Calcio
L'OPINIONE - Semplici: "Meret, in tre stagioni, ha vinto due scudetti e ha dimostrato di sapersi scrollare di dosso le critiche, Raspadori? Non è facile trovare un profilo simile"
01.08.2025 11:40 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Leonardo Semplici, allenatore ex Sampdoria e Cagliari. Di seguito, un estratto dell'intervista:

"Si parla di Gutierrez per il Napoli, al posto di Ndoye, che è finito al Nottingham. Lei ritiene possibile che il Napoli possa decidere di non acquistare un quarto esterno offensivo, magari puntando su letture tattiche differenti grazie a profili come quelli di De Bruyne e Raspadori?

Credo che Conte stia valutando attentamente tutti gli aspetti, sia tecnici che tattici. È chiaro che con certi giocatori a disposizione si possono avere soluzioni differenti, e uno come Raspadori ti consente di leggere le partite in modo diverso rispetto a un esterno puro. La sua duttilità può diventare una risorsa preziosa.

Dal mercato è arrivato anche Milinkovic-Savic. Lei ha avuto modo di allenare sia Meret che il serbo: come si vive, secondo lei, una competizione interna del genere?

Meret, in tre stagioni, ha vinto due scudetti e ha dimostrato di sapersi scrollare di dosso critiche, spesso ingenerose. Quando si parla di ruoli delicati come quello del portiere, credo che la competizione interna tra due elementi di livello debba essere vista come uno stimolo. È una situazione che, se gestita bene, può aumentare il rendimento di entrambi e alzare la qualità generale del reparto. Meret ha già dimostrato personalità e maturità, Milinkovic-Savic arriva con grande entusiasmo: la concorrenza può solo far bene.

Restando su questo tema, Meret ha appena rinnovato, a contratto scaduto, per altri due anni, mentre Milinkovic-Savic è arrivato con un investimento da oltre 20 milioni di euro e un contratto quinquennale. Alla luce di ciò, sembra che il club abbia scelto il portiere serbo come titolare del futuro. Lei è d’accordo?

Certo, sembra così o, almeno, le cifre ci fanno capire questo, ma non è detto che ci sia una gerarchia definita da subito. Bisognerà vedere cosa succederà nel corso della stagione. Il Napoli giocherà su più fronti, avrà bisogno di rotazioni, e la presenza di due portieri affidabili è fondamentale. Oltre a questo, la sana competizione eleva anche il livello di preparazione e concentrazione dei singoli.

Lei conosce bene entrambi i portieri, avendoli allenati. Qual è, a suo giudizio, un punto di forza e un punto di debolezza di ciascuno?

Alex ha sempre avuto una predisposizione naturale al ruolo. Da giovane era considerato un predestinato, con una grande tecnica tra i pali e una freddezza non comune. Se c’era un aspetto su cui doveva migliorare, era sicuramente il gioco con i piedi. Su questo ha lavorato tanto. Milinkovic-Savic, invece, è cresciuto molto negli ultimi anni: ha grande forza fisica, personalità e una buona lettura delle situazioni. Entrambi lavorano duramente ogni giorno e hanno la voglia di migliorarsi: possono davvero diventare due riferimenti importanti per il calcio italiano.

Raspadori è uno degli argomenti caldi del momento: secondo lei il Napoli farebbe bene a cederlo per inserire un esterno offensivo?

Raspadori è un giocatore molto bravo, intelligente tatticamente e capace di adattarsi a più ruoli. Non è facile trovare un profilo simile. È uno di quei calciatori che, anche se non parte sempre titolare, nei momenti complicati può fare la differenza. In una squadra ambiziosa serve gente così, che sappia stare dentro le partite e leggere i momenti. A mio avviso, è un elemento prezioso da tenere, assolutamente non lo cederei". 

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L'OPINIONE - Semplici: "Meret, in tre stagioni, ha vinto due scudetti e ha dimostrato di sapersi scrollare di dosso le critiche, Raspadori? Non è facile trovare un profilo simile"

di Napoli Magazine

01/08/2025 - 11:40

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Leonardo Semplici, allenatore ex Sampdoria e Cagliari. Di seguito, un estratto dell'intervista:

"Si parla di Gutierrez per il Napoli, al posto di Ndoye, che è finito al Nottingham. Lei ritiene possibile che il Napoli possa decidere di non acquistare un quarto esterno offensivo, magari puntando su letture tattiche differenti grazie a profili come quelli di De Bruyne e Raspadori?

Credo che Conte stia valutando attentamente tutti gli aspetti, sia tecnici che tattici. È chiaro che con certi giocatori a disposizione si possono avere soluzioni differenti, e uno come Raspadori ti consente di leggere le partite in modo diverso rispetto a un esterno puro. La sua duttilità può diventare una risorsa preziosa.

Dal mercato è arrivato anche Milinkovic-Savic. Lei ha avuto modo di allenare sia Meret che il serbo: come si vive, secondo lei, una competizione interna del genere?

Meret, in tre stagioni, ha vinto due scudetti e ha dimostrato di sapersi scrollare di dosso critiche, spesso ingenerose. Quando si parla di ruoli delicati come quello del portiere, credo che la competizione interna tra due elementi di livello debba essere vista come uno stimolo. È una situazione che, se gestita bene, può aumentare il rendimento di entrambi e alzare la qualità generale del reparto. Meret ha già dimostrato personalità e maturità, Milinkovic-Savic arriva con grande entusiasmo: la concorrenza può solo far bene.

Restando su questo tema, Meret ha appena rinnovato, a contratto scaduto, per altri due anni, mentre Milinkovic-Savic è arrivato con un investimento da oltre 20 milioni di euro e un contratto quinquennale. Alla luce di ciò, sembra che il club abbia scelto il portiere serbo come titolare del futuro. Lei è d’accordo?

Certo, sembra così o, almeno, le cifre ci fanno capire questo, ma non è detto che ci sia una gerarchia definita da subito. Bisognerà vedere cosa succederà nel corso della stagione. Il Napoli giocherà su più fronti, avrà bisogno di rotazioni, e la presenza di due portieri affidabili è fondamentale. Oltre a questo, la sana competizione eleva anche il livello di preparazione e concentrazione dei singoli.

Lei conosce bene entrambi i portieri, avendoli allenati. Qual è, a suo giudizio, un punto di forza e un punto di debolezza di ciascuno?

Alex ha sempre avuto una predisposizione naturale al ruolo. Da giovane era considerato un predestinato, con una grande tecnica tra i pali e una freddezza non comune. Se c’era un aspetto su cui doveva migliorare, era sicuramente il gioco con i piedi. Su questo ha lavorato tanto. Milinkovic-Savic, invece, è cresciuto molto negli ultimi anni: ha grande forza fisica, personalità e una buona lettura delle situazioni. Entrambi lavorano duramente ogni giorno e hanno la voglia di migliorarsi: possono davvero diventare due riferimenti importanti per il calcio italiano.

Raspadori è uno degli argomenti caldi del momento: secondo lei il Napoli farebbe bene a cederlo per inserire un esterno offensivo?

Raspadori è un giocatore molto bravo, intelligente tatticamente e capace di adattarsi a più ruoli. Non è facile trovare un profilo simile. È uno di quei calciatori che, anche se non parte sempre titolare, nei momenti complicati può fare la differenza. In una squadra ambiziosa serve gente così, che sappia stare dentro le partite e leggere i momenti. A mio avviso, è un elemento prezioso da tenere, assolutamente non lo cederei".