Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha rilasciato un'intervista a GQ: "Dopo l'esperienza City mi fermerò: devo concentrarmi su me stesso. So che dopo questa fase con il City mi fermerò, questo è certo, è deciso, più che deciso. Non so per quanto tempo, un anno, due, cinque, dieci o quindici; ma ho bisogno di concentrarmi su me stesso, sul mio corpo...Quando vinci sei Premier League, arriva un momento in cui crolli. È umano.Alla fine siamo arrivati in finale di FA Cup e siamo arrivati terzi, non dodicesimi come sarebbe successo se ci fossimo arresi: non è andata così male, già in prospettiva capiamo che non è stato tutto un disastro. Però ci sono stati mesi in cui non abbiamo vinto. E penso che sia salutare quello che ci è successo, tutti gli infortuni che abbiamo avuto ci hanno fatto capire cosa non ha funzionato. Penso che sarà positivo per i prossimi anni. Le critiche me le aspettavo ti danno energia. Sono gli stessi che mi dicevano che avevo vinto al Barcellona solo perché conoscevo la squadra, che quando sono arrivato a Manchester mi hanno detto che il calcio inglese era diverso. Nello sport non puoi vincere sempre e perdere fa parte del processo. La mia avventura al Barcellona è chiusa per sempre. È stata molto buona, ma è finita. Yamal? Dobbiamo lasciargli fare la sua carriera. Solo il fatto che lo paragonino a Messi è una cosa enorme, come se dovessero paragonare un pittore a Van Gogh: che ci sia questo paragone è un segnale positivo, ma dobbiamo lasciargli fare la sua carriera".
di Napoli Magazine
29/07/2025 - 07:30
Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha rilasciato un'intervista a GQ: "Dopo l'esperienza City mi fermerò: devo concentrarmi su me stesso. So che dopo questa fase con il City mi fermerò, questo è certo, è deciso, più che deciso. Non so per quanto tempo, un anno, due, cinque, dieci o quindici; ma ho bisogno di concentrarmi su me stesso, sul mio corpo...Quando vinci sei Premier League, arriva un momento in cui crolli. È umano.Alla fine siamo arrivati in finale di FA Cup e siamo arrivati terzi, non dodicesimi come sarebbe successo se ci fossimo arresi: non è andata così male, già in prospettiva capiamo che non è stato tutto un disastro. Però ci sono stati mesi in cui non abbiamo vinto. E penso che sia salutare quello che ci è successo, tutti gli infortuni che abbiamo avuto ci hanno fatto capire cosa non ha funzionato. Penso che sarà positivo per i prossimi anni. Le critiche me le aspettavo ti danno energia. Sono gli stessi che mi dicevano che avevo vinto al Barcellona solo perché conoscevo la squadra, che quando sono arrivato a Manchester mi hanno detto che il calcio inglese era diverso. Nello sport non puoi vincere sempre e perdere fa parte del processo. La mia avventura al Barcellona è chiusa per sempre. È stata molto buona, ma è finita. Yamal? Dobbiamo lasciargli fare la sua carriera. Solo il fatto che lo paragonino a Messi è una cosa enorme, come se dovessero paragonare un pittore a Van Gogh: che ci sia questo paragone è un segnale positivo, ma dobbiamo lasciargli fare la sua carriera".