A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online:
Visto che il Napoli delle precedenti due sconfitte stagionali contro la Lazio era un tantino più forte, quante possibilità ha oggi di fare bottino pieno all'Olimpico?
“Oggi è completamente un'altra partita, perché il Napoli si trasformerà, giocherà in una nuova veste completamente diversa a quella degli ultimi mesi. Ovviamente Conte fa di necessità virtù, perché ha perso praticamente tutta la corsia di sinistra. Oggi quindi passa al 3-5-2 che un po' somiglia a quello con cui la Roma ha affrontato la Lazio nel derby. È difficile fare pronostici, ma non ci si aspetta certo un Napoli che non cerchi di contenere tutte le folate offensive della Lazio, che è una squadra che gioca bene e continua a crescere da inizio stagione. Quest'anno è una delle migliori squadre per livello di gioco in campionato. Il Napoli dovrà poi affidarsi in attacco a questo nuovo tandem, che si vedrà per la prima volta, composto da Raspadori e Lukaku. Raspadori è stato scelto per scendere in campo dal primo minuto, e la sua vicinanza a Lukaku, potrebbe giovare anche al belga, ma questo lo vedremo sul campo".
Quindi, lei è per il 3-5-2?
"Mi aspetto il 3-5-2 con l’esclusione di Politano. Sono rimasto sorpreso, onestamente, perché Politano è un giocatore che Conte ha sempre difeso e schierato, facendolo prevalere anche su altre opzioni nei momenti di ballottaggio. Ma oggi sembra che debba partire dalla panchina, e secondo me questo avviene per un semplice motivo: avere un controllo delle fasce migliore dal punto di vista difensivo. La Lazio è una squadra che attacca molto sulle fasce. Non dimentichiamoci che da un lato c'è Zaccagni e dall'altro c'è Isaksen, due giocatori che crossano molto, quindi bisognerà stare molto attenti".
L'esclusione di Politano deriva anche dal fatto che nel 3-5-2 è difficile trovare una collocazione per le sue qualità?
"Non c'è dubbio. Però penso che Conte abbia anche riflettuto su come Politano, pur non partendo titolare, possa diventare un 'uomo in più' subentrando dalla panchina. Non ci pensiamo spesso, ma anche nell’anno dello scudetto Politano partiva dalla panchina e spesso entrava dando una svolta alla partita. È molto bravo a entrare in corsa, a cambiare ritmo. Quindi forse Conte ha deciso di sfruttare questa sua capacità di cambiare le partite, cosa che ha fatto egregiamente anche Neres fino a quando c’era Kvaratskhelia. Al momento, il Napoli non ha altri giocatori in panchina con questa carta".
Conte, in conferenza, ha dato tutti i meriti del primo posto in classifica ai suoi uomini. Lo ha fatto per motivarli in un momento difficile?
"Non c'è dubbio. Conte, in questo momento, ha il dovere di tutelare il lavoro della squadra. È chiaro che mettersi a fare il disfattista non è una strategia che gli interessa. Lui vuole andare avanti con il gruppo, portando il lavoro fino alla fine per raggiungere il massimo traguardo. E credo che la sua scelta di elogiare il gruppo, di schierarsi al fianco dei suoi uomini, sia la strategia migliore in questo momento. Serve per inseguire questo sogno".
Il sogno è ancora perseguibile per il Napoli?
"Io credo che non si possano sparare sentenze con ancora 14 partite da giocare. È uno sprint lungo, un percorso stretto in cui, evidentemente, il Napoli ha qualche difficoltà per le assenze e per la qualità della rosa. Però non direi che il Napoli non abbia più nulla da giocarsi. In questo momento, tutto è ancora aperto. È chiaro che gli scontri diretti peseranno molto. Oggi il Napoli gioca una partita difficile, ma domani l'Inter affronta la Juventus. Quindi, è tutto da vedere. Conte ha fatto bene a dire che bisogna guardare solo a sé stessi".
Domani, appunto, si giocherà il derby d’Italia tra Juventus ed Inter. Che gara si aspetta?
"Sarà una gara in cui nessuna ha la possibilità di sbagliare. Evidentemente, dipenderà anche dal risultato del Napoli, ma è un bell’incrocio. La Lazio e la Juventus si giocano un posto in Champions, mentre l'Inter e il Napoli si giocano il primo posto. È un incrocio interessante. Non so a chi convenga giocare prima o dopo, ma certo, nelle dinamiche psicologiche della partita, questo può influire. La Juve, dopo tre vittorie consecutive, vuole confermare la sua continuità. La Champions è cruciale per la Juventus. Quindi, domani si giocherà una fetta importante della stagione, ma lo stesso vale per l'Inter. Sarà una partita molto bella e combattuta. Vedremo se il risultato di oggi influirà psicologicamente sul match di domani".
di Napoli Magazine
15/02/2025 - 11:57
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online:
Visto che il Napoli delle precedenti due sconfitte stagionali contro la Lazio era un tantino più forte, quante possibilità ha oggi di fare bottino pieno all'Olimpico?
“Oggi è completamente un'altra partita, perché il Napoli si trasformerà, giocherà in una nuova veste completamente diversa a quella degli ultimi mesi. Ovviamente Conte fa di necessità virtù, perché ha perso praticamente tutta la corsia di sinistra. Oggi quindi passa al 3-5-2 che un po' somiglia a quello con cui la Roma ha affrontato la Lazio nel derby. È difficile fare pronostici, ma non ci si aspetta certo un Napoli che non cerchi di contenere tutte le folate offensive della Lazio, che è una squadra che gioca bene e continua a crescere da inizio stagione. Quest'anno è una delle migliori squadre per livello di gioco in campionato. Il Napoli dovrà poi affidarsi in attacco a questo nuovo tandem, che si vedrà per la prima volta, composto da Raspadori e Lukaku. Raspadori è stato scelto per scendere in campo dal primo minuto, e la sua vicinanza a Lukaku, potrebbe giovare anche al belga, ma questo lo vedremo sul campo".
Quindi, lei è per il 3-5-2?
"Mi aspetto il 3-5-2 con l’esclusione di Politano. Sono rimasto sorpreso, onestamente, perché Politano è un giocatore che Conte ha sempre difeso e schierato, facendolo prevalere anche su altre opzioni nei momenti di ballottaggio. Ma oggi sembra che debba partire dalla panchina, e secondo me questo avviene per un semplice motivo: avere un controllo delle fasce migliore dal punto di vista difensivo. La Lazio è una squadra che attacca molto sulle fasce. Non dimentichiamoci che da un lato c'è Zaccagni e dall'altro c'è Isaksen, due giocatori che crossano molto, quindi bisognerà stare molto attenti".
L'esclusione di Politano deriva anche dal fatto che nel 3-5-2 è difficile trovare una collocazione per le sue qualità?
"Non c'è dubbio. Però penso che Conte abbia anche riflettuto su come Politano, pur non partendo titolare, possa diventare un 'uomo in più' subentrando dalla panchina. Non ci pensiamo spesso, ma anche nell’anno dello scudetto Politano partiva dalla panchina e spesso entrava dando una svolta alla partita. È molto bravo a entrare in corsa, a cambiare ritmo. Quindi forse Conte ha deciso di sfruttare questa sua capacità di cambiare le partite, cosa che ha fatto egregiamente anche Neres fino a quando c’era Kvaratskhelia. Al momento, il Napoli non ha altri giocatori in panchina con questa carta".
Conte, in conferenza, ha dato tutti i meriti del primo posto in classifica ai suoi uomini. Lo ha fatto per motivarli in un momento difficile?
"Non c'è dubbio. Conte, in questo momento, ha il dovere di tutelare il lavoro della squadra. È chiaro che mettersi a fare il disfattista non è una strategia che gli interessa. Lui vuole andare avanti con il gruppo, portando il lavoro fino alla fine per raggiungere il massimo traguardo. E credo che la sua scelta di elogiare il gruppo, di schierarsi al fianco dei suoi uomini, sia la strategia migliore in questo momento. Serve per inseguire questo sogno".
Il sogno è ancora perseguibile per il Napoli?
"Io credo che non si possano sparare sentenze con ancora 14 partite da giocare. È uno sprint lungo, un percorso stretto in cui, evidentemente, il Napoli ha qualche difficoltà per le assenze e per la qualità della rosa. Però non direi che il Napoli non abbia più nulla da giocarsi. In questo momento, tutto è ancora aperto. È chiaro che gli scontri diretti peseranno molto. Oggi il Napoli gioca una partita difficile, ma domani l'Inter affronta la Juventus. Quindi, è tutto da vedere. Conte ha fatto bene a dire che bisogna guardare solo a sé stessi".
Domani, appunto, si giocherà il derby d’Italia tra Juventus ed Inter. Che gara si aspetta?
"Sarà una gara in cui nessuna ha la possibilità di sbagliare. Evidentemente, dipenderà anche dal risultato del Napoli, ma è un bell’incrocio. La Lazio e la Juventus si giocano un posto in Champions, mentre l'Inter e il Napoli si giocano il primo posto. È un incrocio interessante. Non so a chi convenga giocare prima o dopo, ma certo, nelle dinamiche psicologiche della partita, questo può influire. La Juve, dopo tre vittorie consecutive, vuole confermare la sua continuità. La Champions è cruciale per la Juventus. Quindi, domani si giocherà una fetta importante della stagione, ma lo stesso vale per l'Inter. Sarà una partita molto bella e combattuta. Vedremo se il risultato di oggi influirà psicologicamente sul match di domani".