Calcio
L'ANALISI - Zazzaroni: "La Juve è terza e ha un'altra faccia"
13.04.2025 10:40 di Napoli Magazine

Il giornalista Ivan Zazzaroni scrive sul Corriere dello Sport a proposito della vittoria della Juventus contro il Lecce: "La Juve è terza, in attesa che Atalanta e Bologna si facciano male, maluccio o del bene, ma soltanto a una delle due. È terza e ha un’altra faccia, la stessa da tre settimane, così diversa da quelle - tante, troppe - mostrate nei mesi precedenti. Ha contorni precisi, ora, facilmente identificabili, e se Gatti non si fosse infortunato e Koopmeiners non avesse accusato un ritardo di condizione, l’undici potremmo recitarlo senza particolari sforzi. A differenza del suo predecessore, Tudor non ama i voli di fantasia, non è un tecnico sofisticato: valutati il poco tempo a disposizione, i vuoti di calendario (la Juve è fuori da tutto) e le necessità di classifica, ha subito deciso quale fosse la formazione titolare e non si è più allontanato dall’idea di partenza (...). Restano tuttavia le fragilità difensive e i cali di tensione (secondo tempo). Vlahovic, che ha ritrovato ruolo e centralità, si dà tanto da fare, ma è all’inseguimento della pietra verde, del colpo da sblocco: una condizione non nuova per un attaccante in crisi di fiducia. La sua partecipazione alla manovra risulta comunque più efficace".

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L'ANALISI - Zazzaroni: "La Juve è terza e ha un'altra faccia"

di Napoli Magazine

13/04/2025 - 10:40

Il giornalista Ivan Zazzaroni scrive sul Corriere dello Sport a proposito della vittoria della Juventus contro il Lecce: "La Juve è terza, in attesa che Atalanta e Bologna si facciano male, maluccio o del bene, ma soltanto a una delle due. È terza e ha un’altra faccia, la stessa da tre settimane, così diversa da quelle - tante, troppe - mostrate nei mesi precedenti. Ha contorni precisi, ora, facilmente identificabili, e se Gatti non si fosse infortunato e Koopmeiners non avesse accusato un ritardo di condizione, l’undici potremmo recitarlo senza particolari sforzi. A differenza del suo predecessore, Tudor non ama i voli di fantasia, non è un tecnico sofisticato: valutati il poco tempo a disposizione, i vuoti di calendario (la Juve è fuori da tutto) e le necessità di classifica, ha subito deciso quale fosse la formazione titolare e non si è più allontanato dall’idea di partenza (...). Restano tuttavia le fragilità difensive e i cali di tensione (secondo tempo). Vlahovic, che ha ritrovato ruolo e centralità, si dà tanto da fare, ma è all’inseguimento della pietra verde, del colpo da sblocco: una condizione non nuova per un attaccante in crisi di fiducia. La sua partecipazione alla manovra risulta comunque più efficace".