Calcio
LEGA SERIE A - De Siervo: "Pirateria digitale? Va fermata, non pagare significa non sostenere la squadra per cui si dice di fare il tifo"
21.11.2023 12:20 di Napoli Magazine

"Se non riduciamo il fenomeno della pirateria digitale nel calcio, il settore sarà più povero e faremo tutti peggio il nostro lavoro". Così l'ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ospite del Social Football Summit in corso allo Stadio di Olimpico di Roma. "Il fattore digitale permette di delinquere da casa propria, senza la percezione dell'aspetto criminale - ha aggiunto -. Tuttavia il calcio, a parte dell'aspetto romantico, è un business che si fonda sulla spesa del consumatore finale che vede la partita. Pensare di non pagare vuol dire danneggiare la propria squadra del cuore". Il campo si impoverisce se non sarà interrotto "questo flusso di attività criminale che alimentano la malavita in Italia - ha proseguito De Siervo -. Stiamo aspettando il giorno felice in cui la piattaforma anti pirateria dell'AGCOM ci permetterà di interrompere entro trenta minuti la trasmissione di un evento pirata. Siamo il Paese che in questo settore delinque di più ma anche quello più all'avanguardia in questo settore". Anche l'utente finale, "colui che lascia un filo d'Arianna digitale", aggiunge De Siervo, verrà perseguito, "E' solo questione di tempo: purtroppo l'unica cosa che convince le persone è la politica repressiva. Multare fino a cinqumila euro una persona che vede un evento pirata è una strada obbligata". E' fondamentale che presidenti, club e calciatori si espongano contro la pirateria. "Lo ha fatto Bobo Vieri e lo ringrazio, ma dovranno farlo tutti, in primis i presidenti che sono i più danneggiati. Non pagare significa non sostenere la squadra per cui si dice di fare il tifo. Parliamo di 300 milioni di euro all’anno, vuol dire che squadre del calibro di Roma o Lazio devono rinunciare a uno o due campioni all’anno".

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LEGA SERIE A - De Siervo: "Pirateria digitale? Va fermata, non pagare significa non sostenere la squadra per cui si dice di fare il tifo"

di Napoli Magazine

21/11/2023 - 12:20

"Se non riduciamo il fenomeno della pirateria digitale nel calcio, il settore sarà più povero e faremo tutti peggio il nostro lavoro". Così l'ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ospite del Social Football Summit in corso allo Stadio di Olimpico di Roma. "Il fattore digitale permette di delinquere da casa propria, senza la percezione dell'aspetto criminale - ha aggiunto -. Tuttavia il calcio, a parte dell'aspetto romantico, è un business che si fonda sulla spesa del consumatore finale che vede la partita. Pensare di non pagare vuol dire danneggiare la propria squadra del cuore". Il campo si impoverisce se non sarà interrotto "questo flusso di attività criminale che alimentano la malavita in Italia - ha proseguito De Siervo -. Stiamo aspettando il giorno felice in cui la piattaforma anti pirateria dell'AGCOM ci permetterà di interrompere entro trenta minuti la trasmissione di un evento pirata. Siamo il Paese che in questo settore delinque di più ma anche quello più all'avanguardia in questo settore". Anche l'utente finale, "colui che lascia un filo d'Arianna digitale", aggiunge De Siervo, verrà perseguito, "E' solo questione di tempo: purtroppo l'unica cosa che convince le persone è la politica repressiva. Multare fino a cinqumila euro una persona che vede un evento pirata è una strada obbligata". E' fondamentale che presidenti, club e calciatori si espongano contro la pirateria. "Lo ha fatto Bobo Vieri e lo ringrazio, ma dovranno farlo tutti, in primis i presidenti che sono i più danneggiati. Non pagare significa non sostenere la squadra per cui si dice di fare il tifo. Parliamo di 300 milioni di euro all’anno, vuol dire che squadre del calibro di Roma o Lazio devono rinunciare a uno o due campioni all’anno".