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L'OPINIONE - de Magistris: "I calciatori non sono macchine, il caso del Napoli Femminile? Bisogna lavorare sul tema educativo"
13.12.2025 00:24 di Napoli Magazine
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Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Roma e Juventus sono state partite giocate alla grande, sentite. Contro il Benfica è come se a un certo punto ci fosse stato un tantino di rilassamento. Ed è normale. Continuo a ritenere che i giocatori non sono macchine, ma sono professionisti. Roma e Juve erano troppo importanti, poi quello che è rimasto è andato sul Benfica. Il caso del Napoli Femminile? Alla fine, ci sono stati atteggiamenti assolutamente inaccettabili e sessisti dei ragazzi nei confronti delle ragazze. Si pone un interrogativo importante nella città di Napoli. C’è un tema educativo sul quale lavorare, lo sport è etica, ha dei valori. Io credo che la città debba esprimere solidarietà, ma chi abbia la cura dei ragazzi lo faccia nel modo intelligente. Se non si interviene da piccoli e da giovani diventa anche più difficile col passare del tempo. C’è un caso di reiterazione continua contro i tifosi del Napoli residenti in Campania che non possono andare in trasferta. Succederà anche contro l’Udinese”.

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L'OPINIONE - de Magistris: "I calciatori non sono macchine, il caso del Napoli Femminile? Bisogna lavorare sul tema educativo"

di Napoli Magazine

13/12/2025 - 00:24

Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Roma e Juventus sono state partite giocate alla grande, sentite. Contro il Benfica è come se a un certo punto ci fosse stato un tantino di rilassamento. Ed è normale. Continuo a ritenere che i giocatori non sono macchine, ma sono professionisti. Roma e Juve erano troppo importanti, poi quello che è rimasto è andato sul Benfica. Il caso del Napoli Femminile? Alla fine, ci sono stati atteggiamenti assolutamente inaccettabili e sessisti dei ragazzi nei confronti delle ragazze. Si pone un interrogativo importante nella città di Napoli. C’è un tema educativo sul quale lavorare, lo sport è etica, ha dei valori. Io credo che la città debba esprimere solidarietà, ma chi abbia la cura dei ragazzi lo faccia nel modo intelligente. Se non si interviene da piccoli e da giovani diventa anche più difficile col passare del tempo. C’è un caso di reiterazione continua contro i tifosi del Napoli residenti in Campania che non possono andare in trasferta. Succederà anche contro l’Udinese”.