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L'EX FIORENTINA - Antognoni: "Non vedo fiorentinità, manca tranquillità nel gruppo"
07.12.2025 13:33 di Napoli Magazine
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Giancarlo Antognoni, capo delegazione dell'Italia Under 21 ed ex centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista a La Nazione. Ecco un estratto: "Non vedo fiorentinità: lo ha detto anche Vittorio (Cecchi Gori, ndr). E questo incide a livello societario. Alla squadra manca tranquillità, la piazza è esigente ma non fa mancare il suo sostegno. Ormai il singolo non vince più da solo, serve il gruppo. Un tempo si andava a cena tutti insieme, oggi mi sembra che tra i giocatori ci sia meno contatto, l'era dei social ha cambiato anche le dinamiche di spogliatoi. Franchi cantiere aperto? Sì, anche questo è un fattore. Rifarlo nuovo sarebbe stato meglio, per i lavori al Franchi servirà tempo ma avremo comunque uno stadio all'altezza. Centenario della fondazione? lo festeggio con la gente, non con le proprietà. Sono sempre stato coerente con tutti: società e tifosi. In campo le giocate facili non mi piacevano, facevo sempre la scelta più azzardata, così anche fuori. E la mia dignità me la gioco con tutti. Con Commisso non ci siamo trovati, mi sono sentito degradato senza motivo". 

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L'EX FIORENTINA - Antognoni: "Non vedo fiorentinità, manca tranquillità nel gruppo"

di Napoli Magazine

07/12/2025 - 13:33

Giancarlo Antognoni, capo delegazione dell'Italia Under 21 ed ex centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista a La Nazione. Ecco un estratto: "Non vedo fiorentinità: lo ha detto anche Vittorio (Cecchi Gori, ndr). E questo incide a livello societario. Alla squadra manca tranquillità, la piazza è esigente ma non fa mancare il suo sostegno. Ormai il singolo non vince più da solo, serve il gruppo. Un tempo si andava a cena tutti insieme, oggi mi sembra che tra i giocatori ci sia meno contatto, l'era dei social ha cambiato anche le dinamiche di spogliatoi. Franchi cantiere aperto? Sì, anche questo è un fattore. Rifarlo nuovo sarebbe stato meglio, per i lavori al Franchi servirà tempo ma avremo comunque uno stadio all'altezza. Centenario della fondazione? lo festeggio con la gente, non con le proprietà. Sono sempre stato coerente con tutti: società e tifosi. In campo le giocate facili non mi piacevano, facevo sempre la scelta più azzardata, così anche fuori. E la mia dignità me la gioco con tutti. Con Commisso non ci siamo trovati, mi sono sentito degradato senza motivo".