La maglietta all'asta, la nuova vita da allenatore e i ricordi da attaccante. Francesco 'Ciccio' Baiano si racconta così a Casa Di Marzio: "Quando ho sentito Ciro Ferrara ho subito fatto parte dell’asta benefica per l’emergenza coronavirus", spiega l'ex Napoli e Fiorentina, oggi 52 anni. "Queste iniziative fanno bene al cuore, noi siamo dei privilegiati. La Fondazione Cannavaro-Ferrara si sta dando molto da fare e ho messo all’asta una maglia a cui tengo molto: la numero 8 della Fiorentina, un numero che non avevo mai indossato prima. Ma a Firenze la 9 e la 10 erano già prenotate quando arrivai io".
Oggi anche Baiano è allenatore, l'ultima esperienza sulla panchina della Primavera del Pisa: "Più Ranieri o più Zeman? Un po’ e un po’", sorride. "Sicuramente Zeman è stato fondamentale per me, anche per il me allenatore, oggi uso il 4-3-3 con i miei ragazzi del Pisa. Passare in panchina non è facile, devi stare attento a 25 teste diverse. Con Sarri ho ancora un ottimo rapporto, ci siamo sentiti un paio di settimane fa e sono contento stia facendo bene a Torino. Non è facile fare sin da subito quello che sta facendo lui con una squadra di campioni che vince da otto anni di fila. Gli allenatori non hanno la bacchetta magica".
di Napoli Magazine
21/04/2024 - 23:54
La maglietta all'asta, la nuova vita da allenatore e i ricordi da attaccante. Francesco 'Ciccio' Baiano si racconta così a Casa Di Marzio: "Quando ho sentito Ciro Ferrara ho subito fatto parte dell’asta benefica per l’emergenza coronavirus", spiega l'ex Napoli e Fiorentina, oggi 52 anni. "Queste iniziative fanno bene al cuore, noi siamo dei privilegiati. La Fondazione Cannavaro-Ferrara si sta dando molto da fare e ho messo all’asta una maglia a cui tengo molto: la numero 8 della Fiorentina, un numero che non avevo mai indossato prima. Ma a Firenze la 9 e la 10 erano già prenotate quando arrivai io".
Oggi anche Baiano è allenatore, l'ultima esperienza sulla panchina della Primavera del Pisa: "Più Ranieri o più Zeman? Un po’ e un po’", sorride. "Sicuramente Zeman è stato fondamentale per me, anche per il me allenatore, oggi uso il 4-3-3 con i miei ragazzi del Pisa. Passare in panchina non è facile, devi stare attento a 25 teste diverse. Con Sarri ho ancora un ottimo rapporto, ci siamo sentiti un paio di settimane fa e sono contento stia facendo bene a Torino. Non è facile fare sin da subito quello che sta facendo lui con una squadra di campioni che vince da otto anni di fila. Gli allenatori non hanno la bacchetta magica".