Calcio
MEDIASET - Longhi: "Il cielo è più azzurro dove osa Osimhen"
18.10.2021 14:30 di Napoli Magazine

Scrive Bruno Longhi nel suo editoriale per Sport Mediaset: "E’ decisamente dura giocare contro le squadre di Juric, quella attuale, il Torino. Quella di ieri, il Verona. Ma Napoli e Milan, le due prime della classe hanno saputo superare i rispettivi ostacoli andando al di là di ciò che il campo avrebbe potuto esprimere. Al Maradona ricordano molto bene il pari dell’ultima giornata del passato campionato, quando il Verona negò alla allora squadra di Gattuso l’accesso alla Champions. E ieri pareva esserci aria di replay. Per demeriti - il terzo rigore mancato da Insigne -. Per questione di centimetri sul gol annullato a Di Lorenzo. Per sfortuna - il palo di Lozano -, ma anche per i meriti della squadra granata decisamente superiore sul piano fisico. Ma il Napoli è rimasto lassù, in vetta alla classifica, lassù dove ha saputo andare Osimhen per rendere azzurra una serata grigiastra e per sancire con uno stacco imperioso la leadership della sua squadra. Vincere partite del genere, in sofferenza, significa edificare un castello di aspirazioni. Vale per il Napoli e vale per il Milan che, contro il Verona, ha dimostrato di avere dentro di sé le risorse necessarie per andare al di là delle assenze pesanti e del meritato passivo con cui aveva chiuso il primo tempo. Inoltre l’autogol decisivo di Gunter induce a pensare ottimisticamente, nel ricordo di un simile 3-2 in rimonta contro la Sampdoria nella stagione tricolore 1998/1999, quella con Zaccheroni in panchina".

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MEDIASET - Longhi: "Il cielo è più azzurro dove osa Osimhen"

di Napoli Magazine

18/10/2024 - 14:30

Scrive Bruno Longhi nel suo editoriale per Sport Mediaset: "E’ decisamente dura giocare contro le squadre di Juric, quella attuale, il Torino. Quella di ieri, il Verona. Ma Napoli e Milan, le due prime della classe hanno saputo superare i rispettivi ostacoli andando al di là di ciò che il campo avrebbe potuto esprimere. Al Maradona ricordano molto bene il pari dell’ultima giornata del passato campionato, quando il Verona negò alla allora squadra di Gattuso l’accesso alla Champions. E ieri pareva esserci aria di replay. Per demeriti - il terzo rigore mancato da Insigne -. Per questione di centimetri sul gol annullato a Di Lorenzo. Per sfortuna - il palo di Lozano -, ma anche per i meriti della squadra granata decisamente superiore sul piano fisico. Ma il Napoli è rimasto lassù, in vetta alla classifica, lassù dove ha saputo andare Osimhen per rendere azzurra una serata grigiastra e per sancire con uno stacco imperioso la leadership della sua squadra. Vincere partite del genere, in sofferenza, significa edificare un castello di aspirazioni. Vale per il Napoli e vale per il Milan che, contro il Verona, ha dimostrato di avere dentro di sé le risorse necessarie per andare al di là delle assenze pesanti e del meritato passivo con cui aveva chiuso il primo tempo. Inoltre l’autogol decisivo di Gunter induce a pensare ottimisticamente, nel ricordo di un simile 3-2 in rimonta contro la Sampdoria nella stagione tricolore 1998/1999, quella con Zaccheroni in panchina".