Pantaleo Corvino, d.s. del Lecce, ha rilasciato un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione 'Radio Goal': “Ritornare in Serie A per me è un ritorno in Paradiso, vivere il calcio in Purgatorio per me era una sofferenza. Ritornare per rilanciare la squadra della mia città e un obiettivo passato per portarlo nel presente era un obiettivo di quest’anno. In Serie B c’è stata tanta competitività per le tante proprietà straniere e alcune importanti italiane che hanno investito nel campionato. Ci abbiamo messo tanto impegno, è una soddisfazione che abbiano dato a tutto il Salento. Da Roma in giù, c’è Roma, Napoli e Lecce, dobbiamo essere all’altezza della situazione come lo è il Napoli per il Sud. Bernardeschi? Federico lo conosco bene, perché lo trovai a Firenze quando arrivai, aveva 12 anni. Conosciamo tutti le sue qualità e le sue caratteristiche, può esprimersi meglio da esterno alto. E’ un calciatore molto duttile per le sue caratteristiche dinamiche, anche se con l’età si è un po’ evoluto, può giocare anche da trequartista. Sa arrivare al tiro molto facilmente, è certamente un calciatore da Napoli. L’allenatore vede in un calciatore così duttile la possibilità di adattarlo nei ruoli dove gli serve, ma per esaltare le sue qualità deve giocare sulla corsia o dietro la prima punta, anche se in questa posizione può fare più fatica giocando spalle alla porta. E’ bravo a saltare l’uomo, ha corsa e non credo che abbiamo perso lo smalto negli anni della Juve. Hjulmand? Ha potenzialità che è diventata oggi qualità. L’ho preso da una squadra dalla Serie A turca, ultima in classifica. Dopo Vlahovic metto lui come le scoperte di questi ultimi anni, ha tutto per poter esplodere. Contatti col Napoli? Con Giuntoli c’è stato un contatto, mi ha chiamato per il mio ritorno in Serie A. Credo che sia stato uno dei calciatori più interessanti di quest’ultimo campionato di Serie B”.
di Napoli Magazine
02/06/2022 - 08:05
Pantaleo Corvino, d.s. del Lecce, ha rilasciato un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione 'Radio Goal': “Ritornare in Serie A per me è un ritorno in Paradiso, vivere il calcio in Purgatorio per me era una sofferenza. Ritornare per rilanciare la squadra della mia città e un obiettivo passato per portarlo nel presente era un obiettivo di quest’anno. In Serie B c’è stata tanta competitività per le tante proprietà straniere e alcune importanti italiane che hanno investito nel campionato. Ci abbiamo messo tanto impegno, è una soddisfazione che abbiano dato a tutto il Salento. Da Roma in giù, c’è Roma, Napoli e Lecce, dobbiamo essere all’altezza della situazione come lo è il Napoli per il Sud. Bernardeschi? Federico lo conosco bene, perché lo trovai a Firenze quando arrivai, aveva 12 anni. Conosciamo tutti le sue qualità e le sue caratteristiche, può esprimersi meglio da esterno alto. E’ un calciatore molto duttile per le sue caratteristiche dinamiche, anche se con l’età si è un po’ evoluto, può giocare anche da trequartista. Sa arrivare al tiro molto facilmente, è certamente un calciatore da Napoli. L’allenatore vede in un calciatore così duttile la possibilità di adattarlo nei ruoli dove gli serve, ma per esaltare le sue qualità deve giocare sulla corsia o dietro la prima punta, anche se in questa posizione può fare più fatica giocando spalle alla porta. E’ bravo a saltare l’uomo, ha corsa e non credo che abbiamo perso lo smalto negli anni della Juve. Hjulmand? Ha potenzialità che è diventata oggi qualità. L’ho preso da una squadra dalla Serie A turca, ultima in classifica. Dopo Vlahovic metto lui come le scoperte di questi ultimi anni, ha tutto per poter esplodere. Contatti col Napoli? Con Giuntoli c’è stato un contatto, mi ha chiamato per il mio ritorno in Serie A. Credo che sia stato uno dei calciatori più interessanti di quest’ultimo campionato di Serie B”.