La panchina dell'Inter è rimasta orfana di Simone Inzaghi, il tecnico ha comunicato l'addio alla società nerazzurra per accettare la faraonica offerta dell'Al Hilal. Una separazione dolorosa, arrivata dopo la pesante sconfitta in finale di Champions League, ma che ha bisogno di essere metabolizzata in fretta. Doveroso farlo, il tempo è quanto mai tiranno, con un Mondiale per Club che inizierà tra meno di due settimane: l'Inter volerà negli Usa mercoledì della prossima settimana e lo farà con un organigramma certo e definito. Questo significa che Marotta dovrà risolvere la questione successione nell'arco di 48 ore, o poco più. Da Fabregas a Chivu, ecco i nomi sui quali sta lavorando il presidente interista per il post-Inzaghi.
L'obiettivo numero uno, quello su cui subito si sono indirizzati i pensieri e da lì i contatti è Cesc Fabregas: lo spagnolo è per età, idee, prospettive di crescita l'erede prescelto per la panchina interista. Fabregas è legato al Como da un contratto in scadenza nel 2028, percepisce uno stipendio pari a un milione a stagione, da tempo sta lavorando al rinnovo con il club lariano (rifiutando nelle settimane scorse il corteggiamento di club prestigiosi come il Bayer Leverkusen). Sinora, però, non ha ancora firmato alcun prolungamento e la sua dichiarata "ammirazione" per l'Inter inzaghiana ha avvalorato in questi giorni la tesi che l'unica squadra per cui sarebbe pronto a separarsi dal Como è appunto quella nerazzurra.
Da superare, nel caso, i vincoli contrattuali in essere, ma anche un possibile intoppo "finanziario-burocratico": Fabregas è detentore di quote azionarie del Como e il regolamento impedisce di possedere azioni di un club diverso da quello di appartenenza. Tradotto, se Fabregas dovesse accettare l'eventuale offerta dell'Inter, prima di diventarne l'allenatore dovrebbe vendere le sue quote. Inghippo superabile, certo, ma comunque parte di un pacchetto di questioni da superare.
La pista che porta a Fabregas è complicata, come abbiamo detto, perciò bisogna allargare il mirino ad altri profili come per esempio Christian Chivu, Patrick Vieira e Roberto De Zerbi. I primi due sono legati all'Inter da un passato come giocatori, il rumeno ha anche allenato le giovanili e il fatto che non abbia ancora rinnovato col Parma potrebbe voler dire qualcosa (sebbene sia stato cercato pure dall'Ajax). Il francese ha fatto un ottimo lavoro col Genoa che infatti sta accelerando sul rinnovo prima che qualcuno possa pensarci.
Diversa la situazione di De Zerbi, che piace da tempo ad Ausilio, non fosse altro che proprio stamattina aveva negato tutto affermando di voler restare al Marsiglia. L'ex Sassuolo e Brighton è anche un noto tifoso milanista ma nel calcio moderno questo ostacolo sembra più semplice da superare.
In Spagna si era parlato anche di Diego Simeone, legatissimo all'Atletico Madrid con cui è legato con un contratto da oltre 30 milioni di euro: cifre impensabili per l'Inter. José Mourinho (Fenerbahce) e Roberto Mancini (senza contratto), due grandi ex del passato, sono stati tirati in ballo soprattutto dai tifosi ma non ci sono al momento riscontri concreti.
di Napoli Magazine
03/06/2025 - 19:35
La panchina dell'Inter è rimasta orfana di Simone Inzaghi, il tecnico ha comunicato l'addio alla società nerazzurra per accettare la faraonica offerta dell'Al Hilal. Una separazione dolorosa, arrivata dopo la pesante sconfitta in finale di Champions League, ma che ha bisogno di essere metabolizzata in fretta. Doveroso farlo, il tempo è quanto mai tiranno, con un Mondiale per Club che inizierà tra meno di due settimane: l'Inter volerà negli Usa mercoledì della prossima settimana e lo farà con un organigramma certo e definito. Questo significa che Marotta dovrà risolvere la questione successione nell'arco di 48 ore, o poco più. Da Fabregas a Chivu, ecco i nomi sui quali sta lavorando il presidente interista per il post-Inzaghi.
L'obiettivo numero uno, quello su cui subito si sono indirizzati i pensieri e da lì i contatti è Cesc Fabregas: lo spagnolo è per età, idee, prospettive di crescita l'erede prescelto per la panchina interista. Fabregas è legato al Como da un contratto in scadenza nel 2028, percepisce uno stipendio pari a un milione a stagione, da tempo sta lavorando al rinnovo con il club lariano (rifiutando nelle settimane scorse il corteggiamento di club prestigiosi come il Bayer Leverkusen). Sinora, però, non ha ancora firmato alcun prolungamento e la sua dichiarata "ammirazione" per l'Inter inzaghiana ha avvalorato in questi giorni la tesi che l'unica squadra per cui sarebbe pronto a separarsi dal Como è appunto quella nerazzurra.
Da superare, nel caso, i vincoli contrattuali in essere, ma anche un possibile intoppo "finanziario-burocratico": Fabregas è detentore di quote azionarie del Como e il regolamento impedisce di possedere azioni di un club diverso da quello di appartenenza. Tradotto, se Fabregas dovesse accettare l'eventuale offerta dell'Inter, prima di diventarne l'allenatore dovrebbe vendere le sue quote. Inghippo superabile, certo, ma comunque parte di un pacchetto di questioni da superare.
La pista che porta a Fabregas è complicata, come abbiamo detto, perciò bisogna allargare il mirino ad altri profili come per esempio Christian Chivu, Patrick Vieira e Roberto De Zerbi. I primi due sono legati all'Inter da un passato come giocatori, il rumeno ha anche allenato le giovanili e il fatto che non abbia ancora rinnovato col Parma potrebbe voler dire qualcosa (sebbene sia stato cercato pure dall'Ajax). Il francese ha fatto un ottimo lavoro col Genoa che infatti sta accelerando sul rinnovo prima che qualcuno possa pensarci.
Diversa la situazione di De Zerbi, che piace da tempo ad Ausilio, non fosse altro che proprio stamattina aveva negato tutto affermando di voler restare al Marsiglia. L'ex Sassuolo e Brighton è anche un noto tifoso milanista ma nel calcio moderno questo ostacolo sembra più semplice da superare.
In Spagna si era parlato anche di Diego Simeone, legatissimo all'Atletico Madrid con cui è legato con un contratto da oltre 30 milioni di euro: cifre impensabili per l'Inter. José Mourinho (Fenerbahce) e Roberto Mancini (senza contratto), due grandi ex del passato, sono stati tirati in ballo soprattutto dai tifosi ma non ci sono al momento riscontri concreti.