Calcio
L'EX - Protti: "Milik? Deve crescere, ma lo vedrei ancora bene nel Napoli"
12.06.2020 01:08 di Napoli Magazine

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Igor Protti, ex attaccante di Napoli, Livorno e Lazio tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto emerso:

 

La ripresa: "Era normale che ci trovassimo in una situazione unica e complessa, non era facile prendere delle decisioni. La ripartenza del calcio è un segnale di speranza, visto che fa girare l'economia, anche se ci sono temi come la salute che vanno messi davanti a tutto. Faccio fatica a pensare a come le squadre ritorneranno in campo, è impossibile fare pronostici, l'unica speranza è che la stagione volga al termine".

 

La Coppa Italia: "Mi aspetto che ci possano essere partite inaspettate, dobbiamo cancellare i valori espressi prima della sosta, troveremo squadre diverse e siccome il calcio di oggi è molto fisico, in molte sfide potremmo vedere risultati inaspettati".

 

Lazio: "La Lazio era in un momento d'oro, sono convinto che la squadra abbia un'unità tale per poter superare questo periodo di crisi. I biancocelesti si ripresenteranno allo stesso modo in cui l'abbiamo lasciati. In generale possiamo aspettarci di tutto ma credo che la lotta per lo scudetto sarà serrata fino alla fine".

 

Esperienza alla Lazio: "È stata la mia prima occasione di giocare le coppe europee, sono arrivato a 29 anni e mi sono conquistato questa grande squadra dopo tanta gavetta. In quella compagine di spessore incontrammo delle difficoltà inaspettate, venivo da 4 anni di Bari e il cambiamento non fu semplice. Nel girone di ritorno inanellammo una serie di risultati utili che ci portò al quarto posto. Segnai tanti gol e soprattutto mi ricordo la rete siglata nel derby a tempo scaduto".

 

Immobile: "Immobile è un centravanti moderno, sa fare tutto, segna in ogni modo. Ha fatto gol in tante squadre e ha dimostrato totalmente il suo valore. Ha la fortuna di avere una squadra che gioca per lui, quando a centrocampo hai giocatori come Luis Alberto e Milinkovic Savic è come una manna dal cielo".

 

Il futuro di Milik: "Mi piace molto e lo conosco da tempo, lo vidi nell'under 21 polacca e mi fece una grandissima impressione, confermata in Italia nonostante i due gravi infortuni. È ritornato e deve crescere sotto alcuni aspetti, ma lo considero un grandissimo giocatore, mi farebbe piacere vederlo ancora con la maglia azzurra".

 

Il mancato passaggio all'Inter: "Il passaggio era praticamente fatto e si erano trovati tutti gli accordi. Dovevo attendere la cessione di Zamorano che non si è mai concretizzata, quindi decisi di lasciar stare e andare alla Lazio".

 

Il calcio del sud: "Spero che il calcio del sud possa rilanciarsi, la mia carriera si è sviluppata in particolare modo nel Meridione al sono molto legato. Mi piacerebbe vedere presto diverse squadre del sud in Serie A, tra cui il Bari che ha una base societaria molto solida e che li può portare anche a giocare le coppe europee. A Messina invece ci vuole ancora tanto tempo affinché il calcio possa risorgere".

 

L'ultimo anno in Serie A con il Livorno: "È stato un regalo che mi sono fatto, quando tornai nel '99 avevo come obiettivo di riportare il Livorno in B. Con l'arrivo di Lucarelli facemmo grandi cose e fummo promossi in Serie A. Arrivammo ottavi a pari punti con il Messina, durante la prima partita pareggiammo a San Siro contro il Milan. Durante la stagione ci siamo tolti tantissime soddisfazioni come la vittoria in casa con il Milan o il pareggio con la Juventus".

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L'EX - Protti: "Milik? Deve crescere, ma lo vedrei ancora bene nel Napoli"

di Napoli Magazine

12/06/2020 - 01:08

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Igor Protti, ex attaccante di Napoli, Livorno e Lazio tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto emerso:

 

La ripresa: "Era normale che ci trovassimo in una situazione unica e complessa, non era facile prendere delle decisioni. La ripartenza del calcio è un segnale di speranza, visto che fa girare l'economia, anche se ci sono temi come la salute che vanno messi davanti a tutto. Faccio fatica a pensare a come le squadre ritorneranno in campo, è impossibile fare pronostici, l'unica speranza è che la stagione volga al termine".

 

La Coppa Italia: "Mi aspetto che ci possano essere partite inaspettate, dobbiamo cancellare i valori espressi prima della sosta, troveremo squadre diverse e siccome il calcio di oggi è molto fisico, in molte sfide potremmo vedere risultati inaspettati".

 

Lazio: "La Lazio era in un momento d'oro, sono convinto che la squadra abbia un'unità tale per poter superare questo periodo di crisi. I biancocelesti si ripresenteranno allo stesso modo in cui l'abbiamo lasciati. In generale possiamo aspettarci di tutto ma credo che la lotta per lo scudetto sarà serrata fino alla fine".

 

Esperienza alla Lazio: "È stata la mia prima occasione di giocare le coppe europee, sono arrivato a 29 anni e mi sono conquistato questa grande squadra dopo tanta gavetta. In quella compagine di spessore incontrammo delle difficoltà inaspettate, venivo da 4 anni di Bari e il cambiamento non fu semplice. Nel girone di ritorno inanellammo una serie di risultati utili che ci portò al quarto posto. Segnai tanti gol e soprattutto mi ricordo la rete siglata nel derby a tempo scaduto".

 

Immobile: "Immobile è un centravanti moderno, sa fare tutto, segna in ogni modo. Ha fatto gol in tante squadre e ha dimostrato totalmente il suo valore. Ha la fortuna di avere una squadra che gioca per lui, quando a centrocampo hai giocatori come Luis Alberto e Milinkovic Savic è come una manna dal cielo".

 

Il futuro di Milik: "Mi piace molto e lo conosco da tempo, lo vidi nell'under 21 polacca e mi fece una grandissima impressione, confermata in Italia nonostante i due gravi infortuni. È ritornato e deve crescere sotto alcuni aspetti, ma lo considero un grandissimo giocatore, mi farebbe piacere vederlo ancora con la maglia azzurra".

 

Il mancato passaggio all'Inter: "Il passaggio era praticamente fatto e si erano trovati tutti gli accordi. Dovevo attendere la cessione di Zamorano che non si è mai concretizzata, quindi decisi di lasciar stare e andare alla Lazio".

 

Il calcio del sud: "Spero che il calcio del sud possa rilanciarsi, la mia carriera si è sviluppata in particolare modo nel Meridione al sono molto legato. Mi piacerebbe vedere presto diverse squadre del sud in Serie A, tra cui il Bari che ha una base societaria molto solida e che li può portare anche a giocare le coppe europee. A Messina invece ci vuole ancora tanto tempo affinché il calcio possa risorgere".

 

L'ultimo anno in Serie A con il Livorno: "È stato un regalo che mi sono fatto, quando tornai nel '99 avevo come obiettivo di riportare il Livorno in B. Con l'arrivo di Lucarelli facemmo grandi cose e fummo promossi in Serie A. Arrivammo ottavi a pari punti con il Messina, durante la prima partita pareggiammo a San Siro contro il Milan. Durante la stagione ci siamo tolti tantissime soddisfazioni come la vittoria in casa con il Milan o il pareggio con la Juventus".