Calcio
L'ANALISI - Vettosi: "Napoli, spesi 326 milioni in due anni sul mercato, Mainoo? Potrebbe permetterselo, ma meglio in prestito"
06.11.2025 20:36 di Napoli Magazine
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Fabrizio Vettosi, analista economico, è intervenuto a Radio Marte: "Secondo le mie previsioni il Napoli chiuderà il bilancio a giugno del 2025 con un ‘rosso’ tra i 35 e i 40 milioni di euro. Rispetto al team di Spalletti siamo passati dai 100 milioni di stipendi, staff compreso, ai 130 dello scorso anno e sino ai 150 che peseranno sul bilancio 2025-26, visto che sono arrivati calciatori con ingaggi pesanti, De Bruyne e Hojlund, ad esempio. Con il passaggio almeno ai play off di Champions si incasseranno almeno 47 milioni, a cui bisogna aggiungere gli incassi allo stadio. Con gli ottavi ci sarebbero altri 20 milioni di introiti, all'incirca. Il Napoli ha speso 326,5 milioni sul mercato in due anni: li ha impegnati, più che spesi, perché le dinamiche dell'acquisto prevedono spesso, e sempre di più, il prestito con opzione e dilazioni varie. In teoria dalle uscite potrebbero arrivare 111 milioni, se tutti i calciatori prestati saranno riscattati, ma la vedo dura visto il rendimento dei vari Cajuste e Lindstrom. A gennaio il club non ha molto margine di manovra. E’ chiaro che per un club come quello azzurro occorre qualificarsi alla prossima Champions League per potersi sostenere, altrimenti, se non si centra l’obiettivo, ci può essere un effetto dirompente. Il Napoli, in teoria, molta teoria, potrebbe avere ancora spazio per fare investimenti per una cinquantina di milioni di bilancio. Il vero problema, però, è la rigidità dei costi che ti metti a carico: se non andasse in porto l'obiettivo Champions, diventato un punto di equilibrio, il Napoli entrerebbe in un'area di perdita. Mainoo insomma potrebbe essere preso, meglio se in prestito con diritto e senza obbligo. De Laurentiis, presidente e proprietario, ha portato avanti l'azienda in un contesto molto più limitato di quello attuale. Le migliori performance finanziarie le abbiamo avute con Mazzarri e Sarri, che non avevano giocatori tutti di pari livello: i costi dell'area tecnica, all'epoca, erano vicini agli 80 milioni, non di più. E' un aspetto sul quale riflettere".

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di Napoli Magazine

06/11/2025 - 20:36

Fabrizio Vettosi, analista economico, è intervenuto a Radio Marte: "Secondo le mie previsioni il Napoli chiuderà il bilancio a giugno del 2025 con un ‘rosso’ tra i 35 e i 40 milioni di euro. Rispetto al team di Spalletti siamo passati dai 100 milioni di stipendi, staff compreso, ai 130 dello scorso anno e sino ai 150 che peseranno sul bilancio 2025-26, visto che sono arrivati calciatori con ingaggi pesanti, De Bruyne e Hojlund, ad esempio. Con il passaggio almeno ai play off di Champions si incasseranno almeno 47 milioni, a cui bisogna aggiungere gli incassi allo stadio. Con gli ottavi ci sarebbero altri 20 milioni di introiti, all'incirca. Il Napoli ha speso 326,5 milioni sul mercato in due anni: li ha impegnati, più che spesi, perché le dinamiche dell'acquisto prevedono spesso, e sempre di più, il prestito con opzione e dilazioni varie. In teoria dalle uscite potrebbero arrivare 111 milioni, se tutti i calciatori prestati saranno riscattati, ma la vedo dura visto il rendimento dei vari Cajuste e Lindstrom. A gennaio il club non ha molto margine di manovra. E’ chiaro che per un club come quello azzurro occorre qualificarsi alla prossima Champions League per potersi sostenere, altrimenti, se non si centra l’obiettivo, ci può essere un effetto dirompente. Il Napoli, in teoria, molta teoria, potrebbe avere ancora spazio per fare investimenti per una cinquantina di milioni di bilancio. Il vero problema, però, è la rigidità dei costi che ti metti a carico: se non andasse in porto l'obiettivo Champions, diventato un punto di equilibrio, il Napoli entrerebbe in un'area di perdita. Mainoo insomma potrebbe essere preso, meglio se in prestito con diritto e senza obbligo. De Laurentiis, presidente e proprietario, ha portato avanti l'azienda in un contesto molto più limitato di quello attuale. Le migliori performance finanziarie le abbiamo avute con Mazzarri e Sarri, che non avevano giocatori tutti di pari livello: i costi dell'area tecnica, all'epoca, erano vicini agli 80 milioni, non di più. E' un aspetto sul quale riflettere".