Calcio
L'OPINIONE - Ancelotti: "Zaniolo? Il privato da gestire come meglio si crede"
04.01.2021 11:01 di Napoli Magazine

"Si parla del trasferimento di Khedira all'Everton, perché in questo momento ci mancano grossi giocatori a centrocampo, come Allan: noi abbiamo investito a giugno dell'anno scorso e quegli investimenti ci bastano". Così Carlo Ancelotti, a Radio Anch'io lo sport su RadioRai. Sulla vicenda Zaniolo, Ancelotti è lapidario: "Credo che i panni sporchi vadano lavati in casa e questo vale anche per lo spogliatoio; ognuno di noi deve gestire l'aspetto personale come meglio crede. La pubblicizzazione di tutto questo rappresenta un dato per tutti e non solo per il giocatore. Rimanere a galla nel calcio? Il calcio è un privilegio, in questo momento internet ha un po' allontanato le relazioni personali, è molto difficile avere relazioni dirette e questo incide sulla vita privata. Noi all'Everton abbiamo delle regole comportamentali, ma è impossibile evitare la presenza dei calciatori sui social. Dipende dall'intelligenza personale gestirli. Io la chiamo la solitudine dello smartphone". "Il calcio sta cambiando - sottolinea Ancelotti - non so quanto c'entri la pandemia, si va alla ricerca di un gioco verticale e penso che in futuro la strada da seguire sarà questa".

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L'OPINIONE - Ancelotti: "Zaniolo? Il privato da gestire come meglio si crede"

di Napoli Magazine

04/01/2021 - 11:01

"Si parla del trasferimento di Khedira all'Everton, perché in questo momento ci mancano grossi giocatori a centrocampo, come Allan: noi abbiamo investito a giugno dell'anno scorso e quegli investimenti ci bastano". Così Carlo Ancelotti, a Radio Anch'io lo sport su RadioRai. Sulla vicenda Zaniolo, Ancelotti è lapidario: "Credo che i panni sporchi vadano lavati in casa e questo vale anche per lo spogliatoio; ognuno di noi deve gestire l'aspetto personale come meglio crede. La pubblicizzazione di tutto questo rappresenta un dato per tutti e non solo per il giocatore. Rimanere a galla nel calcio? Il calcio è un privilegio, in questo momento internet ha un po' allontanato le relazioni personali, è molto difficile avere relazioni dirette e questo incide sulla vita privata. Noi all'Everton abbiamo delle regole comportamentali, ma è impossibile evitare la presenza dei calciatori sui social. Dipende dall'intelligenza personale gestirli. Io la chiamo la solitudine dello smartphone". "Il calcio sta cambiando - sottolinea Ancelotti - non so quanto c'entri la pandemia, si va alla ricerca di un gioco verticale e penso che in futuro la strada da seguire sarà questa".