Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Tarcisio Burgnich, pilastro della Grande Inter del mago Herrera, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto emerso:
La ripresa: "È bene che cominci ed anche presto, la gente sente il bisogno di calcio".
L'Inter di Conte: "Credo che sia una squadra vincente, ha un gruppo di calciatori validi per puntare allo scudetto".
Conte come Herrera: "A livello di qualità si somigliano anche se gli manca la personalità di Herrera. Un fattore positivo è sicuramente che Conte è seguito nel progetto dalla società".
Gap dalla Juventus: "Al momento non ci sono tante differenze, la Lazio ha una grande squadra con un ottimo allenatore e potrebbe facilmente inserirsi all'interno della lotta per lo scudetto".
Il futuro di Lautaro: "Devono tenerlo, è un ragazzo importante e con tante qualità, può essere il futuro dell'Inter".
I ricordi di Napoli: "È stato un periodo con ottimi risultati, eravamo una squadra valida che giocava bene a calcio e che proponeva novità tattiche per quell'epoca".
Vinicio: "Dopo l'inizio non facile disputammo un ottimo campionato e dimostrammo di saper giocare a calcio".
Italia-Germania 4-3: "Fu una partita molto attesa, mettere sotto la Germania non era facile, facemmo un grande incontro, meritando la vittoria contro una delle migliori compagini mondiali"
La partita con il Brasile: "Quel Brasile dominava da tanti anni anche contro le squadre europee. Erano una grande formazione e giocava davvero bene".
Koulibaly: "Si sta comportando bene, ma siamo noi che vogliamo qualcosa di più. È un ottimo giocatore ma non può essere paragonato ai vari Pelè e Mardona, nonostante le sua grandi qualità".
Partite a porte chiuse: "Non mi è mai capitato in carriera e per me non è calcio. I giocatori aspettano i tifosi e sono necessari per le squadre".
Derby: "Ne abbiamo giocati tanti e la cosa importante era vincerli. Non era facile mettere sotto le grandi compagini che si andavano ad affrontare, sia quando militavo nell'Inter e sia con la maglia del Napoli contro le formazioni del sud".
di Napoli Magazine
05/06/2024 - 00:25
Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Tarcisio Burgnich, pilastro della Grande Inter del mago Herrera, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto emerso:
La ripresa: "È bene che cominci ed anche presto, la gente sente il bisogno di calcio".
L'Inter di Conte: "Credo che sia una squadra vincente, ha un gruppo di calciatori validi per puntare allo scudetto".
Conte come Herrera: "A livello di qualità si somigliano anche se gli manca la personalità di Herrera. Un fattore positivo è sicuramente che Conte è seguito nel progetto dalla società".
Gap dalla Juventus: "Al momento non ci sono tante differenze, la Lazio ha una grande squadra con un ottimo allenatore e potrebbe facilmente inserirsi all'interno della lotta per lo scudetto".
Il futuro di Lautaro: "Devono tenerlo, è un ragazzo importante e con tante qualità, può essere il futuro dell'Inter".
I ricordi di Napoli: "È stato un periodo con ottimi risultati, eravamo una squadra valida che giocava bene a calcio e che proponeva novità tattiche per quell'epoca".
Vinicio: "Dopo l'inizio non facile disputammo un ottimo campionato e dimostrammo di saper giocare a calcio".
Italia-Germania 4-3: "Fu una partita molto attesa, mettere sotto la Germania non era facile, facemmo un grande incontro, meritando la vittoria contro una delle migliori compagini mondiali"
La partita con il Brasile: "Quel Brasile dominava da tanti anni anche contro le squadre europee. Erano una grande formazione e giocava davvero bene".
Koulibaly: "Si sta comportando bene, ma siamo noi che vogliamo qualcosa di più. È un ottimo giocatore ma non può essere paragonato ai vari Pelè e Mardona, nonostante le sua grandi qualità".
Partite a porte chiuse: "Non mi è mai capitato in carriera e per me non è calcio. I giocatori aspettano i tifosi e sono necessari per le squadre".
Derby: "Ne abbiamo giocati tanti e la cosa importante era vincerli. Non era facile mettere sotto le grandi compagini che si andavano ad affrontare, sia quando militavo nell'Inter e sia con la maglia del Napoli contro le formazioni del sud".