Ciro Troise, giornalista, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Non capisco come sia possibile dire che l’assenza di De Bruyne sia un vantaggio. Avrei voluto vedere ancora la sfida tattica con i Fab Four in campo. Ho sentito dire spesso in questa settimana ‘il Napoli dell’anno scorso’, ma io credo che non basti. Il Napoli fa un altro sport con la Champions. Anche senza De Bruyne deve continuare quella trasformazione che stava facendo. Deve saper fare tutto. Spalletti? Io credo alle sue parole nel 2023 e non cambio idea oggi. C’ero a Udine, il legame è tutto vero. Per me Spalletti si è un po’ incartato a livello comunicativo nell’andare oltre, anche perché si è fatto prendere da quella battaglia con De Laurentiis. Dentro quella battaglia è caduto nell’errore di polarizzare i discorsi. Per me sia i protagonisti del calcio, sia i tifosi napoletani, devono crescere su questo. E per me Spalletti non ha nemmeno cambiato idea. Queste dichiarazioni nel calcio sono fuori tempo, non si dovrebbero più fare. Ci sono anche delle parole di Spalletti dove parlare di fare l’inventario dei sentimenti. Il tifoso vive d’amore, di passione. Ma non è soltanto Napoli così. Io ricordo che, quando Ronaldo andò al Milan, ci furono fischi dalla parte nerazzurra di San Siro. Ricordo anche ciò che è successo a Figo quando passò dal Barcellona al Real Madrid. In più di un’occasione, non bisogna dimenticare che ci sono state anche critiche a Conte, come per esempio quelle sul bel gioco, talvolta eccessive. Anguissa da quando ha incontrato Conte ha segnato dieci gol, negli anni di carriera in precedenza ne aveva fatti tredici”.
di Napoli Magazine
31/10/2025 - 23:34
Ciro Troise, giornalista, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Non capisco come sia possibile dire che l’assenza di De Bruyne sia un vantaggio. Avrei voluto vedere ancora la sfida tattica con i Fab Four in campo. Ho sentito dire spesso in questa settimana ‘il Napoli dell’anno scorso’, ma io credo che non basti. Il Napoli fa un altro sport con la Champions. Anche senza De Bruyne deve continuare quella trasformazione che stava facendo. Deve saper fare tutto. Spalletti? Io credo alle sue parole nel 2023 e non cambio idea oggi. C’ero a Udine, il legame è tutto vero. Per me Spalletti si è un po’ incartato a livello comunicativo nell’andare oltre, anche perché si è fatto prendere da quella battaglia con De Laurentiis. Dentro quella battaglia è caduto nell’errore di polarizzare i discorsi. Per me sia i protagonisti del calcio, sia i tifosi napoletani, devono crescere su questo. E per me Spalletti non ha nemmeno cambiato idea. Queste dichiarazioni nel calcio sono fuori tempo, non si dovrebbero più fare. Ci sono anche delle parole di Spalletti dove parlare di fare l’inventario dei sentimenti. Il tifoso vive d’amore, di passione. Ma non è soltanto Napoli così. Io ricordo che, quando Ronaldo andò al Milan, ci furono fischi dalla parte nerazzurra di San Siro. Ricordo anche ciò che è successo a Figo quando passò dal Barcellona al Real Madrid. In più di un’occasione, non bisogna dimenticare che ci sono state anche critiche a Conte, come per esempio quelle sul bel gioco, talvolta eccessive. Anguissa da quando ha incontrato Conte ha segnato dieci gol, negli anni di carriera in precedenza ne aveva fatti tredici”.