quando si giudica l’Inter e si tenta di spiegarne le (rare) sconfitte. Si pensa che abbia la rosa più completa, ed è vero. E che la squadra sia la più forte: ma lo è solo quando la sua cifra tecnica complessiva non viene impoverita dai cambi. Se andate a rivedere gli 11 che erano in campo nei finali delle partite con Juventus (4-4),Leverkusen (0-1) e nella Supercoppa col Milan (2-3) ve ne renderete conto. Perché Asllani non è Calhanoglu. Taremi non è Thuram, Frattesi non è Barella, Zielinski non è Mkhitaryan, Carlos non è Dimarco, e così via. I calciatori non sono tutti uguali e non incidono alla stessa maniera. Considerazione banale, ma talvolta necessaria per spiegare il motivo per cui la stessa squadra non è sempre la stessa squadra. E può anche perdere o non vincere contro avversari ritenuti inferiori”.
C’è un errore di base quando si giudica l’Inter e si tenta di spiegarne le (rare) sconfitte. Si pensa che abbia la rosa più completa , ed è vero. E che la la squadra sia la più forte: ma lo è solo quando la sua cifra tecnica complessiva non viene impoverita dai cambi.
— bruno longhi (@bruno_longhi) January 7, 2025
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