“Il calcio del futuro” di Alessandro Formisano: non solo business, oggi il football è inclusione e rigenerazione urbana
Una visione innovativa e umanistica per il gioco più popolare e amato al mondo. Il libro “Il calcio del futuro – Inclusione sociale, sostenibilità e nuove opportunità di business” (Edizioni Minerva) firmato da Alessandro Formisano nasce dall’idea di individuare una strategia per costruire una squadra di calcio avendo a disposizione un basso budget, ma una visione di valori autentica. Dunque, ha avuto inizio come sfida intellettuale, che si è evoluta in ricerca, per poi trasformarsi in libro.
Molto più di un saggio sullo sport: è un manifesto per un nuovo modo di intendere il calcio, capace di generare valore non solo economico, ma soprattutto umano, sociale e territoriale. Lontano dalla retorica nostalgica e dal cinismo del puro business, l’autore propone un modello etico, sostenibile e inclusivo, in cui i tifosi tornano a essere protagonisti e il calcio ritrova la sua funzione culturale e aggregante.
Il volume si sviluppa in dodici capitoli che affrontano, con taglio multidisciplinare e numerosi case study internazionali, i principali temi che attraversano oggi il mondo del pallone: dalle trasformazioni delle fanbase al ruolo sociale dei club, dalla valorizzazione del calcio femminile al soft power geopolitico, fino alle strategie di marketing e alle implicazioni future per il sistema italiano. Ne emerge un’analisi lucida e documentata, che restituisce al calcio la sua essenza più autentica: quella di bene collettivo, capace di ispirare, educare e unire.
Uno dei fili conduttori del testo è il valore dell’inclusione. Il calcio, spiega Formisano, ha il potenziale per essere uno straordinario strumento di coesione, capace di abbattere barriere culturali, sociali e generazionali. Esperienze come quelle del Borussia Dortmund, del Liverpool e del St. Pauli dimostrano come l’impegno concreto su temi quali la lotta alla discriminazione, l’accessibilità per le persone con disabilità e la valorizzazione delle diversità possa generare benefici reali non solo per le comunità ma anche per i club stessi, in termini di reputazione e sviluppo della fanbase.
Allo stesso tempo, il calcio è un settore economico di grande rilevanza. Dallo stadio del Tottenham Hotspur a Londra, che ha generato oltre 300 milioni di sterline di indotto locale, al rilancio urbano di Bilbao grazie al San Mamés, il libro mostra come i club possano diventare motori di rigenerazione urbana e innovazione imprenditoriale. Con un giro d’affari globale stimato in 46 miliardi di dollari annui, il calcio si conferma un ecosistema capace di generare lavoro, turismo e investimenti, pur affrontando nuove sfide legate alla sostenibilità post-Covid.
Formisano indaga anche il cambiamento nella relazione tra club e tifosi. Dall’era del tifo territoriale a quella delle fanbase globali e digitali, il libro sottolinea l’importanza di mantenere un equilibrio tra visione internazionale e radicamento locale. In un mondo dove l’identità culturale è sempre più fluida, il legame tra squadra e territorio rappresenta un fattore distintivo e strategico. Il caso dell’Athletic Bilbao – che schiera solo giocatori baschi – è esemplare: un modello in cui l’identità non è un limite, ma un valore competitivo.
Il tifoso, oggi, non è più solo spettatore, ma parte attiva del progetto sportivo: può partecipare alle decisioni, sostenere economicamente il club attraverso il crowdfunding (come nel caso dell’Afc Wimbledon), contribuire a costruire un senso di comunità. “Il calcio del futuro”, in questo senso, è anche una guida per i giovani manager sportivi: Formisano propone strumenti e strategie per costruire organizzazioni trasparenti, partecipative e responsabili, capaci di coniugare performance, etica e impatto sociale.
Un intero capitolo è dedicato all’ascesa del calcio femminile, analizzato non solo come fenomeno sportivo ma come leva di cambiamento culturale. Dalla crescita degli ascolti ai nuovi modelli di marketing, fino al valore educativo e alla promozione della parità di genere, il libro mostra come il calcio femminile possa rappresentare un’opportunità concreta per rinnovare lo sport e renderlo più inclusivo.
Altrettanto centrale è il tema della sostenibilità. Sponsorizzazioni etiche, riduzione dell’impatto ambientale, responsabilità sociale d’impresa: il calcio, suggerisce l’autore, può diventare un laboratorio avanzato per l’economia green, unendo competitività e consapevolezza. Non manca uno sguardo alla geopolitica, con l’analisi del calcio come strumento di diplomazia internazionale: dagli investimenti del Qatar alla “diplomazia del pallone” della Cina, il libro riflette sul potere del calcio come soft power globale.
“Il calcio del futuro” è un testo che parla a più pubblici: dirigenti sportivi, imprenditori, tifosi, amministratori pubblici, educatori. Con uno stile accessibile e una solida base documentale, Alessandro Formisano invita a ripensare il calcio non come fine ma come mezzo: una piattaforma per generare impatto positivo, creare comunità, educare alle differenze, valorizzare i territori.
Il futuro del calcio, secondo l’autore, passa dalla sua capacità di rigenerarsi, di tornare a essere voce dei popoli e specchio delle società. Se saprà raccogliere questa sfida, sarà non solo più moderno, ma anche più umano, giusto e autentico.
L’AUTORE
Alessandro Formisano è un consulente strategico e docente universitario a contratto, con un’esperienza consolidata nel settore dello sport business e della gestione aziendale. Per 17 anni, ha ricoperto il ruolo di Head of Operations, Sales & Marketing presso la Società Sportiva Calcio Napoli, contribuendo in maniera determinante alla crescita del club in termini di revenue, brand positioning e sviluppo di strategie innovative di marketing e comunicazione.
Nel 2023 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica italiana, un riconoscimento che premia il suo impegno professionale e sociale. Grazie alla sua visione internazionale e alle competenze maturate nell’ambito del turismo sportivo e degli eventi, è stato nominato Ambasciatore del Turismo d’Affari del Principato di Monaco, con l’obiettivo di promuovere il territorio come destinazione di prestigio per eventi corporate e sportivi di alto livello. È autore del volume Sport e comunicazione nell’era Digitale (scritto con Luca Bifulco, Giancarlo Panico e Mario Tirino per Franco Angeli), vincitore del premio Coni 2024 per la sezione Tecnica.
di Napoli Magazine
09/07/2025 - 13:09
“Il calcio del futuro” di Alessandro Formisano: non solo business, oggi il football è inclusione e rigenerazione urbana
Una visione innovativa e umanistica per il gioco più popolare e amato al mondo. Il libro “Il calcio del futuro – Inclusione sociale, sostenibilità e nuove opportunità di business” (Edizioni Minerva) firmato da Alessandro Formisano nasce dall’idea di individuare una strategia per costruire una squadra di calcio avendo a disposizione un basso budget, ma una visione di valori autentica. Dunque, ha avuto inizio come sfida intellettuale, che si è evoluta in ricerca, per poi trasformarsi in libro.
Molto più di un saggio sullo sport: è un manifesto per un nuovo modo di intendere il calcio, capace di generare valore non solo economico, ma soprattutto umano, sociale e territoriale. Lontano dalla retorica nostalgica e dal cinismo del puro business, l’autore propone un modello etico, sostenibile e inclusivo, in cui i tifosi tornano a essere protagonisti e il calcio ritrova la sua funzione culturale e aggregante.
Il volume si sviluppa in dodici capitoli che affrontano, con taglio multidisciplinare e numerosi case study internazionali, i principali temi che attraversano oggi il mondo del pallone: dalle trasformazioni delle fanbase al ruolo sociale dei club, dalla valorizzazione del calcio femminile al soft power geopolitico, fino alle strategie di marketing e alle implicazioni future per il sistema italiano. Ne emerge un’analisi lucida e documentata, che restituisce al calcio la sua essenza più autentica: quella di bene collettivo, capace di ispirare, educare e unire.
Uno dei fili conduttori del testo è il valore dell’inclusione. Il calcio, spiega Formisano, ha il potenziale per essere uno straordinario strumento di coesione, capace di abbattere barriere culturali, sociali e generazionali. Esperienze come quelle del Borussia Dortmund, del Liverpool e del St. Pauli dimostrano come l’impegno concreto su temi quali la lotta alla discriminazione, l’accessibilità per le persone con disabilità e la valorizzazione delle diversità possa generare benefici reali non solo per le comunità ma anche per i club stessi, in termini di reputazione e sviluppo della fanbase.
Allo stesso tempo, il calcio è un settore economico di grande rilevanza. Dallo stadio del Tottenham Hotspur a Londra, che ha generato oltre 300 milioni di sterline di indotto locale, al rilancio urbano di Bilbao grazie al San Mamés, il libro mostra come i club possano diventare motori di rigenerazione urbana e innovazione imprenditoriale. Con un giro d’affari globale stimato in 46 miliardi di dollari annui, il calcio si conferma un ecosistema capace di generare lavoro, turismo e investimenti, pur affrontando nuove sfide legate alla sostenibilità post-Covid.
Formisano indaga anche il cambiamento nella relazione tra club e tifosi. Dall’era del tifo territoriale a quella delle fanbase globali e digitali, il libro sottolinea l’importanza di mantenere un equilibrio tra visione internazionale e radicamento locale. In un mondo dove l’identità culturale è sempre più fluida, il legame tra squadra e territorio rappresenta un fattore distintivo e strategico. Il caso dell’Athletic Bilbao – che schiera solo giocatori baschi – è esemplare: un modello in cui l’identità non è un limite, ma un valore competitivo.
Il tifoso, oggi, non è più solo spettatore, ma parte attiva del progetto sportivo: può partecipare alle decisioni, sostenere economicamente il club attraverso il crowdfunding (come nel caso dell’Afc Wimbledon), contribuire a costruire un senso di comunità. “Il calcio del futuro”, in questo senso, è anche una guida per i giovani manager sportivi: Formisano propone strumenti e strategie per costruire organizzazioni trasparenti, partecipative e responsabili, capaci di coniugare performance, etica e impatto sociale.
Un intero capitolo è dedicato all’ascesa del calcio femminile, analizzato non solo come fenomeno sportivo ma come leva di cambiamento culturale. Dalla crescita degli ascolti ai nuovi modelli di marketing, fino al valore educativo e alla promozione della parità di genere, il libro mostra come il calcio femminile possa rappresentare un’opportunità concreta per rinnovare lo sport e renderlo più inclusivo.
Altrettanto centrale è il tema della sostenibilità. Sponsorizzazioni etiche, riduzione dell’impatto ambientale, responsabilità sociale d’impresa: il calcio, suggerisce l’autore, può diventare un laboratorio avanzato per l’economia green, unendo competitività e consapevolezza. Non manca uno sguardo alla geopolitica, con l’analisi del calcio come strumento di diplomazia internazionale: dagli investimenti del Qatar alla “diplomazia del pallone” della Cina, il libro riflette sul potere del calcio come soft power globale.
“Il calcio del futuro” è un testo che parla a più pubblici: dirigenti sportivi, imprenditori, tifosi, amministratori pubblici, educatori. Con uno stile accessibile e una solida base documentale, Alessandro Formisano invita a ripensare il calcio non come fine ma come mezzo: una piattaforma per generare impatto positivo, creare comunità, educare alle differenze, valorizzare i territori.
Il futuro del calcio, secondo l’autore, passa dalla sua capacità di rigenerarsi, di tornare a essere voce dei popoli e specchio delle società. Se saprà raccogliere questa sfida, sarà non solo più moderno, ma anche più umano, giusto e autentico.
L’AUTORE
Alessandro Formisano è un consulente strategico e docente universitario a contratto, con un’esperienza consolidata nel settore dello sport business e della gestione aziendale. Per 17 anni, ha ricoperto il ruolo di Head of Operations, Sales & Marketing presso la Società Sportiva Calcio Napoli, contribuendo in maniera determinante alla crescita del club in termini di revenue, brand positioning e sviluppo di strategie innovative di marketing e comunicazione.
Nel 2023 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica italiana, un riconoscimento che premia il suo impegno professionale e sociale. Grazie alla sua visione internazionale e alle competenze maturate nell’ambito del turismo sportivo e degli eventi, è stato nominato Ambasciatore del Turismo d’Affari del Principato di Monaco, con l’obiettivo di promuovere il territorio come destinazione di prestigio per eventi corporate e sportivi di alto livello. È autore del volume Sport e comunicazione nell’era Digitale (scritto con Luca Bifulco, Giancarlo Panico e Mario Tirino per Franco Angeli), vincitore del premio Coni 2024 per la sezione Tecnica.