Calcio
L'EX - Castellini: "Napoli una parte fondamentale della mia vita, la squadra degli anni '80 un gruppo vero"
12.12.2025 19:52 di Napoli Magazine
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Luciano Castellini, ex portiere e storico preparatore, è intervenuto a "Difendo la città" su Radio Tutto Napoli: "Gli anni a Napoli sono stati tutti belli. Col tempo si ricordano con piacere anche le difficoltà, che poi vere difficoltà non erano. Io ho sempre detto una cosa: non ho mai lavorato, ho sempre giocato e mi sono divertito. Allenarsi, fare questa vita, era una meraviglia. Napoli non è una piazza facile, soprattutto per un portiere. Devi entrare subito nella mentalità giusta e dare tutto. Io ero già esperto, sapevo cosa mi aspettava. Quando perdevo, mi vergognavo: restavo in pigiama fino al martedì. Il Napoli degli anni '80 ra una squadra che stava crescendo. Ho giocato con grandi calciatori, da Krol a Diaz, fino a un anno con Diego. Era un gruppo vero. Milinkovic-Savic e Meret? Due portieri nella stessa squadra non è produttivo. Lo dico con franchezza. Io so che tipo di portiere ero: se c’era concorrenza, uno stava meglio e l’altro peggio. Meret lo conosco da ragazzo, Milinkovic-Savic meno. Ma certe scelte spettano all’allenatore. Quanto servirebbe oggi un leader come Bruscolotti nello spogliatoio? antissimo. Beppe era il Napoli, come Totonno Juliano. I napoletani in squadra avevano un peso enorme. Eravamo un gruppo vero, ancora oggi siamo legati. Ringrazio tutti per l’affetto. Napoli resta una parte fondamentale della mia vita".

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L'EX - Castellini: "Napoli una parte fondamentale della mia vita, la squadra degli anni '80 un gruppo vero"

di Napoli Magazine

12/12/2025 - 19:52

Luciano Castellini, ex portiere e storico preparatore, è intervenuto a "Difendo la città" su Radio Tutto Napoli: "Gli anni a Napoli sono stati tutti belli. Col tempo si ricordano con piacere anche le difficoltà, che poi vere difficoltà non erano. Io ho sempre detto una cosa: non ho mai lavorato, ho sempre giocato e mi sono divertito. Allenarsi, fare questa vita, era una meraviglia. Napoli non è una piazza facile, soprattutto per un portiere. Devi entrare subito nella mentalità giusta e dare tutto. Io ero già esperto, sapevo cosa mi aspettava. Quando perdevo, mi vergognavo: restavo in pigiama fino al martedì. Il Napoli degli anni '80 ra una squadra che stava crescendo. Ho giocato con grandi calciatori, da Krol a Diaz, fino a un anno con Diego. Era un gruppo vero. Milinkovic-Savic e Meret? Due portieri nella stessa squadra non è produttivo. Lo dico con franchezza. Io so che tipo di portiere ero: se c’era concorrenza, uno stava meglio e l’altro peggio. Meret lo conosco da ragazzo, Milinkovic-Savic meno. Ma certe scelte spettano all’allenatore. Quanto servirebbe oggi un leader come Bruscolotti nello spogliatoio? antissimo. Beppe era il Napoli, come Totonno Juliano. I napoletani in squadra avevano un peso enorme. Eravamo un gruppo vero, ancora oggi siamo legati. Ringrazio tutti per l’affetto. Napoli resta una parte fondamentale della mia vita".