Maurizio de Giovanni, scrittore, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il Napoli attuale è un po’ un cantiere. Trovo suicida lasciare il mercato aperto dopo tre giornate di campionato. I giocatori in bilico sono tanti, in un mercato del genere, senza soldi, mi chiedo con che serenità un giocatore possa dare il massimo sapendo che un infortunio potrebbe gravare tantissimo sulla carriera e sul futuro. I giocatori in bilico nel Napoli hanno molti dubbi sul dove saranno questa stagione. Ci sono molte situazioni poco chiare che potrebbero gravare sul rendimento. Milik a me non è mai piaciuto e lo dico senza mezzi termini. Sono l’unico che non ha mai creduto fosse un vero centravanti. Per me è una seconda punta, come gioca anche in Polonia. Lo avrei visto meglio nella Juventus che nella Roma. Non è stato nemmeno molto riconoscente nei confronti della società, dopo che, di fatto, è stato aspettato dopo i due infortuni. Non sono incline a criticare questa cessione. Lui è sicuramente un grande atleta ma non è un centravanti”.
di Napoli Magazine
18/09/2024 - 16:57
Maurizio de Giovanni, scrittore, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il Napoli attuale è un po’ un cantiere. Trovo suicida lasciare il mercato aperto dopo tre giornate di campionato. I giocatori in bilico sono tanti, in un mercato del genere, senza soldi, mi chiedo con che serenità un giocatore possa dare il massimo sapendo che un infortunio potrebbe gravare tantissimo sulla carriera e sul futuro. I giocatori in bilico nel Napoli hanno molti dubbi sul dove saranno questa stagione. Ci sono molte situazioni poco chiare che potrebbero gravare sul rendimento. Milik a me non è mai piaciuto e lo dico senza mezzi termini. Sono l’unico che non ha mai creduto fosse un vero centravanti. Per me è una seconda punta, come gioca anche in Polonia. Lo avrei visto meglio nella Juventus che nella Roma. Non è stato nemmeno molto riconoscente nei confronti della società, dopo che, di fatto, è stato aspettato dopo i due infortuni. Non sono incline a criticare questa cessione. Lui è sicuramente un grande atleta ma non è un centravanti”.