Mario Gila, difensore della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Messaggero: "Il calciatore più difficile da marcare? In allenamento senz’altro Benzema, in partita Musiala a Monaco. Nei piccoli spazi, è un alieno. L’eredità di Immobile su Noslin e Castellanos? Ciro è una leggenda, è stato tutto. Loro devono aspirare a raggiungerlo, ma senza portarsi dietro un macigno. Ognuno ha il suo stile, va dimostrato serenamente, ci vorranno anni per portarsi a quei livelli. La Nazionale? E’ il mio sogno e lo coltiverò fin quando non smetterò. Sarebbe stato bello già essere in questa selezione che, secondo me, batterà l’Inghilterra e alzerà il trofeo. E’ la più forte, la favorita per ciò che ha mostrato sino adesso, anche se in una partita secca nulla è scontato. Come mai in Italia non nasce un Yamal? Ho in famiglia un esempio di un piccolo che sta crescendo qui. I vivai nelle scuole italiane pensano tropo alla tattica e non fanno divertire i bambini. A quell’età devono essere liberi per esprimere il proprio talento. Yamal a 16 anni ha la testa sgombra , si diverte in un Europeo come se stesse giocando in un oratorio, senza nessuna preoccupazione. Certo, poi è un fenomeno, non nasce tutti i giorni uno così, ma tutto parte dal divertimento. Una sorpresa di quest'anno? Spero possa essere Pellegrini perché ha un potenziale incredibile, ma anche Isaksen, non avete ancora visto nulla di ciò che in grado di fare con il pallone in campo".
di Napoli Magazine
14/07/2024 - 09:44
Mario Gila, difensore della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Messaggero: "Il calciatore più difficile da marcare? In allenamento senz’altro Benzema, in partita Musiala a Monaco. Nei piccoli spazi, è un alieno. L’eredità di Immobile su Noslin e Castellanos? Ciro è una leggenda, è stato tutto. Loro devono aspirare a raggiungerlo, ma senza portarsi dietro un macigno. Ognuno ha il suo stile, va dimostrato serenamente, ci vorranno anni per portarsi a quei livelli. La Nazionale? E’ il mio sogno e lo coltiverò fin quando non smetterò. Sarebbe stato bello già essere in questa selezione che, secondo me, batterà l’Inghilterra e alzerà il trofeo. E’ la più forte, la favorita per ciò che ha mostrato sino adesso, anche se in una partita secca nulla è scontato. Come mai in Italia non nasce un Yamal? Ho in famiglia un esempio di un piccolo che sta crescendo qui. I vivai nelle scuole italiane pensano tropo alla tattica e non fanno divertire i bambini. A quell’età devono essere liberi per esprimere il proprio talento. Yamal a 16 anni ha la testa sgombra , si diverte in un Europeo come se stesse giocando in un oratorio, senza nessuna preoccupazione. Certo, poi è un fenomeno, non nasce tutti i giorni uno così, ma tutto parte dal divertimento. Una sorpresa di quest'anno? Spero possa essere Pellegrini perché ha un potenziale incredibile, ma anche Isaksen, non avete ancora visto nulla di ciò che in grado di fare con il pallone in campo".