Roberto Boscaglia, ex allenatore di Lorenzo Lucca ai tempi del Palermo, ha rilasciato un'intervista a CalcioNapoli24: "L’ho avuto al Palermo dopo esser stato scartato dalle Primavere di Brescia e Torino, capimmo subito che era un giocatore importantissimo: non partiva con i favori del pronostico, ma in qualche settimana si prese subito il posto da titolare. Aveva una personalità importante e fece bene, è cresciuto tantissimo e si è visto: uno come lui in Italia fai fatica a trovarlo. Conoscendo Conte e sapendo come lavora, Lucca sin dalle prime partite si vedeva che poteva arrivare a questi livelli. Forse non aveva la consapevolezza del suo corpo, ma lavorammo tanto e lui aveva voglia di migliorarsi: Conte è un maniaco su questo aspetto, arrivasse a Napoli si giocherebbe le sue chance alle spalle di Lukaku. Anche se di caratteristiche diverse, potrebbe dare tanto. Problemi caratteriali? Ha grandissima personalità, quella giusta per arrivare in alto, l’arroganza giusta degli attaccanti. Anche da queste piccole cose si vede la qualità di un calciatore, a Palermo era 20enne veniva marcato da giocatori esperti e non aveva paura di nessuno, metteva la gamba e andava al contrasto fisico senza avere paura di niente. Uno di quelli che gli allenatori vorrebbero sempre. Perchè in Olanda non si è imposto? Fece un po’ fatica, andò lì per essere un gregario e giocare nella seconda squadra dell’Ajax: quell’anno però gli è servito a capire di dover fare ancora tanto per crescere e migliorare, per porsi fisicamente a grandi livelli. Lorenzo è forte fisicamente ma anche tecnicamente, è veloce anche se non rapidissimo: ha preso consapevolezza dei propri mezzi, poi se si presentano occasioni come il Napoli le sfrutti. Ogni fine partita gli dicevo delle cose, lavoravo sulla sua personalità e sulla sua arroganza: è un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, perchè è uno che dà tutto e gioca per la squadra".