E' morto ieri Antonio Nottola, banchiere e dirigente sportivo. Ne dà notizia la famiglia. Classe 1931, Nottola ha percorso una lunga carriera nel Banco di Roma divenendo, dopo la fusione con il Banco di Santo Spirito e la Cassa di Risparmio di Roma, prima condirettore generale e poi direttore generale della neonata Banca di Roma sotto la presidenza di Cesare Geronzi. In seguito ha ricoperto ruoli di vertice nel gruppo Capitalia, rimanendo coinvolto nella vicenda giudiziaria Cirio assieme ad altri dirigenti e funzionari dell'istituto di credito. In campo sportivo è stato ai vertici dirigenziali della Virtus Banco di Roma, guidando la squadra alla vittoria dello scudetto nel campionato italiano di pallacanestro del 1984. In seguito, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della S.S. Lazio durante la presidenza di Sergio Cragnotti, "vivendo da protagonista un periodo d'oro della società". "La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel mondo finanziario, sportivo e in chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo", sottolinea la famiglia.
di Napoli Magazine
27/11/2024 - 22:22
E' morto ieri Antonio Nottola, banchiere e dirigente sportivo. Ne dà notizia la famiglia. Classe 1931, Nottola ha percorso una lunga carriera nel Banco di Roma divenendo, dopo la fusione con il Banco di Santo Spirito e la Cassa di Risparmio di Roma, prima condirettore generale e poi direttore generale della neonata Banca di Roma sotto la presidenza di Cesare Geronzi. In seguito ha ricoperto ruoli di vertice nel gruppo Capitalia, rimanendo coinvolto nella vicenda giudiziaria Cirio assieme ad altri dirigenti e funzionari dell'istituto di credito. In campo sportivo è stato ai vertici dirigenziali della Virtus Banco di Roma, guidando la squadra alla vittoria dello scudetto nel campionato italiano di pallacanestro del 1984. In seguito, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della S.S. Lazio durante la presidenza di Sergio Cragnotti, "vivendo da protagonista un periodo d'oro della società". "La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel mondo finanziario, sportivo e in chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo", sottolinea la famiglia.