Marco Amelia, allenatore ed ex portiere, è intervenuto a A Tutta C su TMW Radio, soffermandosi sulle difficoltà logistiche che si sono presente con il rinvio delle manifestazioni sportive previste a Pasquetta a seguito della morte di Papa Francesco: "È molto complicata la riorganizzazione del tutto, soprattutto per le trasferte. Io ho un mio pensiero su quello che è successo in questi giorni, sarebbe stato molto più bello giocare, onorare il Papa con gli stadi pieni, con minuti di raccoglimento, con applausi, piuttosto che fermare tutto lo sport, che per altro per il Papa era vita. Poi, ho rispetto per chi prende decisioni, ma ho paura che chi prende decisioni tante volte non pensi alle conseguenze che poi sono, ai sacrifici che fanno i club, alle persone che lavorano per gli stessi e soprattutto al riorganizzare. La partita da rigiocare diventa ancora più complicata rispetto a quella annullata. L'abbiamo visto con la Fiorentina che è una squadra di Serie A quali sono state le difficoltà, figuriamoci per squadre di Serie C che hanno meno budget.. È vero che siamo di fronte a un evento mondiale, un evento storico, però, per quello che ho conosciuto il Santo Padre quando ho avuto la fortuna tramite la Federazione di incontrarlo, ho visto che era una persona che amava lo sport, che è stato sempre vicino allo sport, a chi fa sport e credo che l'avremmo dovuto onorare facendolo, lo sport, non fermando quello che poi è una parte vitale per la vita sociale di tutti noi. Rinviare tutto, per me, è stato un errore, ma ripeto è un mio pensiero. Oggi poi bisogna andare avanti, ma ci troviamo di fronte a delle complicazioni nette per quello che riguarda il dover recuperare le partite. In questo momento la Serie C deve riorganizzare tutto, i club sono in difficoltà, parliamo anche di chi deve andare in Sardegna come il Carpi: bisognava un attimino essere un po' più riflessivi perché è giusto così e perché ripeto per onorare il Papa sarebbe stato molto più bello giocare e farlo con i tifosi negli stadi".
di Napoli Magazine
23/04/2025 - 13:09
Marco Amelia, allenatore ed ex portiere, è intervenuto a A Tutta C su TMW Radio, soffermandosi sulle difficoltà logistiche che si sono presente con il rinvio delle manifestazioni sportive previste a Pasquetta a seguito della morte di Papa Francesco: "È molto complicata la riorganizzazione del tutto, soprattutto per le trasferte. Io ho un mio pensiero su quello che è successo in questi giorni, sarebbe stato molto più bello giocare, onorare il Papa con gli stadi pieni, con minuti di raccoglimento, con applausi, piuttosto che fermare tutto lo sport, che per altro per il Papa era vita. Poi, ho rispetto per chi prende decisioni, ma ho paura che chi prende decisioni tante volte non pensi alle conseguenze che poi sono, ai sacrifici che fanno i club, alle persone che lavorano per gli stessi e soprattutto al riorganizzare. La partita da rigiocare diventa ancora più complicata rispetto a quella annullata. L'abbiamo visto con la Fiorentina che è una squadra di Serie A quali sono state le difficoltà, figuriamoci per squadre di Serie C che hanno meno budget.. È vero che siamo di fronte a un evento mondiale, un evento storico, però, per quello che ho conosciuto il Santo Padre quando ho avuto la fortuna tramite la Federazione di incontrarlo, ho visto che era una persona che amava lo sport, che è stato sempre vicino allo sport, a chi fa sport e credo che l'avremmo dovuto onorare facendolo, lo sport, non fermando quello che poi è una parte vitale per la vita sociale di tutti noi. Rinviare tutto, per me, è stato un errore, ma ripeto è un mio pensiero. Oggi poi bisogna andare avanti, ma ci troviamo di fronte a delle complicazioni nette per quello che riguarda il dover recuperare le partite. In questo momento la Serie C deve riorganizzare tutto, i club sono in difficoltà, parliamo anche di chi deve andare in Sardegna come il Carpi: bisognava un attimino essere un po' più riflessivi perché è giusto così e perché ripeto per onorare il Papa sarebbe stato molto più bello giocare e farlo con i tifosi negli stadi".